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 2011  giugno 03 Venerdì calendario

NORD COREA MAGLIA NERA SUI DIRITTI

La Corea del Nord si conferma ancora una volta agli ulti­mi posti nel rispetto dei diritti umani, tra i «peg­giori dei peggiori» Pae­si. Questo emerge dal­l’ultimo rapporto an­nuale della Ong statuni­tense Freedom House.
Il rapporto 2011 assegna al regime di Pyongyang il punteggio peggiore, sette, nel­le due categorie prese in esame: diritti po­litici e libertà civili. Secondo l’organizza­zione, la Corea del Nord è l’unica nazione da sempre all’ultimo posto della speciale classifica “Libertà nel mondo” nei quasi quarant’anni della sua compilazione.
«Il regime, in questo Paese severamente i­solato, tiene i suoi quasi 23 milioni di cit­tadini in uno stato di virtuale schiavitù – sostiene il rapporto. Che segnala detta­gliatamente come «oltre 200mila perso­ne sono prigioniere in una rete di campi di concentramento» per i dissidenti, le cui condizioni, definite «orribili», inclu­dono «lavori forzati, grave malnutrizione e tortura».
A questo si aggiunge una censura oppri­mente e il pieno controllo dei collegamen­ti Internet nel Paese. Ogni opposizione po­litica, come pure ogni attività religiosa so­no brutalmente represse e se alcune attività “di facciata” sono concesse alle varie fedi, tra cui quella cattolica, il flusso crescente di disperati che cercano con ogni mezzo di fuggire dal Paese testimonia, oltre alla mi­seria della popolazione, anche la durezza del regime. La repressione si è aggravata negli ultimi tempi, in concomitanza con la transizione in corso al vertice tra Kim Jong-­il e il figlio Kim Jong-un. Due giorni fa, proprio da Pyongyang è ar­rivata la conferma di una drastica chiusu­ra del regime a un vertice inter-coreano per riattivare i colloqui tra le due Coree in stal­lo da tempo. Un irrigidimento che arriva, a sorpresa, appena dopo il viaggio di Kim pa­dre in Cina, unico alleato rimasto ma che non sembra in grado di intervenire per spingere il regime a un confronto costrut­tivo con la comunità internazionale.