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 2011  giugno 03 Venerdì calendario

Paoloni Marco

• Civitavecchia (Roma) 21 febbraio 1984. Calciatore. Portiere. In forza al Benevento, il 1° giugno 2011 fu arrestato con l’accusa di far parte di un clan che truccava le partite per lucrare sulle scommesse • «[...] era stato lui a sciogliere il medicinale per fare in modo che la sua squadra perdesse. Ma soprattutto era lui [...] uno dei referenti di un giro di calcioscommesse assai più vasto, tanto da “essere in grado di falsare i campionati di serie B e di Lega Pro”. Lo sostiene il gip Guido Salvini, in 611 pagine di ordinanza di custodia, delineando chiaramente la struttura dell’associazione: ci sono i “manovratori”, e cioè dirigenti ed ex calciatori che hanno il compito di avvicinare i giocatori per chiedere loro di indirizzare la partita. Ci sono i “corruttori”, e cioè coloro che finanziano la vendita delle partite. E infine gli “scommettitori”, coloro cioè che sono in grado di muovere milioni di euro sulle partite truccate. I gruppo di “scommettitori” sono tre: gli zingari, che hanno grandissima liquidità (spendono da 200 a 400mila euro per un match), i bolognesi che fanno riferimento a Beppe Signori, e infine i baresi. Le regole dell’associazione sono ferree: non si scommette mai a più di un’ora prima della partita, per evitare che le agenzie di scommesse blocchino le giocate. Lo si fa principalmente su Internet, preferibilmente sui siti asiatici. Si comunica su telefoni riservati, possibilmente via Skype. “Una frequenza di manipolazione impressionante» scrive il giudice che nell’ordinanza ricostruisce una serie di episodi, compresa una tangente da 45mila euro versata a un giocatore del Sassuolo, Quadrini, per vendere la partita con il Siena. Le cose non vanno però sempre bene. Il gruppo sbaglia il risultato di Inter-Lecce e partono anche le minacce fisiche. [...]» (Giuliano Foschini, Marco Mensurati, “la Repubblica” 2/6/2011).