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 2011  giugno 01 Mercoledì calendario

«INCOMBE» LA SENTENZA SUL LODO MONDADORI - C’è

chi parla di un mese. E chi dice invece che la sentenza d’Appello sull’affaire Mondadori arriverà il 16 giugno. Di certo c’è che con l’avvicinarsi della decisione del giudice la tensione sta salendo, tanto al quartier generale della Fininvest quanto in quello della Cir. La posta in gioco è alta: in primo grado il gruppo di Silvio Berlusconi è stato condannato a pagare 750 milioni di euro di danni a Carlo De Benedetti per la spartizione dell’impero di Segrate. Si tratta di un valore superiore a quello della stessa Mondadori che in Borsa vale poco più di 700 milioni. Il danno è stato poi ridotto dai periti della Corte d’Appello a 490 milioni e nei corridoi di Palazzo di Giustizia c’è la sensazione che sarà proprio questa la cifra che Fininvest dovrà pagare se ritenuta colpevole. Possibilità che Berlusconi sembra iniziare a temere concretamente. La scorsa settimana il premier aveva denunciato «il tentativo di aggredirmi anche sotto il profilo patrimoniale con una sentenza che è totalmente fuori da ogni logica, se non quella di colpirmi per favorire un mio avversario politico» e ieri è tornato sul tema auspicando che «i giudici giudichino secondo l’oggetto della sentenza e non secondo chi è amico e chi no» . Si saprà a breve, al massimo entro un mese. Ieri intanto Berlusconi ha riunito a Palazzo Grazioli i figli Marina, Piersilvio, Barbara e Luigi. Si è parlato anche della prossima sentenza? «Ne parliamo tutti i giorni, è una cosa che incombe» , ha risposto il premier.
f. d. r.