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 2011  giugno 01 Mercoledì calendario

HA 400 ANNI LA BIBBIA DI RE GIORGIO

Festeggia nel 2011 i suoi 400 anni. E tuttora la Bibbia di re Giacomo è la traduzione ufficiale della Scrittura in lingua inglese che tuttora è il punto di riferimento per il mondo anglicano. Proprio per celebrare il compleanno di questo libro fondamentale per la storia del cristianesimo di lingua inglese è stata allestita una grande mostra a Lambeth Palace, la sede della Comunione anglicana a Londra. Un’esposizione che ha ovviamente al centro proprio l’edizione del 1611 della King James Version, come appunto è chiamata questa traduzione della Bibbia nel mondo anglosassone.
La mostra – che resterà aperta fino al 29 luglio – non è ovviamente solo un momento celebrativo ma, come ha spiegato qualche giorno fa il primate anglicano Rowan Williams aprendo i battenti di questa iniziativa, vuole essere anche un’occasione per riflettere su che cosa rappresenta la Bibbia per la Gran Bretagna di oggi. «Tutte le società – ha detto l’arcivescovo di Canterbury – hanno bisogno di una base comune di storie e di detti, non solo per aiutare ciascuno ad andare avanti, ma anche per aiutarci tutti a ritrovarci d’accordo su alcuni obiettivi e alcuni ideali. Per centinaia di anni la Bibbia di re Giacomo è stato probabilmente l’elemento più importante di questa ’base comune’ per la maggior parte delle genti di lingua inglese».
Oltre all’edizione del 1611 la mostra comprende anche altri pezzi molto suggestivi: sono esposte infatti anche alcune traduzioni precedenti della Bibbia, in cui era utilizzato ancora l’inglese medievale.
Ma anche il Nuovo Testamento in greco di Erasmo da Rotterdam e la prima edizione della Bibbia in tedesco di Lutero. Ci sono poi le traduzioni missionarie della Bibbia in lingua maori e mohawk. Infine una parte è dedicata alla documentazione del lavoro svolto per l’adeguamento alla lingua corrente.
Promossa da re Giacomo VI di Scozia – divenuto nel 1603 Giacomo I d’Inghilterra – la
King James Version fu realizzata da 47 studiosi che lavorarono in sei diverse commissioni tra Oxford, Cambridge e Westminster, non utilizzando la Vulgata ma traducendo direttamente dall’ebraico e dal greco. Nel corso dei secoli è stata sottoposta a numerose revisioni, l’ultima delle quali è avvenuta nel 2006.