Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  maggio 31 Martedì calendario

Accadeva il 31 maggio 1861 CAVOUR SI RIPRENDE, POI CROLLA - Il Conte di Cavour venerdì 31 maggio 1861 si sveglia bene

Accadeva il 31 maggio 1861 CAVOUR SI RIPRENDE, POI CROLLA - Il Conte di Cavour venerdì 31 maggio 1861 si sveglia bene. Crede che il malessere che lo ha aggredito ieri sia superato. Pertanto si mette subito al lavoro. Vuole recuperare il tempo perso. Innanzi tutto ordina che si comunichi a Parigi che le truppe italiane «sono vigili sulla frontiera dello Stato Pontificio. In quanto le trattative in corso con il Papa per risolvere il ruolo di Roma in Italia sono vicine a conclusione». Prende anche atto dell’ordine del giorno del Re. Annuncia la distribuzione dei nuovi tricolori che le truppe esibiranno durante l’imminente festa del 2 giugno. Nel pomeriggio riceve varie persone. A tutti conferma di stare meglio. Ma gli incontri in verità lo stancano. Verso sera Cavour appare affaticato. Ricompare la febbre, ha dei brividi e si manifestano altri sintomi. A tratti fatica a parlare con proprietà. Manifesta difficoltà a leggere e a concentrarsi. E’ lui stesso ad accorgersene e ne fa cenno con un mezzo sorriso ai familiari. Per di più incominciano a sanguinare i punti dove gli sono stati praticati i ripetuti salassi. Anche il colorito muta, da pallido diventa giallastro. E’ un palese sintomo di ittero. Cavour si rende conto di quanto gli sta accadendo. E’ preoccupato, ma non vuole dare segnali di debolezza o prostrazione. Si mette a letto, ma dice che non ha particolari bisogni. Dimostra di riuscire a stare seduto. A chi gli parla risponde a tono, anche se tende a divagare.