Candida Morvillo, Novella 2000, n. 22, 02/06/2011, pp. 34-40, 2 giugno 2011
«Fin da bambino non ho mai parlato delle mie emozioni, dei miei sentimenti […] Ho fatto lunghe sedute di psicanalisti a questo scopo […]
«Fin da bambino non ho mai parlato delle mie emozioni, dei miei sentimenti […] Ho fatto lunghe sedute di psicanalisti a questo scopo […]. Il primo psicanalista si è quasi buttato dalla finestra e non voleva più vedermi. Mi ha detto: “Lei è un caso perso. È finito”. Gli parlavo di cose oscene, orribili, che non posso dirvi… […] Mi è costato una cifra folle».