Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  maggio 30 Lunedì calendario

EBOOK. GLI ARZILLI VECCHIETTI SFIDANO JOBS E BEZOS

Costa la metà dell’iPad e piace alle donne, che più amano leggere libri e riviste. È il Nook Color, il lettore digitale (eReader) numero due in America per vendite e numero uno per gli abbonamenti a settimanali e mensili, soprattutto femminili. L’ha inventato Barnes &Noble, la maggior catena di librerie negli Usa che ora, proprio per il successo del Nook, è finita nel mirino di Liberty Media, gruppo internazionale con attività dalla tv a Internet.
Se l’operazione va in porto, dal matrimonio fra i mattoni di B&N e la multimedialità di Liberty può nascere il vero «salvatore dei giornali» in alternativa al tablet di Apple — troppo caro e complicato per un certo pubblico — e anche al Kindle di Amazon. com, limitato al bianco e nero e quindi usato solo per i libri.

Gli sfidanti
La nuova coppia che dovrebbe sfidare Steve Jobs e Jeff Bezos non viene dalla Silicon Valley e non è troppo giovane. Hanno infatti entrambi 70 anni i due fondatori e presidenti di Barnes &Noble e Liberty Media. L’italoamericano Leonard Riggio ha aperto a 24 anni il suo primo negozio di libri a New York, città natale, e pochi anni dopo, nel 1971, ha comperato Barnes &Noble, una libreria in crisi sulla Quinta Avenue, arrivando a oltre mille punti di vendita.
Il «cowboy» John Malone si è guadagnato il soprannome perché ha costruito in 25 anni (dal 1973 al ’ 98) un impero della tv via cavo, Tci, partendo da una piccola azienda di Denver, Colorado, per acquisizioni e con spregiudicatezza da Far West. Ora con Liberty media, costola di Tci, ha lanciato un’offerta d’acquisto da un miliardo di dollari su B&N, con la clausola che Riggio rimanga azionista al 30%.
«Fa gola Nook — ha commentato James McQuivey, analista di Forrester Research —. Il valore reale di B&N oggi sta nell’ascesa della sua piattaforma Nook, che si sta rivelando solida per costruire una relazione digitale con milioni di consumatori. E il fatto che Nook Color venga comperato tanto velocemente quanto B&N riesce a produrne è una prova che il business ha forti prospettive come le applicazioni Internet e video» .
I numeri
Il Nook Color funziona con il sistema Android (Google), ha lo schermo che si comanda con il tocco delle dita e l’accesso web con il wi-fi, ma non l’opzione di scattare foto o scrivere testi, restando focalizzato su lettura e video. Ha una quota di mercato del 27%fra gli eReader contro il 65%del Kindle di Amazon.
Lanciato in novembre, ha già venduto un milione e mezzo di abbonamenti e copie di riviste. Offre 136 testate, fra le quali le più gettonate sono le femminili come O (Oprah) e Cosmopolitan di Hearst, Women’s Health e Prevention di Rodale. Quest’ultimo editore dichiara di vendere sul Nook abbonamenti pari a cinque volte le singole copie vendute sull’iPad. Un motivo è il miglior rapporto degli editori con B&N rispetto a quello con Apple, che impone condizioni contrattuali molto meno convenienti e che richiede una versione delle riviste più complessa del semplice Pdf.
«Ma il Nook Color ci ha insegnato che gli interessi dei consumatori sono davvero diversi — dice David Carey, presidente di Hearst Magazines —. C’è chi vuole un’edizione delle riviste con gli elementi cinematografici che trova su iTunes e chi preferisce una versione semplice ma portabile» . Che fra questi ultimi ci siano molte donne è interessante per Liberty media, che controlla la rete di televendite QVC, diffusa in 200 milioni di case dagli Usa all’Italia.
L’ostacolo è il miliardario californiano Roland Burkle che ha quasi il 20%di B&N e cerca di alzare il prezzo. Probabile vittima sarà una parte delle librerie B&N, destinate a chiudere. Ma il digitale può evitare la bancarotta totale, toccata alla catena Borders.