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 2011  maggio 30 Lunedì calendario

Francois Olivier

• Parigi (Francia) 4 ottobre 1961. Manager. Amministatore delegato della Chrysler, già amministratore delegato di Lancia e responsabile del marchio, marketing e comunicazione di Fiat, Alfa, Lancia • «Per rifare il look alla Lancia non ha esitato a reclutare Carla Bruni. E a sfiorare l’incidente diplomatico con la Cina, filmando Richard Gere in viaggio verso il Tibet, per giunta alla vigilia dei giochi di Pechino [...] a inizio 2005 [...] lo sbarco in Fiat prima, in Lancia poi [...] probabilmente di motori ne sapeva poco, dati gli studi (è laureato in scienze politiche) ma [...] aveva dimostrato in Citroën di saper vendere le auto. Sotto la sua regia, la C3 si era insediata nella top ten dei modelli più venduti, facendo schizzare dal 3 al 6 per cento la quota di Citroën sul mercato italiano. Chi meglio di lui, ha pensato Marchionne, per rilanciare un marchio un po’ vecchiotto e un po’ provinciale come la vecchia Lancia? E così François si è messo in moto, applicando il suo motto preferito: nel mercato dell’auto valgono le regole dei giochi di carte. Non contano le carte che hai in mano, ma come le giochi. E le carte, quelle vere, te le giochi sull’immagine: il mercato dà per scontato che i tuoi modelli siano affidabili, per questo vuole qualcosa in più. Quel qualcosa che una pubblicità vincente può dare. “È un uomo coraggioso, convinto che la pubblicità deve per prima cosa far discutere”, dice di lui Anne de Maupeou, direttore creativo di Marcel, l’agenzia parigina che ha ideato, assieme a lui, l’operazione Richard Gere/Dalai Lama. “Il nostro obiettivo era di creare un dibattito sui giornali e le tv oltre a generare traffico su Internet. E ci siamo riusciti”. E poco importa se la Fiat ha dovuto, dopo, chiedere scusa a Pechino. [...]» (“Il Foglio” 5/11/2009).