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 2011  maggio 30 Lunedì calendario

LA SPESA TELECOMANDATA

Usare il navigatore per andare dal banco dei latticini a quello dei surgelati. Non è una follia, ma l’ultima novità hi-tech lanciata dai supermercati inglesi, che ora sperimentano il carrello con Gps. Il sistema è semplice: basta digitare la propria lista della spesa nel Gps per poi farsi guidare, di scaffale in scaffale, seguendo il percorso più rapido per arrivare, forniti, alla cassa, senza farsi distrarre da altri prodotti. A proporre il nuovo servizio è la catena inglese Tesco che specifica però la sua natura di prototipo. «Il sistema va testato - spiegano alla Compagnia – per vedere se sarà realmente utilizzato da tutti e non solo da pochi consumatori».
Il dubbio, malgrado l’attrattiva della novità, c’è. Il carrello con Gps, infatti, non è al suo debutto. Era già stato sperimentato in Brasile nel 2007, l’iniziativa, però, non aveva riscosso particolare successo. Gli inglesi ora ritentano. D’altronde il trend dei servizi da supermarket, mai come ora, punta sulla tecnologia. Nel 2008, nel nostro paese, Telecom e Cisco hanno siglato un accordo per tentare di rendere più moderno il sistema dei supermercati: largo a reti wireless, programmi da pc o telefonino per comporre la lista della spesa, e casse fai-da-te, già sperimentate in diverse realtà, dalla Coop a Ikea. Nello stesso anno, un supermercato di Livorno si è dotato di lettori ottici al posto dei carrelli: bastava scorrerli sul codice a barre di prodotti campione per poi ricevere alla cassa la propria spesa. L’obiettivo rimane il medesimo: rendere più facile e veloce fare la spesa. E, in effetti, chi utilizza i nuovi servizi spesso salta la fila, ma solo perché i più preferiscono fare acquisti in modo tradizionale, cercando negli scaffali, chiedendo ai commessi e lasciandosi incantare da questo o quel prodotto non segnato. Con buona pace di orologio, portafoglio e, ovviamente, tecnologia.