Varie, 4 febbraio 2011
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Musk Elon
• Sudafrica 28 giugno 1971. Imprenditore • «Il primo affare di un certo valore [...] l’ha fatto nel nativo Sud Africa a dodici anni, quando vendette una sua versione del gioco elettronico Space Invaders per cinquecento dollari. Diciotto anni dopo, con due lauree alle spalle, il passaporto americano in tasca e residenza a Los Angeles, Musk ha venduto alla Ebay il sistema di pagamenti elettronici PayPal per 1,5 miliardi di dollari, con un guadagno personale di 170 milioni. Il Los Angeles Times lo chiamò quell’anno (era il 2001) “l’imprenditore con il tocco di Re Mida” e molte delle aziende di informatica in via di lancio lo avrebbero voluto nel proprio consiglio di amministrazione. Musk ha puntato più in alto: prima con la fondazione di una nuova casa automobilistica, che ha esordito nel bel mezzo della crisi che stava travolgendo l’industria tradizionale di settore, e poi con una ambiziosa sfida nel neonato campo dei lanci spaziali privati. Oggi [...] è uno dei pochi imprenditori americani che continua a guardare oltre l’orizzonte della crisi economica, e a sognare gli scenari della futura espansione. La casa automobilistica si chiama Tesla Motors, ha prodotto [...] un roadster sportivo dall’accelerazione bruciante come l’energia elettrica che muove il motore. Ed è entrato nelle collezioni private dei collezionisti più ricchi del mondo, disposti a pagare i centomila dollari di listino. [...] L’avventura spaziale è invece nelle mani della Space X, sotto il cui nome Musk ha lanciato vettori orbitali leggeri e compatti che trasportano satelliti nello spazio al costo di sei milioni di dollari per lancio, la metà del prezzo convenzionale. Una rivoluzione “low cost” simile a quella che il britannico Richard Branson è riuscito a operare nel trasporto aereo con la creazione della Virgin. [...]» (Fl. Po., “Il Messaggero” 4/1/2009) • «Un genio capace di dare un nuovo futuro all’industria americana dell’alta tecnologia o un romantico sognatore buono per i cartoni animati e le sceneggiature di qualche film? [...] con l’ottimo esito del collocamento in Borsa della sua azienda di vetture elettriche Tesla (il primo produttore d’auto ad affacciarsi in Borsa da quando, nel 1956, fu quotata la Ford) e il successo del lancio del missile Falcon 9 costruito dalla sua SpaceX [...] si è candidato ad essere il protagonista di una vera rivoluzione delle produzioni manifatturiere. Tanto più che l’imprenditore sudafricano-canadese trapiantato nella West Coast Usa fin dagli anni dell’università, oltre che sull’auto elettrica e sui vettori spaziali, sta investendo nelle tecnologie dell’energia solare: è presidente della conglomerata delle energie alternative Solar City anche se qui, a differenza di auto e missili, non ha un ruolo operativo. Ma c’è anche chi sostiene che l’imprenditore divenuto celebre (e ricco) inventando il sistema di pagamento online PayPal, vada per adesso considerato una realtà poco più che virtuale anche nei settori industriali nei quali opera. Certo, le Tesla sono vetture elettriche seducenti: linee aggressive che ricordano Lotus e Ferrari, scatto altrettanto bruciante (da zero a 100 km/h in 3,9 secondi), vetture già nelle mani di celebrity come George Clooney, Matt Damon e il cofondatore di Google, Sergey Brin. Ma sono anche molto costose, hanno avuto grossi problemi di industrializzazione del processo produttivo [...] la realtà è che, dalla fondazione nel 2003 [...] l’azienda ha perso 290 milioni di dollari e non sa dire quando pagherà un dividendo. Un salto nel buio, dicono i critici che ricordano come [...] anni fa Elon Musk fosse stato sul punto di abbandonare tutto. Questi detrattori, poi, considerano velleitario anche il progetto dell’imprenditore-inventore sudafricano di sostituire gli “shuttle” e i vecchi missili della Nasa coi suoi vettori low cost e riutilizzabili che, a suo dire, ridurranno di dieci volte il prezzo del lancio di una navicella nello spazio [...] Mr “Iron Man”, il genio ascetico e tenebroso che aveva ispirato al regista Jon Favreau il personaggio di Tony Stark: l’imprenditore-scienziato che, per proteggersi da una menomazione fisica e sottrarsi a un rapimento, si chiude nella corazza dell’“uomo d’acciaio”. Elon ha poi dato ancor più un sapore da fumetto alla sua storia con la pretesa di essere povero in canna: “Non ho un dollaro, ho investito tutto quello che ho guadagnato con PayPal nelle mie aziende, vado avanti coi prestiti degli amici” ha dichiarato tempo fa suscitando lo smarrimento degli investitori e dello stesso governo federale che gli ha concesso prestiti agevolati per lo sviluppo di nuove tecnologie di risparmio energetico. In realtà stava solo cercando di sottrarsi alle richieste economiche della moglie dalla quale sta divorziando. [...] La sfida più affascinante (e potenzialmente redditizia) è, però, nello spazio. Quella di uscire dall’atmosfera terreste è un’impresa che attira tutti gli imprenditori innovativi: i fondatori di Google, Richard Branson di Virgin, Jeff Bezos di Amazon, sono già variamente impegnati nei progetti del “turismo spaziale”. Imissili di Elon Musk sono una realtà ben più impegnativa, delle capsule sub-orbitali (e turistiche) di Burt Rutan. SpaceX, oltre a fare già profitti, è la prima azienda a riuscire laddove finora si erano cimentati solo pochi governi: mettere in orbita satelliti o astronavi. Oltre ai vettori, la società di Musk ha progettato anche la navicella Dragon che, in teoria, potrebbe sostituire gli “shuttle” [...] In realtà SpaceX deve ancora dimostrare la sua affidabilità [...]» (Massimo Gaggi, “Corriere della Sera” 5/7/2010).