Frammenti, 11 gennaio 2011
Tags : Vittorio Gregotti
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GREGOTTI
VITTORIO"
2010
[Renzo Piano] «Di Vittorio Gregotti: ogni tanto provano a farci litigare, ma è stato mio insegnante e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Fonte: Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 12/10/2010
Come Tor Bella Monaca si possono ricordare anche imprese «firmate», e non meno devastanti, come l’area del «ferro di cavallo» a Perugia con gli interventi di Aldo Rossi, e quella della Bicocca a Milano su progetto di Vittorio Gregotti. Quest’ultimo quartiere è contiguo al villaggio Pirelli, edificato con straordinaria misura ed eleganza nel 1923.
Fonte: Vittorio Sgarbi, il Giornale 23/8/2010, pagina 1
«Nel progetto di architettura esiste una distanza notevole tra desiderio e soddisfacimento dello stesso e questa distanza è occupata dal progetto ovvero dal percorso che esso organizza» (Vittorio Gregotti, architetto).
Fonte: Voce Arancio, 14/7/2010
[I grandi olii di Tullio Pericoli, realizzati tra il 2007 e il 2010 ed esposti fino al 19 settembre al Museo dell’Ara Pacis nella mostra «Lineamenti]. Sulla sinistra di un quadro, dei filari di crocette sembrano vigne e invece si scopre che formano il collo della giacca dell’architetto Vittorio Gregotti.
Fonte: Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 28/06/2010
Nel frattempo, il cda di Rcs Libri (che fa parte della galassia Rcs Mediagroup) si è arricchito di un nuovo con-sigliere, Giorgio Cogliati. Quest’ultimo, responsabile degli affari societari del gruppo, va ad affiancare Marino Bastianini, Teresa Cremisi, che è stata nominata vicepresidente lo scorso primo aprile con poteri di gestione analoghi a quelli già attribuiti a Giulio Lattanzi (passato alla direzione generale del settore Quotidiani Italia di Rcs Quotidiani), Vittorio Gregotti, Roberto Bonalumi e Riccardo Stilli.
Fonte: R. Fi., Il Sole-24 Ore 17/4/2010
2009
In prima pagina della Repubblica di ieri appariva un appello di tre architetti, tra i principali vandali del nostro tempo, che chiedono «un sussulto civile delle coscienze di questo Paese» contro «la proposta di liberalizzazione dell’edilizia, annunciata dal presidente Berlusconi». Firmano l’appello Gae Aulenti, Massimiliano Fuksas, Vittorio Gregotti. […]
Fonte: Vittorio Sgarbi il Giornale 11/3/2009
[…] amicissimi coetanei Gae Aulenti e Vittorio Gregotti.
Fonte: Alberto Arbasino, la Repubblica 1/5/2009
[Matteo Marzotto] Non vorrei sembrare irriguardoso, ma qualcuno li ha visti i lavori che l’architetto Vittorio Gregotti ha progettato dal quartiere Zen di Palermo in poi? Non ricordo un metro quadrato che risulti accettabile all’occhio umano. Col guaio aggiuntivo che più invecchiano e più quegli edifici imbruttiscono. Allora io dico: ma una domanda sul decadimento della tua idea creativa te la vuoi porre sì o no?».
Fonte: Stefano Lorenzetto, First, settembre 2009
che Gregotti ha circondato il Villaggio Pirelli alla Bicocca a Milano con una serie di ripetitive «scatole da scarpe» e ha costruito il quartiere Zen a Palermo dichiarando che mai ci sarebbe andato ad abitare per l’orrore che ne provava.
Fonte: Vittorio Sgarbi il Giornale 11/3/2009
[Veneto] piccola sarà al confronto, con i suoi 10 piani, la Torre della Ricerca di Paolo Portoghesi, di fianco alla quale un altro grattacielo, progettato da Vittorio Gregotti accoglierà diverse realtà del mondo della ricerca scientifica (costo previsto: 120 milioni, 130 metri, 36 piani).
Fonte: Anna Sandri, La stampa 9/2/2009
2008
Toccherà a Gregotti, dopo la direzione molto centrata sul dialogo fra discipline – gli storici, i filosofi, i sociologi – di Tomás Maldonado, «riportare Casabella nella linea di Rogers». L´architetto milanese assume la guida della rivista nel marzo del 1982. «L´architettura torna a essere centrale, come pure l´informazione e l´aggiornamento. La novità di Gregotti consiste nell´imporre giudizi di valore di cui fa le spese uno dei protagonisti della scena di quegli anni, Aldo Rossi».
Fonte: Francesco Erbani, la Repubblica 5/6/2008, pagina 38
2007
Il 31 dicembre 2001 il Teatro alla Scala venne chiuso per importanti lavori di rinnovamento, curati dall’architetto svizzero Mario Botta. Le attività artistiche furono trasferite nel nuovo Teatro degli Arcimboldi, costruito su progetto di Vittorio Gregotti nell¹ex area industriale della Bicocca, nella periferia nord di Milano.
Fonte: Francesco Tortora, "Corriere della Sera", 3/12/07
[Super-luoghi] Come anti-città li interpreta anche Gregotti, che denuncia «l´insensato consumo del bene finito del territorio», e «i costi infrastrutturali molto alti». un´anti-città, conclude l´architetto, «che si è talvolta cercato di ribaltare sulla stessa città consolidata con risultati grotteschi, ma purtroppo permanenti».
Fonte: Francesco Erbani, la Repubblica 31/10/2007
C´è già lo slogan, «Non grattiamo il cielo di Torino», c´è un primo manifesto (proprio una cartolina vera, "taroccata" con la sagoma di un grattacielo accanto alla Mole) e c´è anche la provocazione eccellente: un messaggio inviato da Vittorio Gregotti, padre del piano regolatore torinese, che mette in guardia dalle "torri" troppo alte.
Fonte: Ettore Boffano, la Repubblica 25/10/2007
Prima d’aprire [...] con Ivana Porfiri e Alessandro Colombo un proprio studio associato, aveva lavorato per un quarto di secolo al fianco di Vittorio Gregotti, incontrato da studente nei primi anni ’60 al Politecnico quando Gregotti era un giovane assistente. Un pezzo di vita e un solido feeling professionale che a un certo punto ha scricchiolato provocando il divorzio e lasciando un lungo, ragguardevole elenco di cose firmate sotto lo stesso tetto. Fra queste la collaborazione con un’altra importante griffe nel mondo della moda: Trussardi. [...]
Fonte: SCH. 103712 (CERRI Pierluigi)
2003
il periodo in cui [LUCIANO BERIO, NDR] conosce Umberto Eco, con il quale lavora a un’ipotesi di Semiologia della Musica, e in cui fonda con Bruno Maderna alla Rai (nel ’54) lo Studio di Fonologia Musicale. Del loro gruppo fanno parte anche Luigi Rognoni, Roberto Leydi, Furio Colombo, Gino Negri, Enza Sampò, Vittorio Gregotti e Giangiacomo Feltrinelli,
Fonte: Leonetta Bentivoglio, "la Repubblica" 28/5/2003
2001
Il governo cinese vuole urbanizzare 600 milioni di contadini nei prossimi 25 anni. Uno dei progetti ("One City with nine towns") prevede la costruzione, attorno a Shanghai, di 9 città di 100 mila abitanti, progettate da architetti di 9 diversi paesi. Per l’Italia è stato scelto lo studio di Vittorio Gregotti: la città si chiamerà Pujiang, sulla riva del fiume Huang Pu.
Fonte: Claudio Altarocca su La Stampa del 18/07/01 a pagina 29.