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 2011  gennaio 10 Lunedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE “GISMONDI

ERNESTO”

«La consapevolezza di essere leader riconosciuti in tutto il mondo non ha prezzo. È una sensazione impagabile», ammette Ernesto Gismondi, 79 anni, re indiscusso della luce made in Italy con la sua Artemide, pensata e guidata dal 1960. «In questi 50 anni – racconta – più volte mi hanno proposto di vendere, ma poi ho pensato che gestire tanti soldi è troppo difficile. Meglio stare qui al mio posto». Un posto che Gismondi conta di occupare ancora per qualche tempo, «almeno fino a quando questo momento delicato non sarà archiviato. Quest’anno dovremmo tornare ai volumi del 2008, ce l’abbiamo quasi fatta a uscire dal tunnel; ma proprio per questo l’azienda ha ancora bisogno di me». In agenda ora c’è il varo definitivo della controllata indiana, poi con calma Gismondi aprirà il dossier del passaggio generazionale: «Penserò agli eredi, alla nuova governance, a una strada che nel ricambio ci consenta di confermare la nostra leadership». (Marco Ferrando, Il Sole 24 Ore 16/9/2010)

Ernesto Gismondi, presidente di Artemide, va oltre e pensa alla storia del design made in Italy come a uno specchio della storia del Paese: «Nel ´45 l´Italia aveva un grande problema di ricostruzione e i designer erano come "affamati". Oggi, dopo decenni di opere geniali, onestamente siamo un po´ in difficoltà, c´è di tutto e per tutti». E dunque? «Per realizzare prodotti non stagionali bisogna puntare sull´uomo e sulle sue necessità, metterlo al centro del progetto. Prima di creare dobbiamo chiederci come facilitare la vita». Del resto le idee geniali sono nate proprio così, dallo studio di una necessità. Bruno Rainaldi, ideatore della libreria totem Ptolomeo, premiata con il Compasso d´oro, racconta: «Ho studiato le case di chi possedeva realmente tanti libri e, non sapendo dove metterli li impilava in colonne uno sull´altra. A quel punto ho creato una struttura a scomparsa ed è stato un grandissimo successo». (IRENE MARIA SCALISE, la Repubblica 26/9/2010)

Nel caso dell’illuminazione Gismondi, ingegnere aeronautico di Sanremo - classe 1931 - illustra così la rete di vendita delle lampade firmate dalla sua azienda: «abbiamo 59 negozi momomarca nel mondo, ma allo stesso tempo vendiamo da alcune migliaia di punti vendita. Certo il negozio monomarca rappresenta il top dell’offerta perché garantisce un maggior controllo su competenza e qualità del servizio, proprio per questo ha costi non sostenibili per tutta la filiera di vendita». Un lusso, dunque, anche per chi vende prodotti al top di gamma. (Francesca Barbiero, Rosalba Reggio, Il Sole 24 Ore 18/10/2010)