8 gennaio 2011
Tags : Filippo Graviano
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GRAVIANO, FILIPPO"
2009
Il 4 dicembre, nell’aula bunker del tribunale di Torino, il pentito Gaspare Spatuzza ha dichiarato che Berlusconi fece affari con la mafia quando entrò in politica. Raccontò che il suo boss, Giuseppe Graviano, gli aveva parlato nel 1994 dei loro referenti politici: Berlusconi e Dell’Utri. «Ci avevano messo il Paese nelle mani». Ancora prima della deposizione di Spatuzza, D’Avanzo ha insinuato su Repubblica l’esistenza di misteri mai chiariti delle origini della Fininvest: «Cosa nostra» ha scritto «minaccia in un regolamento di conti il presidente del Consiglio. Ne conosce qualche segreto. Ha con lui cointeressenze antiche e inconfessabili».
Quando un altro mafioso, Filippo Graviano, ha smentito Spatuzza, e tutto si è dissolto in una bolla di sapone, D’Avanzo ha fatto quasi una lavata di capo ai giudici disorganizzati, autoreferenziali, fragili, incapaci di incastrare Berlusconi. (Silvia Grilli, Panorama, 22 dicembre 2009)