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 2011  gennaio 07 Venerdì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GIANNINI, FRIDA"


Ricerca fatta con "Giannini"

IN TRE AL TOP. Tre italiane fra le 50 ”donne d’impresa” più importanti del mondo. A dirlo è l’autorevole quotidiano finanziario statunitense ”Wall Street Journal”. Le tre dirigenti sono Silvana Armani (Armani), Laura Ferro (Gentium) e Frida Giannini (Gucci). La prima della lista è Melinda Gates, moglie di Bill Gates.
CITY, 21/11/2006, pg. 5

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La classifica mondiale 2006 del Wall Strett Journal sulle donne che contano ha un’italiana in posizione 43: Frida Giannini, 34 anni, stilista di Gucci […]. Impreparata la Giannini: ”Non me l’aspettavo. E ora che ce l’ho qui davanti, leggo i nomi di tutte queste donne, le loro carriere e mi sento un pulcino”. La sua giornata lavorativa va dalle 8.30 alle 20.30. Il quotidiano americano afferma che entro il 2011 traghetterà Gucci a 3 miliardi di euro. ”Vivo sinceramente un po’ più alla giornata, con programmi a scadenza molto più vicina. Diciamo che sono un po’ fatalista”, commenta. E consiglia: ”Donne manager, perdete troppo tempo a cercare l’equilibrio fra famiglia e lavoro. Vivete in costante jet-lag ufficio-casa e questo vi porta stress e basta. La perfezione non esiste: perdonatevi sia l’assenza a una riunione importante, sia a un gioco a scuola con i vostri figli" […].
Paola Pollo, Il Corriere della Sera, 21/11/2006, pg. 21

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Il Wall Street Journal ha compilato la classifica delle cinquanta donne più potenti del mondo. Quest’anno, […] Di italiane, invece, neanche l’ombra (nel 2006 era quarantatreesima Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, l’anno prima era entrata nella lista Miuccia Prada).
Antonia Jacchia, "Corriere della Sera", 20/11/07

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Il 23 ottobre Gucci ha inaugurato un Gucci Icon-Temporary a New York. Per due settimane si potrà acquistare un’edizione limitata di sneakers create da Frida Giannini in collaborazione con il cantante Mark Ronson. Costo: tra i 500 e i 600 dollari.
Scheda 189716 – per Voce Arancio

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[…] Sono in coccodrillo gommato le nuove Bamboo-bag di Gucci, rivisitate dalla direttrice creativa Frida Giannini, che nell’ultima sfilata, lo scorso settembre a Milano, ha disseminato di dettagli in coccodrillo e fibra di carbonio anche la collezione Gucci di abiti.
LAURA LAURENZI, 9 novembre 2009, www.repubblica.it http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/economia/crisi-43/crisi-coccodrillo/crisi-coccodrillo.html

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MATRIMONI Le spose indiane non trovano borsette da matrimonio adatte alle loro esigenze. Nessuna casa di moda occidentale crea modelli che s’intonano ai ricami dei loro sari. Frida Giannini, direttore creativo di Gucci: «Il nostro obiettivo è individuare questi colori e arrivare in India prima della altre griffe. Non è un mercato irrilevante».
PORTAFOGLI In Cina fino a poco tempo fa non esistevano i portafogli da donna. Frida Giannini: «Fino a oggi abbiamo avuto solo acquirenti maschi, erano loro a comprare abiti e accessori per le signore. Oggi che la tendenza sta cambiando puntiamo a conquistare questa fetta di mercato».
Uscite: Appunti voce arancio 28/4/2010

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[…] Debutta domani, infatti, la nuova boutique digitale gucci.com […]. Il rinnovamento del sito nato il 2002 e arrivato a quota 2,5 milioni di visitatori mensili, è costato oltre 18 mesi di lavoro sotto la supervisione del direttore creativo Frida Giannini che per l’occasione ha anche creato una collezione di accessori ad hoc. Lo sforzo è stato quello di integrare acquisti on line e social network. «Un’esperienza di lusso assoluto da condividere con gli amici» dice la stilista annunciando che la nuova boutique è anche compatibile per iPad.
Lucia Serlenga, il Giornale 31/8/2010, pagina 19

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Un legame importante quello tra lo stile italiano e la Cina. Affidato alle parole di tre numeri uno dell’estetica made in Italy, che nel corso degli anni hanno portato la creatività tricolore in giro per il mondo. Al Milano fashion global summit 2010 sono andate in scena tre grandi protagoniste dell’italian style, ovvero Frida Giannini, direttore creativo del mondo Gucci, Angela Missoni e Alberta Ferretti, anima del gruppo Aeffe e che si occupa della creatività delle linee Alberta Ferretti e Philosophy. «La Cina è sicuramente un grande mercato, che aiuterà a uscire da una situazione di crisi. Devo dire che noi stiamo crescendo molto bene in quest’area. È un mercato in cui ci siamo mossi in anticipo, aprendo diversi negozi negli anni passati, riuscendo così a servire questo paese nella maniera più adeguata. Un tempo nei negozi entravano solamente gli uomini, che dovevano pensare all’abbigliamento della moglie, della figlia o dell’amante», ha aggiunto la designer, «oggi è tutto cambiato: le donne vanno nei negozi, gli uomini comprano soprattutto per se stessi. I cinesi stanno diventando sempre più sofisticati come clienti. Sono rimasta sorpresa dalla voglia di lusso sfrenato che hanno, che dipende forse da tutta questa ricchezza arrivata all’improvviso». […] «Contrariamente a quanto si possa pensare», ha aggiunto la designer, «il popolo cinese è molto attento. Molti di loro, infatti, e non parlo solo dei cinesi che abitano in Cina ma anche di quelli che vivono in altri stati del mondo, ricercano esclusivamente prodotti che non siano made in China. I cinesi oggi vogliono sempre di più essere come gli occidentali e noi, con i nostri prodotti, rappresentiamo questo sogno» […].
Alessia Lucchese, ItaliaOggi 2/11/2010