6 gennaio 2011
Tags : Alfiero Grandi
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GRANDI, ALFIERO"
2007
Davvero si userà una parte delle riserve della Banca d’Italia?
«Una cosa del tutto fattibile. Direi che vale la pena di provarci - risponde Alfiero Grandi (Sinistra democratica), sottosegretario all’Economia - perché con l’euro non è più necessaria una parte delle riserve che ogni Paese utilizzava a difesa della propria valuta nazionale. Il sovrappiù può essere utilizzato. Altri Paesi l’hanno fatto, più di recente la Spagna».
Ma con quale scopo? Non si possono vendere i gioielli per finanziare le spese correnti..
«No. Oltretutto uno smobilizzo di riserve non sarebbe conteggiato sul deficit, solo sul debito. Lo scopo sarebbe di ridurre lo stock del debito pubblico; nel quadro dell’obiettivo che abbiamo inserito nel Dpef, di portarlo sotto il 100% del prodotto lordo entro il 2011».
Si otterrebbe tutt’al più una decina di miliardi di euro su un debito pubblico di oltre 1.600 miliardi. Davvero ne vale la pena?
«Anche se servisse ad arrivare al 2011 con il 99,9% di debito pubblico rispetto al prodotto lordo, invece del 100,1%, sarebbe un segnale importante».
Purché le agenzie di rating non concludano che siamo ridotti tanto male da dare fondo alle riserve.
«Le agenzie di rating devono guardare al livello del debito e agli altri dati fondamentali. Al di là di questo, il loro parere non mi interessa più di tanto». (Stefano Lepri, La Stampa 1/8/2007)
Il sottosegretario all’Economia, Alfiero Grandi (Ds): «Riduciamo le tasse sui conti correnti dal 27 al 20 e alziamo quelle sulle rendite dal 12,5 al 20». (GdA Anno IV - Centottantatreesima settimana
Dal 20 al 27 agosto 2007)