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 2010  dicembre 28 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GIORDANO

BRUNO"

2010
A lui [Tommaso Maestrelli] devono anche l’esordio in prima squadra di Bruno Giordano […].
Fonte: FABIO MARTINI, La Stampa 28/11/2010, pagina 18.

Sabrina [Minardi] era la ragazza che la Roma del potere sognava di portarsi a letto. La moglie del calciatore più famoso, Bruno Giordano, l’amante del De Pedis, il "Dandi" della Magliana.
Fonte: Gianluca Di Feo per "L’espresso" rilanciato da dagospia.

2008
[…] [Sabrina Minardi] confessa di aver “amato veramente solo il mio primo marito”, il bomber della Lazio Bruno Giordano […]. [Loro figlia Valentina:] “Ricorderò sempre la telefonata che mio padre fece a mia madre — racconta Valentina — quando su un giornale uscì la mia foto da piccola in braccio a Renatino [De Pedis, della banda della Magliana]. Non ti azzardare più a mettere Valentina in braccio a quello, le disse mio padre, perché se parte una revolverata uccideranno anche lei. Tanto lo sai che i boss fanno tutti la stessa fine: a bocca sotto sul marciapiede”. Profetico, Giordano. […] [Il 2 febbraio 1990] in via del Pellegrino, vicino a Campo de’ Fiori, Renatino finì “a bocca sotto sul marciapiede” per mano di due killer. Come aveva previsto Giordano. Ma anche la carriera di Bruno aveva subìto brutti colpi: il calcio- scommesse dell’80, l’ingresso a Regina Coeli. E la cattiva stella non risparmiò nessuno della famiglia: la mamma morta in un incidente stradale, la sorella Silvia che si bucava e finì dentro per spaccio, rapine, furti. [...]».
Fonte: frammento 1392756; Fabrizio Caccia, “Corriere della Sera” 24/6/2008.

Nel marzo del 1980, scoppia lo scandalo delle scommesse. Albertosi finisce a Regina Coeli con Bruno Giordano e altri. […] Si tenevano in forma allenandosi in cortile nell’ora d’aria. «Bruno tirava, io paravo, tutto qui, non mi è mai piaciuto allenarmi troppo. Non mi serviva».
Fonte: frammento 217138.

Titolo del Corriere dello Sport del 16 giugno 1979: «Si sposa il re del gol». Lui era Bruno Giordano, centravanti della Lazio, capocannoniere del campionato appena concluso, lei Sabrina Minardi. Nel 1981 ebbero una figlia, Valentina (la sera dello scorso 22 maggio era sulla Mercedes guidata dal fidanzato Stefano Lucidi che non fermandosi a un rosso di via Nomentana ha ucciso due ragazzi su uno scooter). Fabrizio Caccia: «Il matrimonio, dopo poco, entrò in crisi. Ma il fatto è che la moglie ormai si era abituata: al lusso, alla bella vita, allo champagne».
Fonte: APERTURA FOGLIO DEI FOGLI 30 GIUGNO 2008.

Bruno e Sabrina, amore trasteverino, sbocciato tra via del Moro e vicolo de’ Cinque. Due anni dopo le nozze, nacque Valentina, che oggi ha 27 anni, i capelli rossi e gli occhi acquamarina, un fiore di loto tatuato sulla spalla destra e tre stelline su un piede a coprire una cicatrice: «Forse siamo nati sotto una stella sfortunata», piange. Ha ragione, Valentina. La favola svanì presto, lasciando il posto a una saga maledetta. «Mia madre era gelosa, vedeva sempre mio padre sulle copertine dei giornali accanto ad attrici famose». Il matrimonio, dopo poco, entrò in crisi.
Fonte: Fabrizio Caccia, Corriere della Sera 24/6/2008, pagina 1.

[…] [Inter-Messina,] caso Giordano-Materazzi. Il giocatore della Nazionale che litiga con l’allenatore del Messina e prende una sberla. L’arbitro che espelle il mister.
Fonte: Il Foglio 20/01/2007, Beppe Di Corrado.

2006
Il romanista Massimo Ghini da ragazzino andava al mare con Agostino Di Bartolomei, capitano della squadra giallorossa campione d’Italia nell’83 morto suicida nel ’94: «Un giorno mi presentò un certo Bruno Giordano. Ci mettemmo a giocare, lui non me la passava mai e io dissi ad Ago ”quello non vale niente”. Quanti gol ci ha fatto...».
Fonte: Alessandro Catapano, La Gazzetta dello Sport 9/12/2006.

Lionello entrò in prima squadra assieme a Giordano. […]. Questione di simboli: Bologna tornerà, così come l’amico Bruno, forse più furbo di Lionello, ma amico vero: ”Con lui uscivamo tutte le sere, ci conoscevamo da sempre. Tifosi della stessa squadra, giocatori della stessa squadra, coetanei”. Insieme anche nella storia delle scommesse e del presunto legame con Massimo Cruciani e Alvaro Trinca, i due scommettitori clandestini che tirarono dentro lo scandalo i calciatori. [Manfredonia passa alla Juve]. […] E Giordano? ”Quante fesserie su di noi. Per un periodo siamo stati lontani: c’erano stati problemi, avevamo rotto. Ora no, è tutto come prima o quasi. Ci siamo visti, ci incontriamo a Roma, ci telefoniamo. Ci vogliamo bene. Certo le amicizie a trent’anni non sono le amicizie da adolescenti. Quindici anni fa io e Bruno ci vedevamo tutti i giorni. Ora no, ma è normale. Ognuno ha la sua famiglia, le sue abitudini. Però siamo sempre amici”. […] il 30 dicembre del 1989. L’ultima partita prima di entrare negli anni Novanta. Lionello ha 33 anni e altre due stagioni di contratto. In quella partita c’è anche Bruno Giordano. Ora gioca nel Bologna. […] Passano cinque minuti: un lungo lancio di Bonetti per Giordano, sulla destra. Giordano evita Manfredonia, con un dribbling a rientrare. Manfredonia è preso in controtempo e resta sbilanciato, sul pallone arriva Desideri che lo sbatte in calcio d’angolo. Manfredonia e Giordano si avviano verso il centro area, il capitano del Bologna Stringara è sulla bandierina per battere il corner. Senza che nessuno lo tocchi, Lionello barcolla, come se inciampasse in un filo invisibile. S’accascia. Fa come per attutire la caduta con le mani ma le braccia non gli rispondono. Va giù come un sacco vuoto, faccia a terra. Non si muove. Giordano, Bonini e Desideri sono i primi ad andargli vicino e si sbracciano. D’Elia sospende il gioco, dalla panchina della Roma scatta il dottor Alicicco seguito dal massaggiatore. Dalla curva dei tifosi romanisti, la più vicina all’ area, parte qualche insulto verso Giordano, ma non sono insulti convinti. E’ solo il sospetto che Giordano abbia tirato una gomitata a Manfredonia, ma nessuno l’ha vista anche perché non c’è stata. Stringara ora fa gesti disperati verso la panchina del Bologna portandosi una mano alla bocca: portate una maschera a ossigeno. Alicicco divarica le labbra di Manfredonia, deve liberare la lingua per evitare il soffocamento. Gli fa il massaggio cardiaco. Ora non si sa, ma il cuore di Manfredonia si è fermato, il polso non batte più, non si può trasportarlo in ospedale fino a quando non tornano le pulsazioni. […] Ci sono anche le mogli di Giordano e Cabrini. Manfredonia è in coma medio, la Tac sembra escludere lesioni cerebrali. I suoi compagni lo capiscono e tornano sul pullman che li riporterà a Roma. […] A due a due, col camice, lo salutano senza parlare prima Impallomeni e Baldieri, poi il presidente Viola e Giordano. Bruno esce piangendo.
Fonte: Il Foglio 20/05/2006, pag.IX Beppe Di Corrado.

Per quella storia del calcio scommesse. Una lettera scarlatta. «Hanno massacrato gente a fine carriera come me. All’epoca avevo un ristorante a Milano, il Tatum. Mi telefona Giordano che mi passa questo Massimo Cruciani. Dovevamo giocare a San Siro con la Lazio, per noi c’era in ballo lo scudetto. «Con 80 milioni, la vittoria è garantita» mi fa sapere Cruciani. […] Il Milan vince, ma altro che amichevole. Io devo anche parare una gran botta di Giordano. Poi tutto frana perché Cruciani vuole altri soldi, partono le denunce».
Panorama 12/01/2006, pag.62 Giancarlo Dotto.

2004
Ai tempi del Napoli, Maradona celebrava prima di ogni partita "il rito del limone". Bruno Giordano: "Lo lanciava in aria negli spogliatoi e cominciava a palleggiare. Arrivato a contare sino a cento, era ormai ora di andare in campo. Il rito era stato consumato ed eravamo tutti più tranquilli".
Fonte: R. R., Il Messaggero 6/5/2004.

[…] [Careca] con il ”pibe” e Bruno Giordano il bomber forma un trio offensivo fantastico (MaGiCa) […].
Fonte: frammento 14664.

[L’allenatore Alberto Cavasin] Nel 2006/2007 qualche giornata sulla panchina del Messina (sostituendo Bruno Giordano al quale in breve restituì il posto).
Fonte: frammento 14564.