28 dicembre 2010
Tags : Antonio Giolitti
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GIOLITTI
ANTONIO"
[Ricerca effettuata con "Antonio Giolitti" e Giolitti Antonio"].
2010
[Estate 1964. Quando] I socialisti scendono a patti e il 18 luglio si può firmare l’ accordo per la nascita di un nuovo governo presieduto da Moro (Antonio Giolitti, il cui piano di programmazione economica è stato definito dal «Corriere della Sera» «d’ispirazione e finalità eversiva», non è confermato ministro).
Fonte: Paolo Mieli, Corriere della Sera 21/09/2010.
[Nel libro di ROMEO Rosario - Dal Piemonte sabaudo all’Italia liberale] In terza firma di Antonio Giolitti.
Fonte: ROMEO Rosario - Dal Piemonte sabaudo all’Italia liberale. Note, indice dei nomi. Einaudi, Torino 1963.
[…] quando il ministro dell´Economia [Tremonti, al meeting di Cl a Rimini] ha parlato di austerità ricordando che in anni ormai lontani quel concetto fu patrocinato da Enrico Berlinguer che propose di farne il cardine d´una nuova politica economica. […] a favore d´una politica di austerità si schierò [tra gli altri] Antonio Giolitti.
Fonte: EUGENIO SCALFARI, la Repubblica 29/8/2010.
[Giuliano Amato] Eletto segretario Craxi, fece parte del gruppo d’opposizione di Antonio Giolitti, «ma in seguito, cambiai idea […]».
Fonte: frammento 198732.
Non c’era insomma bisogno di aspettare ”Mani Pulite” per vedere che la spinta riformatrice del Craxi innovatore si era esaurita da tempo. Nel 1979, per l’esattezza, quando non a caso l’alleanza lombardiana e giolittiana che lo aveva fatto eleggere al Midas tre anni prima decide di sostituirlo affidando ad Antonio Giolitti la segreteria. Anima di quella niente affatto ”congiura” era Giuliano Amato, e tutto il gruppo della rivista Mondoperaio. Il Comitato centrale della svolta era convocato agli inizi del 1980. I numeri c’erano. L’intervento di Giolitti era stato quello del nuovo segretario, ma un momento prima del voto il lombardiano DeMichelis passa armi e bagagli (alcuni membri del Comitato centrale) con Bettino. Che negli anni lo ripagherà lautamente.
Fonte: Paolo Flores D’Arcais, Il Fatto Quotidiano 17/1/2010
Le elezioni per il capo dello Stato risentono degli esiti della tragedia Moro e delle dimissioni di Leone. […] il secondo è un suo avversario interno, molto gradito al giornale "La Repubblica" […].
Fonte: Guido Compagna, Il Sole-24 Ore 13/1/2010.
2009
Abbiamo prestato alla Commissione personalità di grande profilo europeo, [tra gli altri] Antonio Giolitti.
Fonte: Sergio Romano, Corriere della sera 1/10/2009.
Opprimente e oppressiva divenne l’Editrice a causa dell’ambiente che la teneva sequestrata nel periodo di conversione di Giulio Einaudi all’ortodossia totalitaria più ciecamente stalinista. […] Non ho mai amato i problemi giuridici, e un autore allora notissimo dirigente comunista, Antonio Giolitti, altro einaudiano delle grandi covate, mi aveva tentato, tuttavia... Illeggibile a morte, povero Giolitti, che nel 1956 ebbe il merito, con Calvino e Bollati, di buttare la tessera...
Fonte: Guido Ceronetti, La Stampa 2/4/2009.
2007
[Giuliano Amato] A 20 anni si iscrisse al Psi di Lucca. Era seguace di Antonio Giolitti, un ex comunista che incarnava la sinistra del Psi di Pietro Nenni. Nel ’64, a Giulianino venne un grillo in testa e seguì Lelio Basso nel Psiup. L’ebbrezza estremistica si esaurì in sei mesi. Rientrò sotto l’ala di Giolitti che fu ministro del Bilancio nei governi Rumor dei primi anni ’70 e ne divenne il capo dell’ufficio legislativo.
Fonte: Il Giornale 07/05/2007, pag.10 Giancarlo Perna.
L’elenco completo degli 861 ex senatori che prendono il vitalizio parlamentare. Nome per nome, gli anni di contributi e l’assegno mensile. […] 35 anni di contributi. Importo mensile 9.947 euro: [tra gli altri] Antonio Giolitti.
Fonte: L’Espresso 08/02/2007, Primo Di Nicola.
[1957]. Molti intellettuali lasciano il Pci in seguito al dibattito interno al partito nato in occasione della repressione sovietica della rivolta ungherese del 1956. [Tra loro] Antonio Giolitti.
Fonte: Corriere della Sera Magazine 11/01/2007, Aldo Grasso.
2006
Gian Antonio Stella fa notare sul Corriere della Sera che Giorgio Napolitano, oggi presidente della Repubblica, non solo nel 2006, ma anche nel 1996 e prim’ancora nel 1986, aveva lealmente riconosciuto che sull’invasione sovietica dell’Ungheria del 1956 avevano ragione i comunisti dissidenti come Antonio Giolitti e torto i comunisti ortodossi come lui.
Fonte: Il Giornale 09/09/2006, pag.15 Stefano Lorenzetto.
Capo dell’ufficio legislativo di Giolitti era Giuliano Amato, brillante professorino.
Fonte: frammento 93907.
[Giorgio Napolitano:] «[…] fummo partigiani convinti dell’unità tra Pci e Psi ben prima che apparisse all’orizzonte Craxi. […] lo fummo nel rapporto con Riccardo Lombardi e Lelio Basso, con Antonio Giolitti e Vittorio Foa […]».
Fonte: frammento 11634.
[Lo storico Luciano Cafagna,] […] capo di gabinetto del commissario europeo Antonio Giolitti (1977-1981) […].
Fonte: frammento 8318.
[Sergio Epifani] […] ci tiene a dire che nel psi stava “con Antonio Giolitti” e “quando Craxi vinse, noi che eravamo vicini agli intellettuali di Mondoperaio perdemmo”.
Fonte: frammento 4071.