22 dicembre 2010
Tags : Marcellino Gavio
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GAVIO, MARCELLINO"
2010
[Progetto del Ponte di Messina].[...] va detto che al gigantesco sforzo partecipano aziende che, come spiegano gli entusiasti, «non si possono sputtanare fallendo sui tempi e sui soldi». E ricordano che del consorzio Eurolink, il general contractor, fanno parte non solo Impregilo, Condotte, Gavio[...]
Fonte: Sergio Rizzo-Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 23/10/2010
[Giulio Tremonti]. In Italia, ritrova il gran giro. A Roma, quello della politica. A Milano, quello dell’economia, Marcellino Gavio e Salvatore Ligresti, gli imprenditori che con Gilberto Benetton lo nomineranno presidente di Impregilo, colosso delle grandi opere (ora anche in Libia), alcune molto care ai padani [...].
Fonte: Denise Pardo, L’espresso 9/09/2010
Statale 36. Sapete quando è cominciata la vicenda di quel pezzettino di asfalto? Dieci anni fa. Sapete quanta strada è stata costruita nel frattempo dal gigante delle costruzioni Impregilo della triade Benetton-Ligresti-Gavio che si è aggiudicato l’appalto? Il 34 per cento, secondo quanto ufficialmente dichiarato dall’Anas al Fatto, 1.452 metri, con una progressione di 145 metri e 20 centimetri circa all’anno.
Fonte: Daniele Martini, il Fatto Quotidiano 14/07/2010
Mette in giunta il Pci, poi arriva al vertice della provincia di Alessandria avendo a favore Marcellino Gavio, il potente signore delle autostrade.
Fonte: Stefano Cingolani, Il Foglio 10/7/2010
[Nomina di Giuseppe Mussaria capo dell’Assobancaria]. Uomo che ama la trasversalità, mette in giunta il Pci, poi arriva al vertice della provincia di Alessandria avendo a favore Marcellino Gavio, il potente signore delle autostrade.
Fonte: Stefano Cingolani, Il Foglio 10/07/2010
[Claudio Scaiola] [...]. Suo fratello Alessandro, ex deputato Dc, è vicepresidente sia della Banca Carige sia dell’Autostrada dei Fiori che faceva capo al defunto potentissimo Marcellino Gavio. [...].
Fonte: Sergio Rizzo, Corriere della Sera 05/05/2010
[Ponzellini], numero uno di Impregilo voluto da un parterre di imprenditori del Nord dai Gavio ai Benetton, si è convertito al tremontismo, spiegano gli amici, ”perché libero dalle appartenenze politiche”.
Fonte: frammenti, scheda n° 206519
[Il federalismo autostradale]. La Regione Veneto ha anche la Venezia Padova, ricca di pedaggi, poi c´è la Sias di Gavio, le autostrade Benetton, la Brescia-Padova, le Autovie Venete fino a Trieste, che convogliano il traffico di mezza Europa.
Fonte: Alberto Statera, la Repubblica 1/04/2010
[Fine della finanza bianca. Nuovi equilibri del potere bancario]. Una quarantina di sportelli conferiti da Carige, che avrà il 60% della banca, e 400 milioni di euro apportati dai torinesi. Pontiere dell’operazione è il basso piemontese Cavalier Flavio Repetto, industriale del cioccolato e presidente della Fondazione Carige, uomo con relazioni in Mediobanca e nella famiglia Gavio [...].
Fonte: Paolo Bricco, Marco Alfieri, Il Sole-24 Ore 13/03/2010
Fino al 1999 le autostrade erano gestite direttamente dallo Stato attraverso la SocietàAutostrade. Poi, 11 anni fa, l’azienda è stata privatizzata.
[...] Altro grosso aquirente è stato Marcellino Gavio, l’imprenditore morto l’anno scorso che spese 530 milioni per aggiudicarsi la Torino-Milano, la Torino-Piacenza e quote nella Savona-Ventimiglia, nella Roma-L’Aquila Teramo, nella Genova-Livorno e nella Parma-La Spezia
Fonte: frammenti, scheda n° 200361
Benetton. La terza novità potrebbe riguardare Impregilo, prima società di costruzioni italiana dove i Benetton hanno interessi finanziari. [...] Sulla carta, i Benetton avrebbero addirittura interesse a vendere a Dragados, ma in Impregilo sono presenti anche costruttori veri e propri come gli eredi di Marcellino Gavio e il gruppo Ligresti che possono avere altre idee.
Fonte: Massimo Mucchetti, Corriere della Sera 23/01/2010
Il governo e gli enti locali hanno dettato percorsi a basso impatto ambientale, spesso a fianco di autostrade o linee esistenti. Una scelta che ha determinato 400 km di nuove strade, [...]. Il caso della Milano-Torino è il più eclatante e ha offerto un regalo enorme al gruppo Gavio, proprietario dell’autostrada limitrofa. Il tutto fa altri 6-8 milioni in più per km.
Fonte: Massimo Mucchetti, Corriere Economia 18/01/2010
2009
Impero Gavio. I ricavi consolidati di Aurelia, la holding di Marcellino Gavio morto lunedì 16 novembre 2009, sono stati nel 2008 di 1,854 miliardi di euro. Il fatturato netto dei pedaggi industriali è di 674,7 milioni di euro [...].
Fonte: Gianfrancesco Turano, L’espresso, 26/11/2009, pag. 144
Proprio Marcellino Gavio è il maggior finanziatore forzista, con 650 mila euro in 13 assegni da 50 mila l’uno. Gavio è azionista dell’Impregilo, società capofila per la costruzione del ponte sullo Stretto: è notizia di qualche settimana fa che, dopo lo stop imposto da Prodi, la grande opera ripartirà presto. Ma l’imprenditore alessandrino è anche uno dei signori delle autostrade italiane, visto che gestisce chilometri e chilometri di asfalto, soprattutto al Nord (una su tutte la Torino-Milano).
Fonte: Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, L’Espresso, 28 /05/2009
Un portavoce di Impregilo (già gruppo Fiat e oggi gruppo Benetton-Gavio-Ligresti) ha spiegato ieri che quella che è oggi tra le principali imprese di costruzione del Paese (è capofila per la costruzione per il ponte sullo stretto di Messina) si aggiudicò è vero nel 1991 la gara per la messa in funzione dell´ospedale San Salvatore dell´Aquila, ma è «estranea alla realizzazione delle opere di cemento armato».
Fonte: Carlo Bonini, la Repubblica 10/4/2009
La storia dei nastri d’asfalto che avvolgono l’Italia. L’economista Giorgio Ragazzi l’ha raccontata in un libro (’I signori delle autostrade”, Il Mulino) che l’ha trasformato nella nemesi di Benetton, di Gavio, di Penati (provincia di Milano) e tutti gli altri.
Fonte: Stefano Cingolani, Il foglio 10/01/2009
2008
La famiglia Benetton, le aziende di Salvatore Ligresti e l’imprenditore piemontese Marcellino Gavio sono i nomi di spicco di uno schieramento che con il governo si confronta ogni giorno su tariffe, permessi di costruzione, gare pubbliche, via libera ambientali.
Fonte: Vittoiro Malagutti e Luca Piana, L’espresso 11/09/2008, pag. 34.
[Chi è pronto ad investire su Aalitalia]. Lasciamo stare per un istante Salvatore Ligresti, palazzinaro e assicuratore, già protagonista della Milano da bere e di quella in manette, i Benetton, Tronchetti Provera, Marcellino Gavio, i pubblici concessionari autostradali, i proprietari di aeroporti e stazioni, e gli altri i cui interessi, curati con affetto in cambio dell´intervento patriottico, sono evidenti: 16 miliardi pubblici d´investimenti e di relativi appalti per l´Expò destinati ai padiglioni, ma soprattutto a due autostrade, due metrò, una nuova tangenziale, stazioni, ferrovie e quant´altro.
Fonte: Alberto Statera, la Repubblica 30/08/2008 pag. 9
Alitalia. Tempi stretti sono previsti anche sulla cordata di imprenditori italiani (Toto, Clessidra, Benetton, Ligresti, Gavio, Pirelli e Marcegaglia) che andranno in soccorso di Alitalia: entro mercoledì prossimo ci sarà un incontro tra i vertici di Intesa e la cordata).
Fonte: Giancarlo Dotto, La Stampa 23/08/2008
Stando a fonti de L’espresso, i punti fermi del piano Intesa sono i seguenti. Il primo è la nascita di una nuova società, nella quale avrebbe un futuro solo parte dei dipendenti Alitalia (si parla di circa 6 mila tagli). Il secondo è l’integrazione con l’Air One di Carlo Toto. Al suo fianco dovrebbero entrare in gioco alcuni imprenditori, con un ruolo di prima fila per la famiglia Benetton, già socia di Toto in alcune tratte autostradali e disponibile - pare - a investire nell’operazione circa 150 milioni. Sarebbe la fetta più grossa dei 700 milioni che, stando alle indiscrezioni più ottimistiche, potrebbero mettere sul piatto i nuovi azionisti, fra i quali dovrebbero esserci anche i costruttori Marcellino Gavio e Salvatore Ligresti, nonché i gruppi Marcegaglia e Aponte.
Fonte: Luca Piana, L’espresso 7/08/2008, pag. 114
Un impianto grande quindici campi di calcio. Adibito alla lavorazione del mais. Il business mondiale del «bio» etanolo sbarca ufficialmente anche nel Belpaese (a Rivalta Scrivia, un piccolo paese di 800 anime in provincia di Alessandria), per mano dell’Italian Bio Products. Un sodalizio tra il Gruppo Ghisolfi e quello Gavio, Marcellino, azionista di quella Impregilo sotto inchiesta (attraverso la Fibe) per la questione dello smaltimento dei rifiuti in Campania.
Fonte: Giacomo Russo Spena, Il Manifesto 22/06/2008
Tutte le Autostrade portano a Roma Le società più generose sono le concessionarie autostradali. I manager non dimenticano che il futuro dei loro bilanci dipende dalle tariffe che saranno fissate tra qualche anno, quando magari al governo potrebbe esserci chi oggi è all’opposizione. Per questo l’approccio alla politica è assolutamente bipartisan. Autostrade del gruppo Benetton ha finanziato con 150 mila euro ciascuno Margherita, Ds, Fi, An, Udc, Lega e persino il Comitato per Prodi 2006, mentre Mastella si è dovuto accontentare di 50 mila. Per non essere da meno il concorrente dei Benetton, Marcellino Gavio, ha finanziato con diverse società del suo gruppo sia Prodi (100 mila euro), sia Forza Italia (50 mila euro) senza trascurare l’Udc: 100 mila euro.
Fonte:, Primo di nicola e Marco Lillo, L’espresso 20/03/2008
Complessivamente il gruppo Gavio, secondo gestore autostradale italiano, avrebbe proposto un rialzo dei pedaggi più sostenuto rispetto alle Autostrade. Può vantare un trend di investimenti superiore rispetto alla società dei Benetton, che alla fine del 2007 aveva speso poco più del 43 per cento della cifra che si era impegnata a spendere per aprire nuovi cantieri
Fonte: Giovanni Pintus, Panorama 27/11/2008, pag. 1
2008
Cordata Alitalia. Chi sono gli imprenditori pronti a firmare un impegno? I nomi sono quelli già circolati nelle ultime settimane, per lo più confermati dagli stessi interessati ([...], da Marcellino Gavio a Mario Moretti Polegato [...]).
Fonte: Roberta Amoroso, Il Messaggero 20/05/2008
2007
Anche qui, lo stato ha privatizzato e distribuito a pioggia concessioni autostradali ai Benetton, ai Gavio e ad altri costruttori secondo un principio liberista alquanto irresponsabile (nel senso che, poi, non si trova mai il responsabile del disservizio): che i privati si arricchiscano, purché facciano i dovuti investimenti. Peccato che lo stato si dimentichi di controllarli questi investimenti.
Fonte: Fabio Dal Boni, Il Foglio 11/08/2007
[ Bruno Tabacci] Non ha fatto nomi, oltre a quello dell’europarlamentare dell’Udc, ex amministratore delegato della Torino-Milano di Gavio, diventato ora in proprio il terzo concessionario autostradale italiano, dopo le Autostrade e il gruppo dello stesso arcellino Gavio: altro imprenditore che comprò azioni Bnl al tempo della scalata Unipol.
Fonte: Sergio Rizzo, Corriere della Sera 21/06/2007
Ferruccio De Bortoli nell’ottobre 2007 sporse querela per molestie telefoniche: qualcuno che si spacciava per lui aveva contattato in due mesi 200 imprenditori e manager fissando appuntamenti che ovviamente poi disertava (fra le vittime dello ”scherzo” Salvatore Ligresti, Sergio Pininfarina, Marcellino Gavio.
Frammenti: scheda n°1396284
Chi finanzia i partiti. Si tratta di nomi «pesanti» come quello del conte Giannino Marzotto (che nel 2005 aveva donato un milione a testa a Fi e alla Lega, ndr), di Marcellino Gavio (40mila euro nel 2005), di Nicolò Sella di Monteluce (50mila euro).
Fonte: Gian Maria De Francesco, il Giornale 29/04/2007
2005
Piergiorgio Romiti senza poltrona ma con uno stipendio a 1.3 milioni. Ha dovuto, a malincuore, lasciare la poltrona di amministratore delegato di Impregilo. Ma PierGiorgio Romiti, sostituito da Alberto Lina gradito alla newco Igli (Gavio-Autostrade-Rocca-Investindustrial) che è entrata nel gruppo di costruzioni, potrà almeno consolarsi: l’anno scorso ha ricevuto 1,3 milioni di euro di stipendio.
Fonte: Il Sole 24 Ore 05/05/2005, pag.35
Banche che fanno supplenza. La più recente è l’operazione di salvataggio di Impregilo. Entrata in crisi la gestione di Piergiorgio Romiti, è intervenuta una cordata composta da Autostrade, Gavio, Investindustrial della famiglia Bonomi, Techint ed Efibanca (controllata dalla Banca Popolare di Lodi).
Fonte: Il Foglio, 27/04/2005
2003
Il governo sperava di incassare al massimo 1,5 miliardi di euro. La cordata capeggiata da British American Tobacco (Bat), cui partecipano anche Axiter (Confcommercio) e FB Group (Franco Bernabè) ha offerto molto di più dei due concorrenti: Imprenditori Associati (Piofrancesco Borghetti, Emilio Gnutti, Luca Cordero di Montezemolo, Confagricoltura, Diego Della Valle e Marcellino Gavio) si è fermata a 1,522 miliardi.
Fonte: Federico Monga, La Stampa17/07/2003
Alitalia. Alla cordata partecipano per il momento: Benetton, Gavio, Ligresti, Aponte, Riva, il fondo Clessidra, forse Fossati, forse lo stesso Colaninno.
Fonte: frammenti, scheda n° 160828