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 2010  dicembre 14 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GAUCCI

LUCIANO"

2010
Un ragazzo strano. Gian Carlo Tulliani «è un ragazzo un po’ strano: l’ho conosciuto nei sei anni in cui sono stato con Elisabetta, è protetto dai genitori e dalla sorella, ma non è una cima». Luciano Gaucci, ex fidanzato di Elisabetta Tulliani (L’Infedele).
Fonte: Massimo Murianni, Novella 2000, n. 40, 07/10/2010, pp. 30-31

Ma a Napolitano interessa so­prattutto tutelare in via preventiva, oltre che Fini, lo scranno della terza cari­ca dello Stato finita ostag­gio del cognato ferrarista, sbeffeggiata in diretta tv da un simpatico ma scomodo imprenditore (Gaucci) ex fidanzato della moglie, [...]
Fonte: Alessandro Sallusti, il Giornale 29/09/2010, pag.1

[La Saga Tulliani].
[...] irrompe sulla scena Luciano Gaucci ed è un tornado incontenibile. Intervistato da Gad Lerner a «L’infedele», Gaucci, 72 anni, è stato più contenuto del solito, ma non ha fatto mancare diverse battutacce sul conto della ex fidanzata Elisabetta Tulliani, attuale compagna del presidente della Camera, con la quale ha in corso una sfida sanguinosa per la restituzione di beni che, secondo lui, le erano stati intestati «a titolo di prestito». In ballo ci sono venti milioni di euro. «Elisabetta - ha esordito Gaucci - l’ha voluto lei. Ci siamo lasciati, lei è andata con il nuovo compagno, io non ho detto nulla... Poi si è permessa di dire che il Supernalotto l’aveva vinto lei; invece, viceversa, l’ho vinto io e lei si è presa la metà. E’ una vergogna». Di qui tra i due una guerra senza quartiere. «Ho dato incarico ai miei avvocati di riprendere tutto quello che mi ha preso. Ma non rivoglio indietro niente. I beni devono andare al fisco».
Di Giancarlo Fini non vuole parlare se non per dirne bene. Dell’appartamento di Montecarlo, quando gli chiedono lumi, Gaucci dice: «Non so, non m’interesso...». L’unica cosa che gli preme è rientrare in possesso di case, gioielli, macchine e terreni. E di distruggere l’immagine di Elisabetta Tulliani. «Adesso io gli chiedo tutto quello che ha preso». «I Tulliani devono dimostrare con quali soldi hanno acquistato case e terreni».
Fonte: Francesco Grignetti, La Stampa 28/09/2010

La casa di Montecsrlo. E’ vero che la lettera di Rudolph Francis, con la dicitura "riservata e confidenziale" è stata fatta filtrare alla stampa estera attraverso un sito di Santo Domingo, località di residenza - guarda caso - di Luciano Gaucci? E´ solo una coincidenza che Gaucci sia la "mina vagante" della stagione dei talk show, indicato negli scorsi giorni come possibile ospite eccellente di Matrix, l´Ultima Parola e persino Quelli che il calcio?
Fonte: Giuseppe D’Avanzo, la Repubblica 2325/09/2010

[GianCarlo Tulliani]. Già ai tempi di Gaucci era stato incoronato viceré, vicepresidente di due squadre di calcio, la Viterbese e la Samb, «senza capire nulla di calcio», dicono i bene informati.
Fonte: Daniela Mastro Mattei, Libero 21/09/2010

[Riccardo Zampagna] [...] la parentesi in “ostaggio”, per un ternano, nel Perugia di Luciano Gaucci, «l’unico errore vero della mia vita di calciatore».
Fonte: Massimiliano Catellani, Avvenire 18/9/2010
Come è vero che il terzo figlio di Gheddafi, Al Sa’adi, ha una passione per il calcio italiano: nel 2003 lo ingaggiò perfino il patron del Perugia Luciano Gaucci.
Fonte: Sergio Rizzo, Corriere della Sera 30/08/2010

I Tulliani? Nel 2005 quasi nullatenenti -
E non tutto può essere spiegato solo con la Fortuna [...]: la vincita miliardaria (in lire) al Superenalotto o ottenuta nel 1998 da Elisabetta Tulliani e dall’allora fidanzato Luciano Gaucci, che poi, inquisito per bancarotta fraudolenta, proprio nel 2005 sarebbe fuggi­to nella Repubblica Dominica­na intestando a Elisabetta, dice lui, molti immobili.
Gaucci negli atti al Tribunale di Perugia, elenca tutti i beni che vorrebbe indietro dalla bionda avvocato: un attico in via Sardegna al centro di Roma di fatto sede della società Wind Rose, cinque appartamenti di varie metrature in via Conforti a Valcannuta alla periferia Nord-Ovest di Roma, con corredo di soffitte, box e posti-auto vari, un terreno con fabbricati di 2,3 ettari a Capranica Prene­stina, nei dintorni di Roma, e un terreno ulivetato di 2,5 ettari a Casaprota (Rieti), quadri di autori famosi, quote societarie di società calcistiche, cinque automobili del valore comple
Fonte: Stefano Vladovich Andrea Cuomo, il Giornale 23/8/2010, pag. 3

[Calciatori stranieri]. Ogni anno, la storia si ripete. Albanesi, giapponesi, croati, sloveni. [...] Nascosti dalle nebbie del precampionato, dalle brame dei procura-tori, dai dvd che hanno sostituito le raccomandazioni fraterne (Hugo Maradona, in un lontano Ascoli) e i vhs che nel castello di Torre Alfina, Luciano Gaucci osservava per poi delegare alle ambasciate visti e timbri per ecuadoregni e iraniani di ventura.
Fonte: Il Fatto Quotidiano 25/08/2010

Vedere l’inbtervista a Luciano Gaucci
Fonte: frammento, scheda n° 1386783

Vedere l’intervista a Alessandro Gaucci
Fonte: frammenti, scheda n° 1386778

Quando Giancarlo Tulliani, a 23 anni era vicepresidente della Viterbese, spronava i suoi con un “qui comando io”. Altri tempi. Elisabetta, sua sorella, aveva un amore in corso con Luciano Gaucci…
Fonte: Azzurra Della Penna, Chi, n. 33, 18/08/2010 pp. 18-22

La casa monegasca del «cognato» di Gianfranco Fini ha messo in moto un meccanismo di rincorsa all’ultimo pettegolezzo. E non c’è dubbio che Dagospia ha giocato la parte del leone. Retroscena e rivelazioni che hanno chiamato direttamente in causa il presidente della Camera, l’attuale compagna, suo fratello Giancarlo e perfino Luciano Gaucci, ex della Tulliani.
Fonte: Carlo Antini, Il Tempo 18/08/2010

L’uomo più intervistato del momento è Luciano Gaucci, luminosa figura di bancarottiere già latitante a Santo Domingo con moglie locale di 42 anni più giovane, ora assistito dall’avvocato di Cesare Previti: «Ti innamoravi di Elisabetta, e prendevi anche il fratello. Gli ho comprato la Porsche. E al padre una Bmw. Poi ho capito che lei mi tradiva. Ma io li rovino, ‘sti morti di fame…». Seguono dispute su schedine del Superenalotto, appartamenti intestati alla fidanzata per sottrarli ai creditori, tangenti per un collaboratore di Bush e altri dettagli di cui è bene si taccia
Fonte: Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 17/08/2010

Per sette anni Elisabetta [Tulliani] è stata fidanzata di Luciano Gaucci. Secondo la leggenda Elisabetta avrebbe conosciuto a 25 anni l’ex patron del Perugia a casa del suo ex compagno di classe Alessandro, a una festa. Dal 1997 al 2004 la futura lady Fini è l’ombra di Luciano Gaucci: il patron del Perugia la nomina presidente della Sambenedettese e consigliere del Perugia prima del crac. Il fratello minore, nel 2000 all’età di 23 anni, è vicepresidente esecutivo della Viterbese e consigliere della Sambenedettese.
Fonte: Marco Lillo, Il Fatto Quotidiano 7/08/2010;

[...]Gaucci, che ha patteggiato la bancarotta fraudolenta del Perugia con tre anni di reclusione, accusa la Tulliani di essersi impossessata di beni che le avrebbe intestato per sfuggire ai creditori («Forse 15 milioni di euro, forse 20»).
Fonte: frammenti, scheda n°1385778

Vedere intervista a Luciano Gaucci, frammento n°1385683
Fonte: Fabrizio Paladini, Panorama n.33 12/08/2010

[Caso patrimonio immobiliare di Elisabetta Tulliani]. La versione di Gaucci. Anzitutto sostiene di essere stato lui, nel 2000, a spuntare una vinata record dopo la giocata in una tabaccheria romana del centro. Ora rivuole tutto indietro, tranne i gioielli, perché giura di avere intestato a Elisabetta un mezzo tesoro, del valore di circa 20 milioni di euro, prima di fallire e di volare a Santo Domingo.
Si legge nell’atto di citazione dei legali dell’ex patron del Perugia presentato al Tribunale di Roma: «Verso la fine degli anni Novanta, quando la relazione sentimentale tra Gaucci e Tulliani si presentava piuttosto solida, le condizioni economiche di Gaucci cominciavano invece a indebolirsi e a traballare ed egli iniziava a sentire odore di crisi». Fu così che «per salvaguardare parzialmente il proprio patrimonio, contando appunto sulla solidità del rapporto di amore e di fiducia che allora lo legava alla signorina Tulliani, Gaucci decideva di mettere al riparo alcuni dei propri risparmi investendoli nell’acquisto di svariati quadri di valore e anche di beni immobili, affidandoli e intestandoli a Elisabetta Tulliani e ai suoi familiari o società all’uopo costituite con gli stessi familiari della Tulliani, senza minimamente pensare all’ipotesi di poter essere, in futuro, "fregato" dalla sua fidanzata».
Fonte: Emanuela Fiorentino, Panorama n.33 12/08/2010

[Caso patrimonio immobiliare di Elisabetta Tulliani]. La versione di Elisabetta Tulliani. I beni mobili e immobili indicati dal Gaucci nell’atto di citazione sono stati acquistati con denaro proprio della Tulliani e della sua famiglia. In particolare, l’acquisto dei suddetti beni è avvenuto con i ricavi di una vincita all’Enalotto e con gli ulteriori risparmi dei genitori della Tulliani. Di tale circostanza la nostra assistita ha fornito ampia prova documentale, dimostrando, in particolare, che la vincita all’Enalotto era di sua esclusiva pertinenza e che, addirittura, dopo l’incasso della somma, una parte cospicua di essa, esattamente Lire 1.100.000.000 (unmiliardoecentomilioni), è stata messa a disposizione del Gaucci con l’espresso incarico di provvedere a gestirla in proficui investimenti nell’interesse della medesima. Tale somma non è mai stata restituita dal Gaucci, con la conseguenza che la Sig.ra Tulliani si è trovata costretta a svolgere apposita domanda di restituzione nel giudizio civile in corso».
Fonte: Franco Bechis, Libero 4/08/2010

Giuliano Maria Pompa, l’avvocato che seguì la vicenda del Perugia e il crac finanziario di Gaucci, rimette la palla al centro: “All’epoca non esisteva alcun rapporto finanziario tra Gaucci e la Tulliani. Nessun bene le era stato intestato e non ricordo affatto che la signorina avesse un ruolo nella distribuzione dell’asse patrimoniale di Gaucci”. Quindi ogni eventuale operazione creativa inventata dall’ex patron del Perugia prima della fuga nel paradiso di Santo Domingo - dove riparò nel 2005 per evitare la condanna a tre annidicarcereperbancarottafraudolenta - avvenne fuori da registri ufficiali e carte vidimate. [...]
Fonte: Chiara Paolin, Il Fatto Quotidiano 5/08/2010

Fabio Gatti, 28 anni,Ultimo club :Vicenza
Era lui la scoperta. Il prodigio, il nuovo Tardelli del calcio italiano. Tra una videocassetta iraniana e una ecuadoregna, lo scoprì Luciano Gaucci. La maglia della Nazionale, i progetti senza confini, l’ironia che gli fece scegliere, in omaggio alcognome,lamaglianumero44
Fonte: Malcom Pagani, il Fatto Quotidiano 3/08/2010

Tulliani sarebbe stata denunciata dall’imprenditore Luciano Gaucci per appropriazione indebita». I beni mobili e immobili della Tulliani – secondo gli avvocati – sono stati tutti acquistati «con i ricavi di una vincita all’Enalotto» e con i risparmi della sua famiglia.
Fonte: Fabrizio Caccia, Corriere della Sera 4/08/2010

La signora [Elisabetta Tulliani], come ha documentato il Giornale domenica scorsa, è stata denunciata dal suo ex compagno, l’imprendito­re Luciano Gaucci, per appro­priazione indebita. Gaucci è sta­to inquisito, assieme ai figli Ric­cardo e Alessandro, per associa­zione a delinquere finalizzata al­la bancarotta fraudolenta. Le sue imprese infatti sono andate a gambe all’aria lasciando a secco creditori e fisco. Gaucci ha am­messo di avere intestato, poco prima di fallire e di fuggire a San­to Domingo, una ingente quanti­tà di beni immobili e mobili (ca­se, appartamenti, quadri di valo­re e auto di lusso) alla sua compa­gna di allora, l’attuale lady Fini, e ai suoi familiari proprio per sottrarli al crac e garan­tirsi una vecchiaia più agiata. Beni che ora la famiglia Tulliani (secon­do Gaucci fece semplicemente da prestanome) si rifiuta di restituire al legittimo proprietario.
Fonte: Alessandro Sallusti, il Giornale 3/08/2010, pag. 1

Elenco del patrimonio immobiliare rivendicato da Gaucci. Vedere il frammento:1385244.
Fonte: il Giornale 1/08/2010, pag. 2

Perugia, riemerso da un tormentato periodo, in bilico fra C1 e C2, con l’ acquisto della società da parte di Luciano Gaucci nel novembre ’ 91 e il ritorno in A nel ’ 96 e più stabilmente nel ’ 98, dopo lo spareggio con il Torino (e Castagner in panchina).
Fonte: Fabio Monti, Corriere della Sera 17/07/2010

Luciano Gaucci e Elisabetta Tulliani (relazione: dal 1997 al 2004). Luciano Gaucci, imprenditore ed ex presidente del Perugia fuggito a Santo Domingo dopo il il crack economico, rivuole indietro un poker di case regalate, dice, a Elisabetta Tulliani, oggi compagna di Gianfranco Fini ma, una decina di anni fa, sua fidanzata. Lucianone dice di voler far causa all’ex «per quattro appartamenti. Lotto che io ho pagato – ci sono gli assegni – e intestato alla Tulliani che ora fa gola all’Ufficio delle entrate». I soldi li avrebbe vinti al Totocalcio e versati a lei. Tulliani smentisce e querela.
Fonte: Rossana Lacala, Novella 2000, n. 25, 24/06/2010, pp. 8-16

Luciano Gaucci e Pio Pompa abitano in un’altra zona della città, a ridosso della ex Fiera di Roma, e sono vicini di casa. Gaucci occupa il primo piano e paga circa 700 euro al mese, Pompa sta al secondo.
Fonte: Daniele Martini, Il Fatto Quotidiano 18/05/2010

Della vincita al Superenalotto Lucianone parlò anche a Francesco G. Catullo, autore della biografia Luciano Gaucci – Un latitante ai tropici (Armando Curcio Editore, 2009). Rileggiamo: «Con Elisabetta giocai la schedina con cui vinsi 2,8 miliardi di lire. (…) Era sabato, a un certo punto iniziò a parlarmi di questo nuovo. (…) Le dissi: ”Andiamo in tabaccheria a giocare”».
Fonte: M. Aprile, Novella 2000, n. 19, 13/05/2010

Vip-gate”. Del resto fra i 76 indagati c’erano Tony Renis, il fratello del ministro Marzano, l’ex presidente del Perugia, Gaucci, l’ambasciatore Vattani, Anna La Rosa, D’Antoni, Marini, Briatore, Gasparri. L’accusa era di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbata libertà degli incanti.
Fonte: frammenti, scheda n°206174

[Intervista a Urbano Cairo]
«Non voglio rimanere in paradiso a dispetto dei santi. Lo dico a malincuore, a grande grande malincuore: ho deciso di mettere in vendita il Toro». [...]
Quindi Gaucci è da escludere?
«Mai parlato con lui, né lui con me o con i miei collaboratori. Io il Torino non lo vendo a chiunque. Soprattutto non a quelli che si candidano attraverso i giornali. Chi cerca solo pubblicità non lo ricevo neppure».
Fonte: Massimo Gramellini, La Stampa 26/02/2010, pag. 43

Era stata una delle cause della quasi-rottura tra Silvio Berlusconi e Ginafranco Fini nel 2007: la messa in onda, da parte di Striscia la Notizia, di un vecchio video in cui la neo-compagna di Fini Elisabetta Tulliani passeggiava con il suo ex compagno Luciano Gaucci
Fonte: Dagospia 8/02/2010

Ma qui, a Santo Domingo, arrivano [...] anche anche ricchi e famosi, [...]. Sono quelli che si fanno vedere poco o che non vogliono farsi vedere del tutto, che atterrano e ripartono con i loro jet, [...] O sono ancora quelli che scelgono di viverci natural durante (20mila i residenti di nazionalità italiana), o magari soltanto in attesa che la giustizia del loro Paese tiri una riga definitiva e indulgente, come fece quella italiana con il rubizzo ex patron del Perugia Calcio, Luciano Gaucci, rimasto qui dal 2006 al 2009. Chiuso come tanti altri in una villa nascosta dalle bouganville, zeppa di cuochi e camerieri, ma necessariamente anche difesa da eserciti di gorilla privati. [...]
Fonte: Guido Mattioni, il Giornale 15/01/2010

Nel libro Latitante ai tropici, Luciano Gaucci racconta come è nato l’amore tra il presidente della Camera Gianfranco Fini e la compagna Elisabetta Tulliani. Gaucci a spasso per Roma con la Tulliani (a cui è stato legato per sette anni) fu inseguito da Fini: «Attraversò via del Corso, fermandosi quasi al centro della carreggiata per salutarci e abbracciarci. Meglio, per abbracciare lei! Le macchine suonavano all’impazzata i clacson, i due però non si facevano infastidire da niente». Gaucci, di lì a poco, dirà addio alla sua Elisabetta, il suo unico portafortuna: insieme avevano vinto 2, 8 miliardi di lire all’Enalotto.
Fonte: M.A., Novella 2000, n. 40, 01/10/2009, pag. 55

Claudio Lotito. [....] Come Gaucci, iniziò nelle pulizie.
Fonte: Malcom Pagani, Il Fatto 23/10/2009;

Beckham a parte, l’ultimo suddito di Sua Maestà a giocare in Italia fu un certo Jay Bothroyd. Lo scovò Luciano Gaucci nel Bradford City e lo portò a Perugia. Dopo poche apparizioni e cinque gol tornò in Inghilterra. Adesso non se lo ricordano più nemmeno in Umbria.
Fonte: Marco Sarti, il Riformista, 11/06/2009

[Rino Gattuso]. Atterrò a Glasgow da Perugia, a 19 anni. Scappato, dissero quelli del clan Gaucci. [...] L’anno dei Rangers fu il 1997: gli scozzesi se lo presero perché non aveva un contratto da professionista e costava due lire. A lui offrivano due miliardi in quattro anni. Caos e caso. [...]Gaucci esagerò: ”Abbiamo denunciato la scomparsa di Gattuso. Da due giorni non è a casa e non si presenta agli allenamenti. E noi abbiamo una responsabilità morale nei suoi confronti, perché vive in un appartamento messo a disposizione dalla società”.
Fonte: Il Foglio 3/02/2008, Beppe Di Corrado

2006
Due anni e mezzo fa, l’affare: c’era Luciano Gaucci che voleva comprare il Napoli, [...] Poi comparve lui. La società era nelle mani di un curatore fallimentare: de Laurentiis offrì venti milioni in più in caso di ripescaggio in serie B. Non arrivò, ma la società divenne sua lo stesso, tra le ire di Gaucci che annunciò querele e citazioni per danni. Contro il tribunale, contro la federazione, contro il mondo. Una sceneggiata meravigliosa: il signore in doppiopetto di lino e camicia a righe che stringe le mani al popolo, mentre l’agitatore paonazzo con triplo mento si infervora perché il trucco non è riuscito. A De Laurentiis quella faccia di Gaucci gli sarebbe piaciuta da morire: un neocafone perfetto, come molti dei personaggi dei suoi film da cassetta. Niente scatti, niente scritture. Stavolta il protagonista era lui, quello che di solito non compare, ma poi conta i soldi alla fine.
Fonte: Beppe Di Corrado, Il Foglio 17/02/2006

Davide Parenti, mente delle Iene di intervistare Gaucci a Santo Domingo? Lo facciamo. Bastano una telecamerina e due persone, la iena e l’autore che fa anche il fonico, il cameraman, il montatore. E un po’ di onestà».
Fonte: Maurizio Caverzan, Il Giornale, 17/11/06 pag. 32

«Se non fosse per Gaucci, che mi portò a Perugia e mi lanciò nel grande vcalcio, non sarei qui.
Fonte: Corriere della Sera 4/07/2006;

[Affari sul mattone dei figli famosi]. Nelle immobiliari figura costante è Fabrizio Bevilacqua, amministratore con un passato di affari in comune con Luciano Gaucci nella gestione di una società di pulizie.
Fonte: Carlo Festa, Il Sole 24 Ore 28/05/2006, pag.15

Calcio, Caso Moggi. Rispunta da Santo Domingo (perché se torna, non soggiorna in un castello) Luciano Gaucci: «Non per vantarmi, ma sono stato per anni in tutte le trasmissioni denunciando queste malefatte e poi sul campo davano contro alle mie squadre».
Fonte: Roberto Perrone, Corriere della Sera 10/05/2006, pag.55

Ride spesso Reja, senso dell’umorismo cosmopolita, [...]. Gaucci lo cacciò dopo due mesi, Corioni e Cellino dopo essersi fatti riportare la squadra in serie A.
Fonte: Roberto Perrone, Corriere della Sera 10/05/2006, pag.55

Le ultime parole famose. «Il Perugia gioca solo se Carraro se ne va» (L. Gaucci, 20 aprile).
Fonte: Roberto Perrone Corriere della Sera, 30/12/2004

[Karimi Mohammad Ali, calciatore]. Prima di emigrare negli Emirati Arabi, nel 2000 si era presentato a Perugia per un provino. Addirittura. E andò benissimo, salvo che l’avventuroso Gaucci non si mise d’accordo sul prezzo richiesto, circa due milioni di dollari. Peccato.
Fonte: frammenti. scheda n°114332

[Gheddafi jr., trovato positivo al doping.]
Per Gaucci, presidente del Perugia, è colpa del mal di schiena che junior si faceva curare in Germania.[....]
Fonte: Emanuela Audisio, La Repubblica 06/11/2003

Giuliano Urbani, ex ministro dei Beni culturali con delega per lo Sport che, nell’estate del 2003, arginò l’offensiva di Luciano Gaucci col decreto ”stoppa-Tar”, poi trasformato nella legge 280, varato per difendere le sentenze sportive dai tribunali amministrativi)[...]
Fonte: Roberto Beccantini, La Stampa 11/8/2005;

[Riccardo Zampagna] Vive il momento di massima umiliazione nel giugno del 2000. in serie A con il Perugia (i tifosi della Ternana, che pure lo venerano, non gli perdoneranno mai questo tradimento), ma Gaucci lo spedisce subito in B al Cosenza (dieci reti)
Fonte: frammenti, scheda n°96050

[Cirino Pomicino]«Adesso è chiaro chi puntava al fallimento del Napoli: Bassolino. Preferisce vedere il Napoli in serie C pur di non darlo a Gaucci ma a De Luca[...].
Fonte: Fulvio Bufi, Corriere della Sera 29/07/2004

2004
Fabrizio Ravanelli ha confidato a ”Vanity Fair” che, per festeggiare il debutto in serie A, Gheddafi jr. ha regalato a tutti i compagni di squadra la nuova Smart Forfour. [...]ma alcuni giocatori del Perugia precisano che "è vero, [...]per ora le Smart non le abbiamo ricevute perché ci sono dei problemi". Le ipotesi sono due: 1) Gaucci s’è sentito scavalcato ed ha bloccato l’operazione; 2) la Toyota, sponsor degli umbri, non l’ha presa bene.
Fonte: Sebastiano Vernazza, La Gazzetta dello Sport 20/05/2004

[Sconfitta del Perugia per 1-0 con la Juve]. Quella sera in tv Gaucci si lasciò andare a una sfuriata memorabile e grottesca contro il suo centrocampista Baronio, del quale Obodo ha poi preso stabilmente il posto. Disse senza mezzi termini che Baronio - maglia numero 13 - giocava male e portava sfiga, rivelando che oltretutto prendeva 300 milioni al mese. Poi aggiunse: ”Obodo guadagna in un anno un sesto di quello che Baronio prende in un mese. Ve li faccio io i calcoli: prende 50 milioni l’anno. Mi ha chiesto l’aumento. Ma è giovane. Gli ho spiegato che gli voglio bene e che non gli darò nessun aumento. Se gli dessi più soldi lo danneggerei viziandolo, perché i calciatori sono come i bambini”. Il bambino Obodo. Avrà ottenuto quell’aumento, nel frattempo? Calcio, mistero agonistico senza fine bello»
Fonte:Alberto Piccinini, il Manifesto 14/04/2004. (frammento n°89340)

In passato [l’arbitro] Pellegrino ha avuto un lungo contenzioso con Luciano Gaucci, dopo la direzione di Perugia- Bari ( 1- 2, 16 novembre ’ 99, primo caso di prova tv in Italia). Alle accuse del presidente del Perugia ( « è un arbitro pilotato dal Bari » ) , Pellegrino rispose con una querela ( autorizzata da Nizzola), rimessa ( due anni dopo) dopo versamento
Fonte: Corriere della Sera 24/03/2004, pag. 46.

Oggi gli unici teorici duri del ritiro sono i Gaucci: nella stagione 1997-1998 chiusero i giocatori del Perugia per due mesi in Val di Norcia.
Fonte: Roberto Perrone, Corriere della Sera 2/03/2004

[Presidenti delle squadre di calcio]. [...] Ed ex tranvieri immensamente arricchiti come Luciano Gaucci che trovano normale possedere tre o quattro squadre e, da gentlemen quali sono, se ne escono con battute tipo: ”I cavalli sono meglio dei calciatori perché non chiedono ingaggio e danno tutto” [...]"
Fonte: Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 27/02/2004

2003
L’anno scorso Baronio, col 13, combinò parecchi pasticci e Gaucci tuonò che il numero portava jella. Baronio, prendendo esempio da Zamorano che giocava con 1+8 quando il 9 era di Ronaldo, lo trasformò in 1x3. Quest’anno gioca con l’8.
Fonte: Giulia Zonca, La Stampa 9/08/2003

Campagna abbonamenti 2003/04.
Il Perugia di Gaucci ha lanciato "l’operazione centenario" con sconti del 50% per donne, ragazzi, under 16 ed anziani over 65. Per gli under 8 lo sconto è dell’80%.
Fonte: Sergio Taccone, Libero 16/07/2003

Gheddafi al Perugia: è ancora calcio?
[Dino Zoff]. "Glielo dico adesso: mi fido di Gaucci. Sarà spesso indisponente, ma le raccomando il fiuto, la competenza. E poi Gheddafi si allenava con noi della Lazio a Formello, all’epoca di Gascoigne. Niente male, tecnicamente. [...].
Fonte: Roberto Beccantini, La Stampa 14/07/2003

Possedere una squadra di serie A è per molti imprenditori un modo per uscire dai salotti esclusivi della finanza: Gaucci, che si occupa di pulizie industriali, è diventato famoso grazie al Perugia[...]
Fonte: Marco Ansaldo, ìLa Stampaî 07/09/1998

Dopo che Gaucci, proprietario del Perugia, ha acquistato il centrocampista giapponese Hidetoshi Nakata, il flusso dei turisti giapponesi in Umbria è quintuplicato.
Fonte: Francesco Zucchini, l’Unita, 20/08/1998

1999
Carolina Morace, [...] un’esperienza di pochi mesi sulla panchina della Viterbese, serie C1 maschile. Si dimise dopo poche giornate di campionato, dicendo di esser stata costretta dal presidente Gaucci: «Ha pensato: ”Tanto è una donna e farà quello che dico io”. Ma come? Mi sono fatta un culo così nella vita per non scendere a compromessi e adesso arriva lui e vuole menarmi per il naso. [...]
Fonte: Denise Pardo su L‘espresso del 23/09/99.

[Roberto Baronio]. Il numero 13 che avevo scelto in omaggio a mio figlio, nato quel giorno, e che secondo il presidente Gaucci portava sfortuna, è stato solo un pretesto per farmi fuori. È stato peggio che subire un brutto infortunio, perché non riuscivo a capacitarmi di quello che mi stava accadendo. Davvero non pensavo che nel mondo del calcio potessero succedere cose simili”[...].
Fonte: frammenti, scheda n°15408

Cristian Bucchi. Roma 30 maggio 1977. Calciatore.[...]. Si mise in luce tra i dilettanti con il Settempeda, dove fu scoperto da Luciano Gaucci che nel 1998 lo portò in A nel Perugia.
Fonte: frammenti, scheda n° 14873

[Traianos Dellas, calciatore] Con Luciano Gaucci terzo incomodo, furente col giocatore, che non voleva firmare con lui, e con i suoi collaboratori poco lungimiranti: ci fu chi perse il posto. Dellas iniziò così la discesa nel mobbing calcistico. Lo misero fuori rosa, lo facevano allenare nell’antistadio, tra le macchine e i tifosi, Cosmi non lo salutava più. Traianos presentò certificato medico: depressione. Gaucci minacciò di spedirgli degli investigatori alle calcagna per dimostrare che stava benissimo. [...]
[Traianos Dellas]. [...] «Gaucci è una persona strana, ha sbagliato, si è comportato male con me. Mi ha fatto firmare un contratto di un solo anno, cosa mai vista prima, e quando gli chiedevo di rivedere la mia posizione mi ha sempre detto di no. Quando voleva lui io mi sono rifiutato. E da lì sono cominciati solo guai per me. Mi diceva: o firmi o te ne vai fuori rosa. Questa, a casa mia è una minaccia. Mi accusava di aver firmato con la Roma a novembre. Falso: l’ho fatto a giugno. Ma ho capito presto con chi avevo a che fare. I giocatori non sono merce. Gaucci ha fatto partire un’indagine federale: interrogato, ho avuto ragione su tutta la linea.
Fonte: frammenti, scheda n°13895

[Hidetoshi Nakata] Il giapponese che il presidente perugino Gaucci definì “il miglior affare della mia vita”: lo prese per 4 miliardi di vecchie lire, ne ricavò dieci volte tanto vendendolo alla Roma dopo un anno e mezzo, senza considerare l’indotto dei turisti nipponici che bivaccavano fuori dal “Curi” per vederlo e tornavano a casa con le magliette del Perugia
Fonte: frammenti. scheda n° 11638