[M. V. G.], La Stampa 8/12/2010, pagina 25, 8 dicembre 2010
Paola Carosio, 44 anni. Di Nervi nel levante genovese, farmacista, «dinamica, cortese, comunicativa», ai parenti aveva detto che prima di Natale intendeva lasciare il convivente Germano Graziadei, ingegnere di 43 anni «gentile, educato», con cui era fidanzata da un paio d’anni
Paola Carosio, 44 anni. Di Nervi nel levante genovese, farmacista, «dinamica, cortese, comunicativa», ai parenti aveva detto che prima di Natale intendeva lasciare il convivente Germano Graziadei, ingegnere di 43 anni «gentile, educato», con cui era fidanzata da un paio d’anni. La sera di sabato 11 dicembre i due comprarono degli affettati in rosticceria e andarono a mangiarli nel loro appartamento, a un certo punto però la Carosio fece sapere al Graziadei che tra loro era finita e lui allora le spaccò sulla testa un asciugacapelli e poi le strinse al collo la striscia di crine che lei usava d’abitudine per lavarsi la schiena. Infine, dopo aver mandato giù parecchi bicchieri di superalcolici, chiamò il 118. Finito in galera, continua a dichiararsi innocente («Era lei che voleva togliersi la vita. Io l’ho liberata dal cappio. Non avevo alcuna intenzione di farle del male, era la donna della mia vita») ma secondo i carabinieri le prove contro di lui sono «schiaccianti». Verso le 23.30 di sabato 11 dicembre in un appartamento in via Buriana a Nervi, Genova.