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 2010  dicembre 08 Mercoledì calendario

SGRAVI AI SALARI E ECOBONUS. LA FINANZIARIA E’ LEGGE —

Con 161 voti favorevoli, 127 contrari e 5 astenuti il Senato ha approvato ieri definitivamente la legge di Stabilità per il 2011. Impostata all’inizio dal governo come provvedimento tabellare, senza misure aggiuntive rispetto a quelle del decreto di luglio alle quali è affidato il contenimento del deficit, la legge di Stabilità si è arricchita, con il compromesso alla Camera tra l’esecutivo e i finiani, di 6 miliardi di nuovi interventi. In pratica, sono confluite nella legge di Stabilità le misure che avrebbero dovuto essere varate a fine anno con il decreto milleproroghe: il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, degli sgravi fiscali sul salario di produttività, del bonus Irpef sulle ristrutturazioni ecologiche, delle missioni di pace all’estero poi nuovi fondi per l’Università, la scuola paritaria, l’editoria. Alcuni di questi interventi sono stati finanziati solo parzialmente per il 2011, come le missioni di pace all’estero, l’esenzione del ticket sanitario sulle visite specialistiche, il 5 per mille dell’Irpef al volontariato.
Con il decreto di luglio, la legge di Stabilità dovrebbe condurre il deficit pubblico al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012. La Commissione Ue è un po’ più pessimista e non esclude la necessità di manovre aggiuntive: il commissario Ue agli affari monetari sarà a Roma venerdì prossimo per un’audizione in Parlamento con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che a chi gli chiede lumi su questa eventualità, ieri ha risposto: «vedremo». Per l’opposizione la manovra bis è scontata. Secondo il centro studi Nens, di area pd, serviranno altri 7 miliardi all’inizio del prossimo anno. L’obiettivo del governo, dice il Nens, sarebbe rispettato solo se si realizzassero tutti i tagli e le nuove entrate previste. Ipotesi sulla quale il Pd nutre dubbi, «viste le esperienze del passato».
Mario Sensini

NUOVI FONDI PER LA «CASSA» IN DEROGA — Un miliardo e mezzo di euro per gli a mmortizzatori sociali in deroga del 2011, 850 milioni di euro per la detassazione del salario di produttività. Il capitolo più importante della nuova legge di Stabilità riguarda il mercato del lavoro. È previsto un miliardo di euro per il Fondo Sociale Occupazione, che servirà a finanziare la cassa integrazione ordinaria e in deroga, in aggiunta alle risorse che resteranno dello stanziamento 2010. Ai progetti di formazione sono destinati 50 milioni di euro, altri 100 ai progetti di apprendistato. Al Fondo nazionale per le politiche sociali vengono attribuiti 200 milioni di euro in più, e altre risorse andranno all’integrazione salariale dei contratti di solidarietà. Anche nel 2011 la parte del salario legata alla produttività potrà beneficiare di un’aliquota fiscale sostitutiva del 10%. Il tetto di reddito per usufruire del beneficio è stato innalzato a 40 mila euro. Bloccato anche l’aumento dei contributi previdenziali (con minori entrate per 363 milioni) destinati a finanziare la mancata razionalizzazione degli enti previdenziali.


ALL’UNIVERSITA’ 800 MILIONI, 100 ALLA RICERCA - Si allenta il Patto di Stabilità interno per le Regioni e gli enti locali, ed arrivano più fondi per la scuola e le università.
La nuova Legge prevede infatti un alleggerimento della stretta sui bilanci delle autonomie locali che vale 1,2 miliardi di euro. Ai Comuni arriva un rimborso a titolo dell’Ici soppressa nel 2008 per 344 milioni di euro. Una cifra analoga, 347 milioni di euro, andrà a finanziare l’abolizione del ticket sanitario sulla diagnostica e le visite specialistiche, ma basterà solo per i primi cinque mesi dell’anno prossimo. Non bastano, invece, i fondi per il trasporto ferroviario locale, per il quale è possibile un aumento dei biglietti. Al sistema delle università sono destinati 800 milioni, cui se ne aggiungono 100 (in credito d’imposta) per le aziende che affidano la ricerca agli atenei, e altri 100 per le borse di studio agli studenti. Ci sono soldi in più, 245 milioni di euro, anche per le scuole paritarie, mentre con la legge di Stabilità arrivano anche i fondi, che non erano ancora stati stanziati per il 2011, per la concessione gratuita dei libri di testo scolastici.



RISORSE EXTRA DALL’ASTA DELLE FREQUENZE - I 5,8 miliardi di nuovi interventi di s pesa saranno tutti coperti con nuove maggiori entrate e una rimodulazione della spesa pubblica. Il grosso delle risorse, 2,4 miliardi di euro, arriverà dall’asta delle frequenze radio lasciate libere dalla tv digitale (240 milioni, il 10%, resteranno al ministero dello Sviluppo). Un miliardo e 700 milioni di euro saranno prelevati dal Fondo Unico di Palazzo Chigi, ma per finanziare le nuove misure di spesa il governo ha deciso anche una nuova stretta sull’evasione fiscale e sui giochi. Controlli e nuove regole, in quest’ultimo settore, dovrebbero portare un gettito aggiuntivo compreso tra i 350 e i 460 milioni di euro. Altri 600 milioni sono attesi dal rafforzamento del ravvedimento operoso, con una riduzione delle sanzioni per chi aderisce, e dal potenziamento dei sistemi di accertamento. Il menu delle coperture si esaurisce con la nuova tassa sulle operazioni di leasing immobiliare, dalla quale è atteso un gettito nel 2011 di 350 milioni di euro.


CASE «VERDI», PROROGA DEGLI SGRAVI — Dopo un lungo braccio di ferro, il governo ha accordato la proroga delle detrazioni Irpef del 55% per le ristrutturazioni immobiliari ecologiche. Il bonus fiscale si spalmerà però su un periodo di tempo più lungo che in passato: 10 anni, invece di 5. La detrazione Irpef per il miglioramento dell’efficienza energetica costerà 300 milioni di minor gettito nel 2011, solo in parte compensati da maggiori entrate Iva per 124 milioni. Restano in vigore le normali detrazioni Irpef del 36% sulle ristrutturazioni edilizie non "ecologiche".


SULL’EDITORIA COMPROMESSO DA 135 MILIONI — Per l’editoria, con la legge di Stabilità, arrivano 135 milioni di euro per il finanziamento pubblico dell’editoria. È il capitolo sul quale si è acceso alla Camera lo scontro che ha poi portato al compromesso con i finiani, sull’apertura della Legge, fino ad allora blindata. Le nuove risorse, in buona parte destinate ai giornali di partito, si aggiungono ai 194 milioni già previsti. I nuovi fondi andranno ai contributi diretti, 100 milioni, al credito di imposta per l’acquisto della carta (30 milioni) e 5 per la stampa italiana all’estero.