Adriana Bazzi, Corriere della Sera 08/12/2010, 8 dicembre 2010
UNA DOSE AL GIORNO PER CINQUE ANNI «COSI’ L’ASPIRINA COMBATTE IL TUMORE»
Combattere il cancro con un’aspirina al giorno? Si può. Sono sufficienti piccole dosi del farmaco per ridurre del 25 per cento, mediamente, la mortalità per tumori. La conferma di un effetto, ipotizzato da tempo, arriva da un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista medica Lancet.
Dopo aver esaminato la storia clinica di 25.570 pazienti, che assumevano quotidianamente aspirina per prevenire disturbi cardiovascolari, i ricercatori inglesi della Oxford University, guidati da Peter Rothwell, sono arrivati alla conclusione che il farmaco funziona anche contro i tumori. Più in dettaglio: se preso almeno per cinque anni, riduce del 40 per cento la mortalità per tumore al colon, del 60 per quello all’esofago, del 30 per quelli al polmone, del 10 per quelli alla prostata. È probabile che l’aspirina aiuti a prevenire il cancro aumentando la capacità delle cellule di riparare il dna: l’insorgenza della malattia è legata ad alterazioni del genoma cellulare. Il farmaco, nato come antinfiammatorio (in questo caso si somministra a dosi che vanno da 300 a 800 mg), rivelatosi prezioso nel combattere le malattie cardiovascolari grazie anche ai suoi effetti sulla coagulazione del sangue (a dosi attorno ai 100 mg), si conferma come uno dei più versatili di tutti i tempi. Adesso anche nella prevenzione dei tumori (a basse dosi: 75 mg). Ed è l’unica molecola che, a oggi, abbia dimostrato questo effetto a parte il tamoxifene, che è utilizzato nelle donne predisposte al tumore al seno, ma aumenta il rischio di cancro all’utero. Cauto il commento dell’Associazione di Oncologia medica: «non ci sono elementi sufficienti per raccomandare l’aspirina a tutti — dice il presidente Venturini —: il farmaco ha dei costi in termini di tossicità».
Adriana Bazzi