SILVIA BIZIO, la Repubblica 8/12/2010, 8 dicembre 2010
DEPP-JOLIE, "NOI, DUE STAR A VENEZIA PER UN THRILLER D´AMORE"
Venezia in primo piano, sfondo e cornice per Angelina Jolie e Johnny Depp nel thriller romantico The Tourist, diretto dal tedesco Florian Henckel von Donnersmarck (regista del film premio Oscar "Le vite degli altri"). La Jolie e Depp recitano per la prima volta insieme e il film non fa mancare ammiccamenti alla loro statura di divi hollywoodiani. Fanno da contorno attori noti come Paul Bettany e Timothy Dalton, e gli italiani Christian De Sica, Alessio Boni, Neri Marcorè e Raoul Bova. L´affascinante Jolie è una misteriosa donna in fuga da Parigi verso Venezia, in treno, coinvolge un apparentemente ignaro turista americano (Depp), che finisce per essere a sua volta inseguito dall´Interpol, dalla polizia italiana e da un gruppo di killer russi. Ma nulla è ciò che sembra.
Ne parliamo coi due celebri attori a New York, al Ritz Carlton Hotel, pochi giorni prima dell´uscita del film in Usa, il 10 dicembre (in Italia il 15).
Mrs Jolie, Mr Depp, come è stato il vostro primo incontro sul set?
ANGELINA JOLIE: «Quando senti parlare tanto di una persona e poi la incontri di solito ne rimani delusa. Con Johnny è stato il contrario, è l´uomo più "cool" e gentile che si possa immaginare. Abbiamo passato la maggior parte del nostro primo incontro parlando di scuole e bambini, divertendoci. E´ uno straordinario artista, dipinge, scrive musica, ha un talento incredibile».
JOHNNY DEPP: «Ho sempre avuto grande ammirazione per Angie come attrice. Tutto quello che sapevo è che lei e Brad e i bambini hanno circumnavigato il globo con paparazzi al seguito e vivono sotto questo assurdo microscopio. Mi domandavo come potesse essere una persona costretta a vivere in quel modo, che per fortuna non conosco. Invece quando l´ho conosciuta ho scoperto una donna coi piedi per terra, buffa, attenta, intelligente, che adora i figli e il suo uomo».
Il regista ha detto che in questo film entrambi avete ruoli vicini a voi nella realtà.
AJ: «Penso che in questo film esca un lato di me che non avevo espresso prima. Florian lo ha capito, forse perché mi ha visto nella mia vita normale a giocare con i miei figli».
JD: «Ci sono certamente elementi di me, soprattutto io sono uno che si fa prendere dal panico. Sono molto meno il tipo da camicia piegata e stirata e organizzato come nel film».
Il film ha i ritmi del cinema di una volta.
AJ: «Speravamo di dare al pubblico un film come "Caccia al ladro", che è uno dei miei preferiti. Per non parlare dei miei abiti, come nei film di Audrey Hepburn. E´ il personaggio più femminile che abbia mai fatto, ho faticato nelle scene di azione a non reagire picchiando come faccio in genere nei miei film».
Come vi siete trovati a girare a Venezia?
AJ: «Non posso contare i giri in gondola e i gelati mangiati con i bambini. Sono rimasta sorpresa dalla quantità di musei e di arte da scoprire in quella città, è stato magico. Mi piace come gli italiani pronunciano il mio nome. Mia madre mi ha dato un nome italiano eppure nessuno lo sa pronunciare».
JD: «La mia Venezia era soprattutto fra le 10 di sera e le due del mattino, gli unici momenti in cui potevo camminare per strada e sperimentare il suo spirito, la sua magia».
Angelina, lei ha scritto e diretto il suo primo film, una storia d´amore ambientata durante la guerra in Bosnia.
«Un anno fa ero malata e mi sono messa a scrivere; quando ho finito il copione Brad mi ha detto, "amore, non è niente male, fallo leggere in giro". A quel punto ho cominciato a fare una ricerca seria, ho visto film e documentari, ho parlato con le persone del luogo. E´ gente straordinaria, che durante la guerra ha cercato di rimanere aggrappata alla sua umanità il più possibile. Non volevo una storia di guerra, ma una storia d´amore, io e Brad abbiamo investito soldi di tasca nostra con Graham King, che ha prodotto The Tourist. Poi sono entrata nel panico e ho pensato: in cosa mi sono ficcata? Non so niente di regia. Invece mi sono resa conto che mi piaceva dirigere molto più di quanto non abbia mai amato recitare».
E lei Johnny che progetti ha?
«Ora che ho finito di girare il quarto "Pirata dei Caraibi" tornerò a lavorare con Tim Burton in "Dark Shadows", basato sulla serie tv di vampiri degli anni 60. E´ un film di cui io e Tim parliamo da anni, entrambi eravamo appassionati della serie. Poi farò "Lone Ranger", perché ho trovato un personaggio interessante che cambierà il modo in cui gli indiani d´America sono stati rappresentati nel cinema».