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 2010  dicembre 08 Mercoledì calendario

articoli + box - DAI LATINI A LE CORBUSIER I "FILOSOFI" DEL VESPASIANO - La storia si fa anche alla toilette

articoli + box - DAI LATINI A LE CORBUSIER I "FILOSOFI" DEL VESPASIANO - La storia si fa anche alla toilette. E c´è poco da ridere perché poche analisi raccontano meglio l´evoluzione dei costumi come quella dei bagni pubblici. Unici, destinati esclusivamente agli uomini, almeno fino all´età vittoriana, diventano bisex con la rivoluzione industriale. Quando la donna esce di casa ed entra in fabbrica. E allora bisogna subito fare i conti con il senso del pudore: gli ingressi ai servizi igienici femminili vengono opportunamente nascosti all´occhio maschile. Oggi, forse, siamo alle soglie di una nuova rivoluzione che passa attraverso il wc: il bagno pubblico del futuro sarà unisex per evitare discriminazioni di genere. Prova a ordinare le cose, riepilogando la storia e dando conto delle nuove polemiche, un saggio uscito da poco negli Stati Uniti e già considerato tra i migliori libri di non fiction del 2010. In Toilet: Public Restrooms and the Politics of Sharing, pubblicato dalla New York University Press, il professore di sociologia Harvey Molotch con Laura Norén raccoglie dodici saggi di giuristi, storici, urbanisti, analisti culturali (li sintetizziamo in questa pagina), che approfondiscono e dicono la loro sui servizi pubblici oltre che su quelli privati. Il primo problema è stato quello di superare lo scetticismo accademico: «Un argomento del genere coinvolge gli aspetti più diversi della vita», ha detto Molotch, intervistato da Salon. «Però affrontarlo significa rischiare il ridicolo: la gente pensa che così si possa diffamare l´impegno accademico». La seconda difficoltà riguardava il lessico da adottare. Ha spiegato il professore: «Concretamente, non si sa veramente quale terminologia scegliere. Ci sono ancora troppi tabù». Storiche, sessuali, lessicali, sociali, artistiche (occorre ricordare la beffa di Duchamp?): sono tante le questioni in cui ci si imbatte discutendo di toilette pubbliche. «È un tema importante perché, analizzandolo, si capisce chi ha davvero il diritto di usufruire degli spazi cittadini e chi no. Pensiamo a quelli che hanno più difficoltà come gli anziani, le donne incinte, le persone con bambini», sostiene Molotch. E qui entrano in ballo le barriere architettoniche, ma non solo: a New York, i tassisti hanno sempre più problemi a trovare parcheggio vicino ai servizi pubblici. In Giappone, non corrono di questi rischi. Secondo lo studioso, il Sol Levante può vantare i migliori bagni del mondo. «Lì prendono la questione molto seriamente. A New York, no: ne hanno chiuso la maggior parte». Il progresso di una civiltà passa anche attraverso il vespasiano.