ELENA DUSI, la Repubblica 8/12/2010, 8 dicembre 2010
LA PILLOLA CHE FA VIVERE A LUNGO COSÌ L´ASPIRINA ALLONTANA IL CANCRO- ROMA
Siamo abituati agli allarmi per le sostanze che favoriscono il cancro. Questa volta i medici ci parlano di una pillola che lo tiene a distanza. Un´Aspirina al giorno per almeno 5 anni riduce il rischio di morire di tumore del 20%, rivela uno studio dell´università di Oxford. Analizzando le singole forme di cancro, la ricerca precisa che la mortalità si abbassa del 35% per l´apparato gastrointestinale, del 10% per la prostata, del 30% per il polmone, del 40% per il colon-retto e del 60% per l´esofago.
L´azione preventiva dell´Aspirina era stata osservata da tempo. Il cancro infatti si trova a proprio agio nei tessuti infiammati, dove avvengono molte reazioni chimiche. Dal loro tumulto si può innescare il meccanismo che porta alla malattia. L´azione anti-infiammatoria dell´Aspirina al contrario aiuta a mantenere ordine fra le cellule. Ma dati così limpidi come quelli ottenuti dai ricercatori di Oxford e pubblicati su Lancet sono innovativi, anche perché si riferiscono a un campione molto esteso: 25mila persone che hanno usato quotidianamente Aspirina per una media di 6 anni.
Lo stesso capo équipe, Peter Rothwell, ha assunto una pillola al giorno per 4 anni. Nonostante i risultati dello studio oggi però raccomanda: «Questo non vuol dire che tutti debbano iniziare a prendere Aspirina. Non dimentichiamo che a questo farmaco è associato un aumento delle emorragie». Tra i dati pubblicati da Rothwell su Lancet in effetti compare anche l´altra faccia della medaglia. La diminuzione delle morti per tumore va bilanciata con l´aumento di quelle per emorragia, soprattutto addominale e cerebrale, e anche con una maggiore incidenza dei problemi di cuore nel primo anno dopo l´interruzione della pillola quotidiana. «La mortalità generale, considerate tutte le possibili cause, risulta alla fine diminuita del 10% durante la cura e del 4% 20 anni dopo il suo inizio» spiega Franco Berrino, direttore del dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell´Istituto nazionale tumori di Milano. «Il guadagno alla fine è piuttosto magro. Ma da questo studio arriva l´importante conferma che fra infiammazioni e tumori esiste una relazione pericolosa».
Per ottenere i vantaggi dell´Aspirina senza i suoi lati oscuri, Berrino punta l´attenzione sull´alimentazione: «L´acido salicilico e il suo metabolita sono abbondanti in molti vegetali, in particolare frutti di bosco, frutta secca, spezie, cereali integrali. Non c´è bisogno di assumere quotidianamente Aspirina se consumiamo regolarmente cibo vegetale». Riguardo ai rischi del farmaco per lo stomaco, Raffaele Landolfi, che insegna medicina interna all´università Cattolica di Roma, spiega che molto dipende dalle dosi: «Quando prendiamo un´Aspirina contro il dolore o per abbassare la febbre assumiamo in genere una pillola da 500 milligrammi. Nell´uso quotidiano invece si usano dosi da 75 o 81 milligrammi, troppo basse per far male allo stomaco».