LORENZO SORIA, La Stampa 8/12/2010, pagina 49, 8 dicembre 2010
Depp e Jolie: “Noi turisti per caso” - Angelina Jolie e Brad Pitt sono la coppia più celebre del mondo dello spettacolo
Depp e Jolie: “Noi turisti per caso” - Angelina Jolie e Brad Pitt sono la coppia più celebre del mondo dello spettacolo. Ma per una volta la coppia è un’altra. Almeno cinematograficamente: Angelina da una parte, Johnny Depp dall’altra. Li ha messi insieme Florian Henckel von Donnersmarck, il regista tedesco del pluripremiato La vita degli altri , che quando si è visto chiedere dalla Jolie di dirigere The Tourist , un thriller sexy ambientato a Venezia, le ha detto subito di sì. Occorreva il protagonista maschile, un individuo comicamente impacciato. Ed è stata la Jolie a suggerire Johnny Depp. Così eccoli, per la prima volta insieme sullo schermo, tra le calli, i ponti, i canali e i palazzi di una Venezia struggentemente bella. E in mezzo ad altri attori italiani, come Christian De Sica, Raoul Bova e Nino Frassica. Entrambi sono a New York, vestiti un po’ come nel film: lei dentro una giacca di seta, gonna di Dolce e Gabbana e scarpe di Ferragamo; lui con la sua divisa fatta di jeans, gilet, foulard, capello di felpa. È vero che in tutti questi anni non vi eravate mai incontrati? Angelina Jolie: «Sì. A volte senti parlare molto di qualcuno e poi ne resti delusa. Con Johnny ci siamo trovati subito bene, dopo pochi minuti parlavamo di bambini e di scuole e di amici comuni. Da quel momento abbiamo sempre riso, lavorare con lui è stato uno dei grandi piaceri del film». Johnny Depp: «Conoscevo Angie per i suoi film e perché lei, Brad e i bambini giravano il mondo con i paparazzi sempre appresso. Lavorandoci assieme ho imparato a conoscere una persona intelligente, generosa, divertente. Una vera artista e una donna molto con i piedi per terra. Insieme abbiamo anche improvvisato un sacco di scherzi». Ad esempio? AJ: «Scherzi molto innocenti, ma è meglio che sia Johnny a parlarne». JD: «Beh, per esempio c’era la macchinetta per fare le puzze. Prima l’ho messa nella seggiola di Angelina, che per vendetta ne ha presa un’altra e l’ha usata con me; poi è toccato al resto della troupe. Florian all’inizio era un po’ perplesso, ma alla fine si è divertito anche lui». Oltre che a lavorare avete avuto il tempo di visitare Venezia ed apprezzarne le sue bellezze? AJ: «Una delle ragioni per cui ho voluto fare questo film è stata la possibilità di passare dei mesi a Venezia con i miei figli, di imparare la cultura e la storia del vostro paese. E poi mia mamma mi ha dato un nome italiano, e lì pronunciavano correttamente il mio nome». JD: «La mia Venezia la ricordo tra le dieci di sera e le due del mattino, quando potevo camminare per le strade indisturbato e senza essere riconosciuto». Angelina, come si è sentita nei panni di una donna iper sofisticata? AJ: «Tra i miei film è quello in cui sono più “signora”, quasi un richiamo ai film vecchio stile Anni ‘50. Era un personaggio nuovo per me: le mie figlie mi hanno riempito di complimenti, i maschi mi prendevano in giro». Johnny ha appena detto che l’ha trovata una donna «con i piedi per terra». Lo prende come un complimento? AJ: «Non c’è niente come avere una famiglia e dei figli per stare con i piedi a terra. Impari che tutto il resto alla fine non conta». JD: «Sono d’accordo, il più bel complimento che posso ricevere è che sono il miglior padre al mondo». Angelina, passiamo al film che ha diretto in Bosnia e alle polemiche che lo hanno circondato. AJ: «Ci sono state persone che senza avere le necessarie informazioni hanno protestato e poi ci siamo spiegati. Ma alla fine abbiamo ottenuto tutti i permessi necessari ed è stata una bellissima esperienza, umana e professionale. E mi è piaciuto che per una volta tutta l’attenzione non fosse su di me ma sugli altri».