LUCIANO BORGHESAN, La Stampa 7/12/2010, pagina 20, 7 dicembre 2010
“Mamma, ci scappa la pipì” Denunciati due ragazzini sorpresi lungo una strada - «Mi scappa la pipì», ma ai due ragazzi e alla mamma costretta a fermare l’auto in aperta campagna è andata davvero storta: una pattuglia dei carabinieri li ha fermati, portati in caserma e denunciati
“Mamma, ci scappa la pipì” Denunciati due ragazzini sorpresi lungo una strada - «Mi scappa la pipì», ma ai due ragazzi e alla mamma costretta a fermare l’auto in aperta campagna è andata davvero storta: una pattuglia dei carabinieri li ha fermati, portati in caserma e denunciati. Una disavventura che costerà alla famiglia poco meno di settecento euro, tra contravvenzione e spese legali. E’ successo lungo la direttrice per Lombardore, a una quindicina di chilometri da Torino. Mentre la donna resta al volante, i due si dirigono verso i prati. Passa una gazzella, i carabinieri notano la scena. «Ehi voi, che fate?», intima il maresciallo. «Sto facendo la pipì», confessa il grande, sorridendo. Presi in flagrante: «Documenti!», dice il milite. Atti osceni in luogo pubblico? I carabinieri scartano l’articolo 527 del codice penale, impugnano il 726 «Atti contrari alla pubblica decenza». La mamma scende dalla vettura, chiede spiegazioni, poi timorosa si giustifica: «Del piccolo non ho documenti». «Fermi. Facciamo accertamenti», aggiungono i militari. «Ma scherzate davvero? qui ci sono solo arbusti, che cosa c’è di male?» prova a dire la madre. «Tutti in caserma! Seguiteci!», l’ordine è perentorio. Inutili le giustificazioni dei ragazzi: «Mamma, non c’era nessuno...» ripete timidamente il bambino. I carabinieri sono abituati, fan tutti così davanti a chi deve far rispettare l’ordine: che paghino quanto prevede il 726 e via... a processo. La contravvenzione davanti al giudice comporterà una oblazione di 206 euro oltre le spese per l’avvocato. Eppure la Cassazione ha sentenziato che «se certi atti vengono fatti con accortezza, lontano da occhi indiscreti e senza offendere o recare fastidio non si parla di reato». Ma allora perché perdere tempo in casi del genere? Si discute tanto di riforma della giustizia per ridurre i tempi dei processi e si rischia di moltiplicare le cause vigilando le campagne a caccia di chi gli «scappa la pipì». Una bella ramanzina e le forze dell’ordine avrebbero potuto dedicarsi ad altri servizi. Per la famiglia multata, infine, oltre il danno, la beffa: «Abitiamo in un palazzo vicino a un accampamento di nomadi: gli zingari fanno i loro bisogni sotto le finestre, sotto gli occhi dei nostri figli», dice rassegnata la mamma.