Mariolina Iossa, Corriere della Sera 07/12/2010, 7 dicembre 2010
BOLZANO IN TESTA, NAPOLI ULTIMA. METROPOLI CON POCA «QUALITA‘» —
Meglio in montagna, al Nord e nei centri piccoli. Male le grandi città, malissimo se stanno al Sud. A voler spremere il succo della ricerca del Sole 24 Ore sulla «Qualità della vita» nelle province italiane, si arriva a queste conclusioni. Ci sono le «montane» Bolzano e Trento in vetta alla classifica, la prima guadagna in un anno sette posizioni e balza in testa, la seconda ne guadagna tre. Ultima, sprofonda Napoli, che paga la pessima gestione dei rifiuti, preceduta da un folto gruppetto di città campane, siciliane e calabresi.
Alle due città vincitrici, perle del buon vivere, dove tutto funziona ai massimi livelli, e per tutto si intendono i sei ambiti presi in considerazione dalla ricerca, tenore di vita, affari e lavoro, servizi, ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero, seguono Sondrio, Trieste, Siena, Aosta e Gorizia. Solo Bologna, tra le città più grandi, si colloca come provincia nella parte alta: è ottava e guadagna cinque posizioni. Firenze è sedicesima (meno due), Milano ventunesima (perde due posizioni), Genova ventiquattresima. Per trovare un’altra città grande bisogna attendere la trentac-inquesima posizione, che spetta a Roma, di ben undici posizioni indietro rispetto allo scorso anno. In mezzo tutte piccole e media città del Nord e solo qualcuna del Centro, Oristano (nona), Macerata (dodicesima), Ancona (venticinquesima).
La prima provincia del Sud la troviamo solo al 67esimo posto: è Matera, la città dei «Sassi», poi ancora Nord e Centro fino a Potenza (77), Campobasso (80), Isernia (81) e Lecce ( 83). Dall ’ 85esi ma (che si riferisce a Enna), il Nord scompare e comincia la classifica bassa: tutte città e province meridionali, tranne poche eccezioni, fino al fondo: Napoli, come già detto, ultima (ma lo scorso anno era penultima) al 107esimo posto, preceduta fa Foggia, Caserta, Trapani, Reggio Calabria, Caltanissetta e Palermo.
Milano e Roma non se la cavano benissimo in questa classifica: perdono posizione, e la prima mantiene il comando solo nell’ambito del tenore di vita (calcolato anche su depositi bancari e importi delle pensioni), la capitale è messa peggio. Bolzano va benissimo per affari e lavoro, prima città d’Italia per numero di donne occupate, Bologna sorpassa Trieste nell’ambito che riguarda i servizi, l’ambiente e la salute, guadagnando il primo posto per gli asili comunali.
Nel settore della popolazione il Sud trova più spazio, Crotone si impone grazie al basso numero di divorzi e di separazioni e persino Napoli, tra le peggiori province d’Italia per il resto degli ambiti, dalla sicurezza al lavoro, dai servizi al tempo libero, guadagna l’oro per il rapporto tra anziani e popolazione attiva (il 21 per cento mentre la media nazionale è del 33).
L’indagine del Sole 24 Ore si affianca a quella di Italia Oggi con l’Università la Sapienza. Molto coincide ma non tutto. La situazione di Milano e di Roma, per esempio, lascia insoddisfatti gli amministratori delle due metropoli. Il vicesindaco del capoluogo lombardo, Riccardo De Corato non ritiene giusta la bocciatura della sua città: «Le classifiche sono sempre utili indicatori per ogni amministratore ma vanno prese con le pinze — dice De Corato —. Secondo Il Sole Milano perde due posizioni, mentre per Italia Oggi ne guadagna cinque. Difficile tirare le somme con dati di segno opposto».
Quanto a Roma, la differenza tra le classifiche è notevole. In quella del Sole 24 Ore, la capitale scende di undici posizioni, nell’altra ne guadagna addirittura 2 5 , tanto da far dire all’assessore all’Ambiente Fabio De Lillo: «I risultati positivi confermano la bontà del lavoro svolto». E al presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali: «Un balletto di cifre». Rimini nella classifica del Sole 24 Ore tiene le sue posizioni (è 17esima), in quella di Italia Oggi crolla al 64esimo posto.
Mariolina Iossa