m. ca., Corriere della Sera 07/12/2010, 7 dicembre 2010
THORNE TESTIMONIAL DI UNO SPOT PRO GAY —
Il messaggio era stato messo in cantiere prima che esplodesse il caso delle rivelazioni di Wikileaks sulle corrispondenze della diplomazia americana. Negli uffici di via Veneto avevano cominciato a lavorarci due mesi fa e si è ritenuto non ci fossero motivi per cambiare programma. In occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, da celebrare il 10 dicembre, l’ambasciatore degli Stati Uniti a Roma David Thorne ha preparato un video contro le angherie spesso riservate a omosessuali, lesbiche e transessuali. Si può vedere su www.youtube.com/ ambasciatausa e sarà trasmesso da Mtv. È uno degli esempi più indicativi della public diplomacy statunitense, un insieme di campagne di persuasione per fasce di pubblico straniere, ai tempi di Barack Obama. Se quella del repubblicano George W. Bush ha puntato su guerra al terrorismo ed esportazione della democrazia, quella del democratico Obama investe su Internet come via di trasmissione per valori di libertà e sui diritti civili. Nello spot Thorne ricorda la giornata del 10 e dice: «Qui vogliamo sottolineare in particolare i diritti dei gay. Se sei anche tu vittima di atti di bullismo, parla con chi è pronto ad ascoltarti. Chiama il numero...». Si tratta dell’800713713, la GayHelpLine che offre gratis «consulenza legale, medica e psicologica per gay, lesbiche e trans». Frasi finali: «Non sei solo. La tua vita è importante. Le cose cambieranno». Thorne ha abitato in Massachusetts, Stato che ha legalizzato i matrimoni omosessuali. E conta il fatto che sui 34 mila suicidi all’anno negli Usa quelli di omosessuali vessati sono tanti. Gay, lesbiche e bisessuali sarebbero 4 volte più portati a tentare il suicidio, terza causa di morte tra 15 e 24 anni d’età. L’istituzione che rassicura nega legittimità a chi discrimina.
m. ca.