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 2010  dicembre 06 Lunedì calendario

IL LUSSO SCOPRE L’HITECH E IL TELEFONO DIVENTA D’ORO CELLULARI, SMARTPHONE E IPAD: LE GRANDI FIRME DELLA MODA SI LANCIANO NEL MONDO DELLA TECNOLOGIA CON PRODOTTI TANTO CARI QUANTO VISTOSI

Esiste una tecnologia che non è per tutti. Non è democratica, costa una fortuna, ed è fruibile soltanto da un ristretto gruppo di happy few. Le funzioni più o meno sono le stesse dei prodotti in vendita nei grandi magazzini, però gli oggetti (computers custodie e telefonini principalmente), sono impreziositi da oro, brillanti e pietre preziose. Magari Swarovsky per quelli che decidono di contenere i costi, che però non devono scendere più di tanto. Chi si vuole distinguere lo fa anche per dimostrare il proprio potere d’acquisto e la capacità di "non badare a spese".
Ne sa qualcosa l’inglese Stuart Hughes che si è specializzato nella personalizzazione di oggetti tecnologici. Ad affascinarlo è soprattutto il mondo Apple. E’ suo l’iPad da 190.000 euro in oro dove la mela brilla ancor di più grazie alla tempestatura di 25 carati di diamanti. Il comune mortale si chiederà se nella custodia c’è anche il numero di cellulare di Steve Jobs da chiamare ventiquattr’ore su ventiquattro, ma non è così. Dei dieci esemplari prodotti otto sembra siano già stati venduti. Più sobrio il modello tempestato da Swarovsky, quantomeno nel prezzo (3000 $), mentre non è noto il costo del MacBook in platino e diamanti. In un divertente video che circola su You Tube il designer britannico con un largo cravattone bianco dal nodo lento, in una scenografia che ricorda un po’ Playboy degli anni ‘70, su un divano in pelle nera e affondato tra cuscini di peluche rosa shocking, illustra al pubblico tutte le sue "personalizzazioni". Per chi se lo può permettere è un vero lusso. Agli altri non resta che morir dal ridere o dall’invidia.
Diverso il caso di Vertu, società inglese che fa capo al gigante Nokia. Su un idea di Frank Nuovo, designer con sedici anni trascorsi nella casa madre, nel 1998 un team di tecnologici ha cominciato a lavorare su quello che doveva diventare «Il miglior telefono cellulare del mondo ispirato all’alta gioielleria». I prodotti Vertu, in particolare i telefonini, sono le Rolls Royce della tecnologia. Non si tratta soltanto di oggetti di lusso in quanto tempestati di diamanti e pietre preziose, ma di prodotti ipertecnologici che offrono anche servizi aggiuntivi. Ad esempio la "segreteria". Che va da "Vertu remote assistance", ovvero costante supporto tecnologico per risolvere qualsiasi problema legato all’utilizzo dello strumento, piuttosto che "Vertu Concierge" o "Vertu City Brief", lanciato recentemente e, pare, estremamente apprezzato dal clientela del marchio del lusso inglese. In pratica si tratta di assistenza "24 ore" per qualsiasi problematica fornita da zelanti signorine in nove tra le lingue più parlate al mondo. Semplicemente schiacciando un pulsante della tastiera si entra in contatto con il servizio. Si possono chiedere svariate informazioni, dalla banale ricerca di un ristorante ai consigli su usi e costumi del paese in cui ci si trova, piuttosto che sull’abbigliamento da indossare o comprare. Il mese scorso a Londra, con un faraonico party, Vertu ha presentato l’ultima creazione, Constellation Quest. Come spiega il presidente Perry Oosting: «Abbiamo applicato al nostro primo smartphone i valori del marchio che derivano da un’esperienza autentica nel settore del lusso per creare un cellulare tanto bello quanto funzionale». La versione più economica del prezioso oggetto costa 5.500 euro e si arriva a 19.500 per il modello in oro giallo, tasti in zaffiro e pelle nera.
Anche le griffe si sono lanciate su questo nuovo segmento di business. Il logo Medusa domina su Versace Unique: «Il primo cellulare touchscreen multimediale di lusso», foderato di pelle e di coccodrillo e prodotto in una decina di colori sgargianti. Il Diorphone mischia invece tecnologia Sony a pietre preziose, cristalli zaffiri neri e diamanti ed è correlato da Dior Mini, il «Gioiello intelligente, versione più piccola del cellulare che grazie alla tecnologia bluetooth si aggancia alla borsa o al collo e consente di monitorare tutte le attività del telefono mobile». La versione più economica costa 3.600 euro, mentre la più cara arriva ai 18.000. Anche la maison Kenzo si è lanciata e ha appena presentato (per il momento solo al mercato francese) Kenzo HiTech, cellulare griffato in partnership con Samsung e Bouygues Telecom. Da tempo invece collabora Giorgio Armani con Samsung e il mese scorso è stato presentato lo smartphone Galaxi S, leggero e sottilissimo con superschermo.
Per le firme che non hanno ancora siglato partnership con colossi tecnologici la corsa invece è alla produzione di custodie sofisticate e logate. Marni propone come regalo di Natale la custodia in pelle o vernice per iPhone, iPad o Blackberry, così come ha fatto anche la maison Louis Vuitton. Dolce&Gabbana, che con il telefono griffato furono tra i pionieri, nelle boutique sta lanciando una vera e propria collezione di buste porta iPad, correlate anche da valigetta con tanto di vani interni che praticamente diventano una sorta di ufficio portatile. Insomma il matrimonio tra lusso e tecnologia è ormai cosa seria, e sta crescendo soprattutto un nuovo e importante segmento di business.