Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 06/12/2010, 6 dicembre 2010
MEDICI CINESI IN MAREMMA PER INSEGNARE L’AGOPUNTURA
Oggi arrivano i cinesi: Gao Sihua, preside dell’Università di medicina cinese di Pechino; Zhang Liping, direttore per la cooperazione internazionale; Zhao Baixiao, direttore della scuola di agopuntura; Pang He, direttore dell’ospedale di Dongfang. Arrivano a Pitigliano, paese di tufo di 5 mila anime affacciato sulla Maremma grossetana, per visitare l’Ospedale dove tra qualche settimana cominceranno a insegnare agopuntura a medici, non solo locali, ma anche di altri Paesi europei. Oggi chi vuole approfondire la tecnica originale deve volare fino a Pechino. Da gennaio potrà scegliere come alternativa la cittadina toscana, il cui ospedale dovrebbe diventare la «culla della medicina integrata», come auspica Simonetta Bernardini, endocrinologa, docente di omeopatia all’università di Siena e responsabile del progetto. «È la prima volta che viene proposto un simile modello di cura e di ricerca, dove i vari specialisti — quelli della medicina tradizionale e quelli della medicina complementare — opereranno di concerto e non separatamente come accade di solito», sottolinea Sonia Baccetti, responsabile della Rete toscana di medicina integrata, che collega più di cento ambulatori di medicine complementari nella regione.
Gli utenti della sola omeopatia sono 11 milioni e mezzo, secondo i dati Eurispes 2010. Racconta Bernardini che i cittadini che si avvalgono delle cure omeopatiche hanno difficoltà a comunicarlo ai loro medici di famiglia, i quali non avrebbero sufficiente percezione del bisogno di queste cure: «Il paziente diviso, anziché condiviso, tra due figure mediche che non dialogano tra loro è esposto a rischi per la propria salute. Basti pensare alle possibili interazioni tra farmaci, quando a gestirli siano i medici delle due discipline sulla base di un semplice resoconto effettuato dal paziente».
A Pitigliano, oltre agli agopuntori cinesi, arriveranno tre specialisti di fama internazionale, assieme a sei medici già esperti in omeopatia e fitoterapia. Nello stesso tempo, nuovi medici esperti in terapie integrate si potranno formare con il Master biennale dell’Università di Siena. L’unico in Italia, voluto tre anni fa dal preside Gian Maria Rossolini, al quale si aggiungerà, una volta siglato l’accordo con l’università di Pechino, il corso in agopuntura.
All’ospedale di Pitigliano tutto è pronto: i 36 posti letto, gli ambulatori dipinti con colori pastello, la biblioteca. Sono disponibili anche i finanziamenti per i primi due anni: un milione e trecentomila euro. Manca solo la firma di Fausto Mariotti, direttore generale della Asl 9, a cui fa riferimento l’ospedale, per l’assunzione dei 9 medici. «I contratti saranno pronti nei prossimi giorni — assicura — e a gennaio comincia l’attività». Per Dino Seccarecci, sindaco del paese, una grande conquista: «Finalmente una inversione di tendenza rispetto allo spopolamento dei centri sanitari periferici».
Lauretta Colonnelli