Fabio Cavalera, Corriere della Sera 06/12/2010, 6 dicembre 2010
IL DEPUTATO INGLESE E LA RUSSA KATIA SPY STORY A LONDRA —
Il deputato Mike Hancock, a dispetto dei suoi 64 anni, ha fama per correre dietro alle sottane. Un donnaiolo felice e reo confesso, un po’ incauto. Probabilmente, a Katia era stato suggerito che quel parlamentare liberal-democratico ha un debole per le minigonne e i tacchi alti: lo rendono allegro. Possibile che alla venticinquenne Katia avessero pure spiegato che Mike Hancock, in quanto membro della commissione Difesa della Camera dei Comuni, consulta dati sensibili sugli armamenti e le forze militari britanniche e la cosa è di serio interesse per Mosca.
Così, uno più uno, Katia ha fatto da par suo. Bingo e scandalo.
È un copione classico, o quasi, con la bella 007 e l’arrapato uomo politico sessantenne che le corre dietro. Solo che questa volta il colpo è grosso. Mosca non era mai riuscita a piazzare uno (o una) dei suoi nel cuore di Westminster. Dentro ai Comuni.
In un ufficio dove transitano carte di un certo peso. Negli anni Sessanta e Settanta il Kgb le aveva tentate tutte per agganciare qualche illustre rappresentante del popolo britannico. Ma con risultati non brillantissimi: Westminster restava un territorio inviolato.
La medaglia al valore se l’è invece conquistata sul campo Katia Zatuliveter, bionda ed elegante, perché lei sì, con le dovute maniere e arti, è entrata nel Palazzo. Col suo pass superava i controlli, circolava nei corridoi e negli uffici, consentiva di ammirare le sue lunghe gambe, stava appiccicata, persino nei pranzi al ristorante dei deputati con terrazza sul Tamigi, a quel Mike che l’aveva voluta con sé, collaboratrice e segretaria. Ora l’intelligence di Londra, l’MI5, l’ha arrestata e l’accusa di essere una spia dell’Svr erede del Kgb, la vuole rispedire in patria.
Però, Katia è un’eroina. Per Mosca e il servizio segreto di Putin, s’intende. Pare, lo scrive il Sunday Ti
mes, che Mike Hancock l’avesse notata a Strasburgo nella sede del Consiglio d’Europa. Forse, lei era apposta lì.
Oltre che sensibile al fascino delle donne, lo stesso parlamentare dei liberal-democratici, ha spiccati interessi (di studio) per l’ex regime comunista. Anzi, i colleghi del Consiglio d’Europa lo descrivono come un convintissimo sostenitore delle relazioni preferenziali con Mosca. Sarebbe stata, dunque, un’attrazione fatale. Katia è graziosa e intelligente, veste con gusto, sa fare colpo. Ed è, appunto, russa. Così, Mike Hancock, affascinato, le avrebbe proposto di seguirlo a Londra. E lei non si sarebbe lasciata sfuggire l’occasione.
È una storia ancora da chiarire ma ci sono alcuni particolari curiosi.
Di recente Mike Hancock si era rivolto al governo per avere dettagli sugli armamenti nucleari e sulla loro dislocazione. Mike Hancock è in buona fede: lo giura chiunque. Ma sulla circostanza che la segretaria e collaboratrice Katia, in minigonna e tacchi alti, lo abbia con le parole adeguate spinto a quelle interrogazioni sono in tanti a scommettere.
La venticinquenne Zatuliveter è stata fermata qualche settimana fa. Era andata a Mosca, poi al rientro all’aeroporto di Gatwick la sicurezza l’ha bloccata e arrestata. Londra è convinta di avere scoperto la talpa infiltrata a Westminster. Può essere l’inizio di una battaglia fra 007. L’intelligence di Sua maestà ritiene che lavorino nel Regno Unito una trentina di agenti russi con copertura diplomatica. E sospetta, pericolo ben più grave, che di Katia ne esistano tante altre.
Fabio Cavalera