Isa Bozzi, Corriere della Sera 29/11/2010, 29 novembre 2010
«Come posso spiegarti, mia gioia, mia felicità celeste, quanto sono completamente tuo, con tutti i miei ricordi, i miei poemi, i miei impulsi e i miei tremori intimi? O spiegare che non posso richiamare alla mente il più piccolo accidente senza rimpiangere, un così doloroso rimpianto, che non l’abbiamo attraversato insieme?» (da una delle 300 lettere d’amore scritte da Vladimir Nabokov alla moglie Vera Evseevna Slonim)
«Come posso spiegarti, mia gioia, mia felicità celeste, quanto sono completamente tuo, con tutti i miei ricordi, i miei poemi, i miei impulsi e i miei tremori intimi? O spiegare che non posso richiamare alla mente il più piccolo accidente senza rimpiangere, un così doloroso rimpianto, che non l’abbiamo attraversato insieme?» (da una delle 300 lettere d’amore scritte da Vladimir Nabokov alla moglie Vera Evseevna Slonim).