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 2010  dicembre 04 Sabato calendario

CASA DA 13 EURO AL MESE, L’AFFITTOPOLI DEI LUCARELLI


Mamma Lucarelli ha nutrito due figli, l’attaccante del Napoli Cristiano e il difensore del Parma, Alessandro. Loro sono divenuti milionari, benché siano dichiaratamente comunisti, ma la mamma versa ufficialmente in condizioni tali da dover vivere in una casa popolare dove paga un affitto da 13 euro al mese.
Con un patrimonio immobiliar edi tutto rispetto, sebbene sia intestato al marito e ai figli, la signoraF ranca Bussotti abita nel quartiere livornese di Shangai. Non è una bellazona, ma almeno le spese sono abbordabili. Peccato che, entro la prossima settimana, dovràt raslocare. L’appartamentino è stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza perché la madredei Lucarelli non avrebbe più requisiti per godere dei benefici riservatiai meno abbienti. Dagli accertamenti svolti dagli investigatorid elle Fiamme Gialle - che hanno posto i sigilli alla porta della modesta abitazione livornese -pare che viva con il marito in un’altra abitazione e che percepisca un reddito ben più alto di quello che ha dichiarato, lavorando nel centro estetico della nuora.
SEPARATI IN CASA
Potrebbe essere uno dei tanti casi in cui un matrimonio si scioglie formalmente davanti al tribunale, con una richiesta di separazione consensuale, soltanto allo scopo di far risultare uno dei due coniugi nullatenente e consentirgli così di accedere alle liste d’attesa per l’edilizia popolare.
Per questo il nome di Cristiano Lucarelli risulta nell’elenco degli indagati, insieme a quello del padre, Maurizio. Fra l’altro, la posizione di Alessandro pare aggravata dal fatto che avrebbe utilizzato come sede legale di una sua società immobiliare proprio l’abitazione della madre.
Eppure, a quanto risulta al catasto, i maschi della famiglia hanno disponibilità immobiliari ch econsentirebbero loro di ospitare tutta la parentela e non solo di primo grado. A nome di Maurizio, il padre di famiglia, risultano intestate diverse proprietà, un’unità da 2,5 vani nel comune di Collesalvetti, più alcuni terreni agricoli, alcuni in comproprietà con altri, a cui si aggiungono ancora 4,5 e 5,5 vani nel comune di Livorno. Logicamente, potrebbe vergognarsi a dover tornare a casa in un abituro da poveracci. Tanto più che i figlis ono famosi e hanno fatto davvero fortuna.
Alessandro possiede una casa ,da cinque vani più garage, a Livorno. Invece Cristiano, nella stessa città portuale, è proprietario di una villa di ben 15 vani, provvista di due box. L’ha acquistata ne lgiugno del 2005, quando era capocannoniere della serie A, con la maglia amaranto del Livorno e il ritratto di Che Guevara come giusta cuore. Pochi mesi dopo la transazione, in ottobre, aveva incontrato la figlia del rivoluzionario argentino,A linda Guevara, a porte chiuse nella sala delle cerimonie del Comune di Livorno, presente il sindaco Alessandro Cosimi. Assenti i cronisti, non è dato saper ese abbiano inneggiato alla lotta diclasse o alla dittatura del proletariato. Di certo, il gruppo Lucarelli e il gruppo Lucarelli Angioli svolgonoun’intensa attività capitalistica. È noto che sono soci di Unicoop ImpresaSrl, che opera nel porto di Livorno. Quel che invece si nota soltanto spulciando i loro bilanci è che è praticamente l’unica azienda florida di cui sono azionisti, avendo chiuso il primo semestre 2009 con 4.229 euro di utile. Pochini ,ma sempre di più dei 1.030euro, relativi allo stesso periodo, della Armando Picchi Calcio srl. Nel piccolo impero rosso compare anche la Lucarelli Communicationsrl, attiva nella produzione di libri, periodici ed altre attività editoriali: un’avventura da dimenticare,q uella del Corriere di Livorno, fondato nel 2007 e chiuso meno di un mese fa.

L’IMPERO ROSSO
Oltre a un’impresa inattiva, la Alisia srl, i Lucarelli hanno partecipazioni anche nella Alimat Comunicazionee Immagine srl, che si occupa di costruzione di edific iresidenziali e non residenziali, e nella Lucamat srl la cui ragione sociale riporta compravendita di beni immobili effettuata su beni propri.
È vero che quest’ultima ha riportatoperdite per 421.164 euro alla fine del 2008. Ma un tetto per la mamma si poteva comunque trovare. Anzi, si doveva.