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 2010  dicembre 06 Lunedì calendario

Domande e risposte: Gli animali sono assassini? - L’attacco mortale di uno squalo a una turista nel Mar Rosso fa tornare la paura

Domande e risposte: Gli animali sono assassini? - L’attacco mortale di uno squalo a una turista nel Mar Rosso fa tornare la paura. Quando gli animali diventano pericolosi per l’uomo? Nessun animale aggredisce l’uomo per ucciderlo senza motivo, ma lo affronta per paura di essere attaccato. Tutti gli animali selvatici, dall’orso al leone, squalo compreso, se possono evitano l’uomo: ne hanno timore e lo aggrediscono solo se costretti. La parola d’ordine, quindi, è rispetto e attenzione nei confronti degli animali non «domestici». Quali sono i più pericolosi? Non esistono specie più pericolose di altre: anche un cane può uccidere un uomo, mentre un orso, abituato a frequentare i paesi intorno al Parco nazionale d’Abruzzo, preferisce i pollai agli abitanti. Nel caso degli orsi, almeno in Italia, non sono documentate aggressioni negli ultimi 150 anni. Uno studio scandinavo riporta che in Svezia la penultima vittima risale a più un centinaio di anni fa: era un cacciatore di orsi, attaccato da un animale ferito, mentre l’ultima è del 2004: anche in questo caso, però, si trattava di un cacciatore. Come comportarsi durante un «faccia a faccia» con un animale selvatico e potenzialmente pericoloso? Quello che suggeriscono tutti gli etologi e gli esperti è la calma e la perfetta immobilità, che comunque presuppone un sangue freddo non comune. Walter Bonatti, famoso alpinista ed esploratore, ha raccontato in una recente intervista radiofonica che in Africa, durante la carica di un gruppo di elefanti, rimase immobile: si inginocchiò e gli animali passarono intorno a lui senza travolgerlo. Di sicuro mettersi a urlare e gridare è la reazione che stimola di più l’aggressività negli animali. In Italia sta crescendo il numero dei lupi sulle Alpi e sugli Appennini. Sono un rischio per l’uomo? Un esperto di lupi, Willy Reggioni, capo del progetto Life per la salvaguardia del lupo, ha spiegato: «E’ più facile che io venga investito da un Tir che venga aggredito da un lupo». Gli animali selvatici «nostrani», infatti, sono molto più schivi di quelli esotici: se sentono l’avvicinarsi dell’uomo nei boschi, fuggono, cercando di nascondere le loro tracce. Possono diventare aggressivi solo se sono coinvolti i loro cuccioli. Di solito è più pericolosa una femmina con i piccoli che un maschio. Quando il mare diventa un pericolo per la presenza degli squali? Raramente, secondo il Medsaf, che è uno dei grandi archivi sugli attacchi di squalo nel Mediterraneo insieme con l’International Shark Attack File (Isaf). Basandosi sui casi accertati, soltanto cinque o sei specie di squali devono essere considerate a rischio per gli esseri umani: in primo piano ci sono il grande squalo bianco, lo squalo tigre e lo squalo Leucas o Zambesi. Il numero di attacchi all’uomo è comunque molto basso: 50 o 60 all’anno in tutto il mondo e, spesso, si tratta di ferimenti e non di incidenti mortali. Da gennaio a oggi, invece, l’uomo ha ucciso milioni di esemplari di squali, spesso soltanto per il «finning», una tecnica di pesca che prevede il prelievo delle pinne, lasciando la carcassa dell’animale in balia del mare. E quando gli animali sono nei circhi, e quindi sono abituati all’uomo, perché si ribellano ai domatori? E’ il classico caso di una «ribellione» degli animali a una vita di segregazione. L’ultimo episodio in Ucraina e il video fece il giro del mondo: durante uno spettacolo circense un domatore fu attaccato da una coppia di leoni e con gli idranti gli animali furono allontanati. Le associazioni animaliste da anni si battono perché gli animali non siano più oggetto di maltrattamenti e segregazioni nei circhi. Il torero rischia la vita nella Corrida. Cosa istiga il toro al combattimento con l’uomo? Non è il colore rosso, ma l’agitarsi della «mantilla» a istigare il toro, con le ferite provocate dal picador e dai banderilleros. Il toro, ferito e sanguinante, viene affrontato dal torero e la fine dell’animale è scontata, ma non senza pericoli per il torero. Quasi tutti i toreros, infatti, sono colpiti dalle corna almeno una volta all’anno. Dei 125 toreri più famosi, 42 sono morti nell’arena, ma più di 3 mila tori muoiono nelle «plazas de toros» in Spagna in un anno. Il rischio sotto casa sono i cani. Perché un cane aggredisce? Vale più o meno la stessa regola: per difendersi. Ma a volte c’è di mezzo la mano dell’uomo. I cani che sono responsabili di aggressioni mortali sono di solito addestrati alla difesa e sono abituati alla guardia del territorio: spesso vivono nei giardini di ville in cui i proprietari hanno timore dei ladri e, per questo, li «educano» ad aggredire estranei. Un movimento «sbagliato», però, può indurli ad attaccare anche una persona di famiglia.