SANDRA RICCIO, La Stampa 6/12/2010, pagina 26, 6 dicembre 2010
I prestiti per studenti: tassi bassi e rimborsi a lungo termine - Le banche guardano sempre di più ai giovani
I prestiti per studenti: tassi bassi e rimborsi a lungo termine - Le banche guardano sempre di più ai giovani. Per conquistare la clientela sotto i trentacinque anni sono nate molte proposte. Le nuove iniziative spaziano dal prestito personale per i beni di consumo, al fido per l’acquisto del pc, dell’auto o di una piccola vacanza. Da qualche anno si sono fatti spazio i prestiti per chi studia e vuole finanziarsi l’università o il master. Lo strumento è quello dei prestiti d’onore: non mancano le offerte anche in assenza di reddito, tenendo come criterio di valutazione il merito accademico. Tra gli istituti più attenti ai giovani studenti c’è Unicredit, che oggi ha circa il 20% della quota di mercato complessiva sul target tra i 18 e i 30 anni, che sale al 25% se si considerano solo gli universitari. Quattro anni fa ha attivato Unicredit ad Honorem, il prestito dedicato a studenti. Si tratta di uno strumento che in pratica ripercorre un po’ le linee del Bafög tedesco o dello Student loan inglese, finanziamenti elargiti dalle istituzioni pubbliche di Germania e Gran Bretagna per sostenere lo studio dei giovani universitari. I tassi sono molto concorrenziali e l’ammontare viene ripagato a rate soltanto a studi completati: una volta che lo studente si è inserito nel mondo del lavoro. È lo stesso principio seguito da Unicredit ad Honorem che, a chi vuole finanziarsi gli studi, offre fino a 25 mila euro da ripagare nei 15 anni successivi al completamento degli studi. I tassi sono decisamente contenuti e oggi sono poco sopra al 2% (2,015% per il variabile e 2,676% per il fisso). Il credito viene ripagato conclusi gli studi, c’è però anche la possibilità di posticipare le rate di altri due anni. Sono previsti infatti due «anni di grazia», in pratica il tempo medio richiesto nel nostro Paese per entrare a tutti gli effetti nel mondo del lavoro. Gli interessi applicati da Unicredit ad Honorem sono bassi perché il finanziamento in realtà è in convenzione con le Università che hanno aderito al progetto. Le condizioni di importo concedibile, la durata del finanziamento e l’eventuale durata del «periodo di grazia» vengono stabilite da singole convenzioni tra banca e ateneo. Tra le università che hanno aderito ci sono quelle piemontesi gestite da Corep, l’Università di Bologna, l’Università di Bari, quella di Verona e il Collegio di Milano. «I giovani rappresentano una risorsa fondamentale per lo sviluppo della banca nel medio e dove la gente ha investito di più. Tra le maxicategorie, gli obbligazionari pesano per il 41,7%, gli azionari per il 21,8%, i fondi di liquidità per il 14,9%, i flessibili per il 14,1%, i bilanciati per il 4,6% (gli hedge pesano per il 2,9% ma non esiste il dato dell’indice Fideuram relativo). Dagli indici Fideuram sui fondi aperti (al 23/11/2010) si ricavano le performance delle categorie. Sempre in generale, gli obbligazionari hanno dato a un anno il + 1,56%, gli azionari il + 9,91%, i fondi di liquidità il – 0,09%, i flessibili il + 1,82%, i bilanciati il +3,36%. Già dallo sguardo d’assieme si capisce che tra fondi in bond e monetari il 56,6% dei “fondisti” è andato tra il guadagnare l’1,5% e l’aver messo i soldi sotto il materasso. Mentre solo un quinto di tutti i fondisti, quelli investiti in azioni, ha mediamente ottenuto quasi il 10%. Per essere più precisi siamo scesi più in dettaglio, prendendo una decina di categorie singole, molto più precise. Le prime, le vincenti, sono quattro azionarie e una obbligazionaria: Paesi emergenti, + 20,48% (4,1%), Pacifico + 18,92% (2,3%), America +15,92% (3,4%), lungo termine - spiegano da Unicredit -. La nostra attenzione alle specifiche esigenze di finanziamento di questo segmento di clientela ci ha permesso di sviluppare prodotti ad hoc». Per chi sta progettando il proprio futuro c’è poi anche CreditExpress Master sempre proposto da Unicredit. Offre fino a 15 mila euro a un tasso fisso del 7,90%, con una durata fino a 96 mesi (compreso un periodo fino a 36 mesi in cui si possono rimborsare soltanto gli interessi). IntesaSanPaolo ha invece predisposto una linea di prestiti personali per i giovani: Presito Giovani finanzia fino a 30 mila euro a tasso fisso per una durata che arriva fino a 74 mesi. In questo particolare settore si è fatta avanti anche Poste Italiane con il prestito BancoPosta studi realizzato in collaborazione con Deutsche Bank. Anche in questo caso si tratta di un prestito personale rivolto alle famiglie che vogliono sostenere gli studi dei propri figli. L’importo massimo erogabile è di 5 mila euro per nucleo famigliare con un Taeg massimo del 7,15% e una durata fino a 12 mesi. Può essere richiesto dai correntisti BancoPosta per se stessi o per i propri figli. In entrambi i casi è necessario essere iscritti alla scuola primaria o secondaria, all’Università oppure a corsi professionali o di specializzazione. Azionari Paese + 13,84% (1,1%) e Obbligazionari azionari area dollaro-governativi Usa + 13,85% (0,4%). Le 5 famiglie con le peggiori performance sono due Azionarie, due Obbligazionarie e la categoria dei fondi Liquidità in euro: Azionari Italia – 5,26% (1,1%), Azionari Area Euro +0,16% (1%), Obbligazionari governativi Euro di breve termine + 0,24% (10,6%), Obbligazionari governativi Euro medio-lungo termine + 1,78% (7,8%) e fondi Liquidità area Euro -0,11% (14,7%). Raggruppando i dati, i fondisti che si sono esposti al rischio dei mercati emergenti e alla volatilità valutaria del cambio euro-dollaro si sono piazzati nelle prime cinque piazze della classifica delle performance: in termini di patrimonio, cioè di popolarità reale tra gli investitori, le 5 categorie più redditizie nel 2010 hanno però una quota sul sistema pari solo all’11,3% (11,3 euro su cento investiti sono quindi finiti molto bene). All’opposto, le 5 famiglie peggiori per risultati gestionali pesano per oltre un terzo del patrimonio del sistema, il 34,5% (34,5 euro su 100 investiti sono finiti male).