[WEI GU], La Stampa 4/12/2010, pagina 31, 4 dicembre 2010
Pechino troppo indecisa nel curare l’inflazione e così i prezzi corrono - Pechino vuole irrigidire la politica monetaria per renderla più «prudente»
Pechino troppo indecisa nel curare l’inflazione e così i prezzi corrono - Pechino vuole irrigidire la politica monetaria per renderla più «prudente». Allo stesso tempo, però, promette di aumentare la spesa pubblica. Queste finalità contraddittorie potrebbero compromettere la capacità del partito di governo di contenere l’inflazione, mentre l’aumento dei tassi di interesse potrebbe spingere lo yuan al rialzo. La Cina ha probabilmente bisogno di una politica più rigorosa per contenere l’inflazione dei prezzi al consumo, che con il 4,4% ha toccato il massimo degli ultimi 25 mesi. In realtà, la nuova politica monetaria è solo leggermente meno aperta di prima, mentre l’obiettivo di crescita monetaria per il 2011 appare ancora piuttosto espansionistico. Secondo un consulente della banca centrale, si prevede una crescita dei nuovi prestiti pari a 1000 miliardi di dollari. È un valore del 7% inferiore alla crescita registrata quest’anno, ma segnerà comunque il terzo incremento annuo di sempre. Allo stesso tempo, la politica fiscale espansionistica della Cina richiede un’offerta di denaro più abbondante. Pechino sta valutando investimenti per 1500 miliardi di dollari da effettuare in cinque anni in settori come quello delle energie alternative. Prevede inoltre di avviare nuovi progetti di edilizia pubblica. Ipotizzando un aumento degli stanziamenti del 10%, la spesa pubblica crescerà di 130 miliardi nel 2011. Fortunatamente, le politiche del governo cinese sono tutt’altro che immutabili. Per ottenere risultati, tuttavia, la Cina dovrà prepararsi a pagare il prezzo della prudenza. E non è ancora chiaro se sia effettivamente disposta a farlo. Il partito comunista vuole varare politiche che promuovano un abbassamento dell’inflazione, stimolino un buon livello di crescita sana e pongano i presupposti per un tasso di cambio stabile. Il conseguimento di tutti questi obiettivi insieme sembra una missione altamente ambiziosa, al limite dell’impossibile. Se Pechino non sarà disposta a sacrificare la crescita o a lasciare che lo yuan si rafforzi, il rischio è che debba accettare un’inflazione più alta.