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 2010  dicembre 04 Sabato calendario

L’americano ritorna a spendere - Gli americani tornano alla loro passione di sempre: lo shopping

L’americano ritorna a spendere - Gli americani tornano alla loro passione di sempre: lo shopping. Anche se in forme meno ossessive di un tempo. La loro fiducia è risalita: si riaprono i portafogli, le spese natalizie crescono, i suv sono i preferiti se si compra un’automobile. Però si acquista meno con carta di credito: la crisi finanziaria ha lasciato il segno. Consumatori impenitenti Non c’è niente da fare: con i consumatori americani bisogna sempre fare i conti. Essi, nonostante l’incremento esponenziale dei colleghi cinesi e indiani, rappresentano la fetta più grande dello shopping globale: il 66% del pil rispetto al 40% della Cina, al 57% della Germania e al 36% del Giappone. Un vero tesoretto per i colossi dell’export come Germania e Cina. Non si può negare che negli ultimi due anni le famiglie abbiano tirato la cinghia oltreoceano: ma soltanto per necessità. Non appena le condizioni lo permettono, si ritorna a spendere. Così il Black Friday, il cosiddetto venerdì nero dei grandi saldi che una settimana fa ha dato inizio agli acquisti natalizi, ha registrato un incremento delle spese anche via internet: +16% su base annua a 1,1 miliardi di dollari (0,8 mld euro). Una cifra record per lo shopping online in questo periodo. Le previsioni dicono che le spese natalizie aumenteranno complessivamente del 2,3%. C’è spazio per un po’ di ottimismo. Dal credito ai contanti C’è però il rovescio della medaglia: l’americano adesso spende con prudenza. Non ci si può più indebitare fino al collo. Le banche, del resto, puniscono chi ha sgarrato e non ha rimborsato le rate del prestito, non concedendo loro la carta di credito. Quest’ultima permette di dimenticare quanto si è speso. Con il contante è un’altra musica: le uscite familiari sono sotto controllo e non superano le entrate. Ecco perché, da settembre 2008 quando scoppiò la crisi finanziaria, il credito al consumo ha subìto una contrazione del 16%. Le società del settore stanno facendo campagne di marketing e offrono sconti alla clientela: ma il senso del risparmio, per ora, sembra prevalere. La grande paura ha lasciato il segno. Gipponi a gonfie vele Chi si illudeva che le abitudini ben radicate degli americani al volante cambiassero, aveva preso lucciole per lanterne. In un paese nel quale il prezzo della benzina è molto più basso che in Europa, viaggiare con un suv rimane conveniente. Ma anche comprarlo, visto che i listini prezzi sono decisamente accattivanti. Anche le utilitarie avranno un futuro, ma i veicoli spaziosi piacciono di più. Così, in presenza di una crescita complessiva del mercato delle quattro ruote a novembre, Ford ha visto le vendite di 4x4 e pick-up balzare del 34% e General motors del 21%. In casa Chrysler il veicolo più popolare resta il pick-up Full Size Dodge Ram. Modelli che coprono ancora metà del mercato dell’auto. Resta da vedere se la tendenza al bello nello shopping sarà o meno duratura. E se, dietro questa ripresa, non si nascondano nuove insidie: i bassi tassi d’interesse invogliano a farsi prestare denaro.