Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 4/12/2010, 4 dicembre 2010
EMMA, 40 MLN NEI TUBI DI VLADIMIR
Non c’è solo l’Eni, il colosso petrolifero italiano, a pensare che il mercato russo sia strategico. Se ne è accorta anche la Marcegaglia spa, la società di famiglia della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, attiva nella produzione dei tubi. Sul piatto, infatti, il gruppo ha messo 40 milioni di euro di investimenti per il nuovissimo stabilimento russo di Vladimir, una città situata 190 km a nordest di Mosca.
L’operazione fa parte di un piano d’investimenti esteri che per il quadriennio 2009-2012 prevede 410 milioni di euro.
Il dettaglio delle cifre emerge dall’ultimo bilancio consolidato della Marfin, la cassaforte di famiglia che, tra le altre, controlla appunto la Marcegaglia spa. Per l’avventura in Russia è stata a suo tempo costituita una società ad hoc, la Marcegaglia Ru (Russia), che ha l’obiettivo di concentrarsi soprattutto sulla produzione di tubi saldati inox. La Marcegaglia Ru, in particolare, è controllata al 100% dalla Mariven, una delle tante società della galassia Marcegaglia che è stata costituita ad hoc nel 2008 in vista dell’investimento russo.
Nel 2012, come si apprende dal sito internet del gruppo Marcegaglia, sono previste vendite di tubi per circa 35 mila tonnellate. Inoltre si prevede di impiegare 130-150 dipendenti.
La Russia, ad ogni buon conto, non è certo l’unica frontiera di interesse della società amministrata dal presidente di Confindustria e dal fratello Antonio Marcegaglia. Tra gli investimenti più ingenti, per esempio, c’è lo stabilimento di Kluczbork, in Polonia, concentrato sulla produzione di tubi saldati. Per questa operazione, come emerge sempre dal bilancio 2009 della Marfin, sono state messe in campo risorse per complessivi 150 milioni di euro. C’è poi la scommessa cinese, a Yangzhou, dove l’obiettivo è quello di focalizzarsi sui tubi saldati al carbonio e inox, sui tubi trafilati e sui condensatori. Un programma ambizioso, che infatti ha richiesto investimenti per 160 milioni di euro.
E in lista compare anche il Brasile (Guruva). Qui il gruppo Marcegaglia è intenzionato a puntare su produzioni simili a quelle della Cina: tubi saldati al carbonio e inox, tubi refrigerazione, condensatori e centro servizi. Il tutto per 60 milioni di euro di investimenti. I documenti contabili della Marfin spiegano che «la logica di questa maggior presenza internazionale è quella di servire i mercati dei nuovi paesi emergenti (Bric ed Est Europa). Gli amministratori non nascondo le loro ambizioni: «Le nuove realtà estere del sottogruppo Marcegaglia spa, sia per dimensione sia per qualità, intendono candidarsi al ruolo di nuovi leader nei rispettivi mercati di riferimenti». Bisogna vedere se questi auspici riusciranno a concretizzarsi.