Il Sole 24 Ore 3/12/2010, 3 dicembre 2010
MONICELLI ANTIRETORICO
Monicelli antiretorico
Gentile direttore, vorrei ricordare anch’io Mario Monicelli. Il grande regista era così antiretorico, così ruvidamente sincero da sfiorare la sgarbatezza. Nella mia città, nel periodo in cui girava le scene del film «Parenti serpenti», si teneva il festival «Sulmonacinema», allora agli albori e ancora di nessuna rilevanza nazionale. Naturalmente gli organizzatori del festival pensarono bene di onorare e premiare l’illustre ospite con l’Ovidio d’oro, simbolo dello stesso festival. Alla cerimonia di consegna della statuina, sul palco del cinema-teatro cittadino, il Maestro si presentò in abito da lavoro e gli scarponi ai piedi. Nel ringraziare, raggelò il pubblico, festoso e felice per la sua presenza, dicendo che attestati del genere solitamente finiscono nel cesso (sic), ma assicurava che questo, che gli appariva ben fatto, non avrebbe fatto la stessa fine.
Marcello Romano
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