Ernesto Assante, il venerdì di repubblica 3/12/2010, 3 dicembre 2010
UN ALGORITMO PER VESTIRCI
Fino a ieri per avere consigli su quale abito indossare, al massimo ci si poteva rivolgere a parenti e amici, o fidarsi ciecamente del proprio istinto, semplicemente guardandosi allo specchio. Oggi, nel googlemondo, si può chiedere aiuto al computer. Il sito ha un nome facile, boutiques.com, ed è l’ennesima emanazione di Google. Non è esattamente un sito di shopping, o meglio, non è solo questo: i vestiti si possono acquistare, in effetti, ma la differenza tra boutiques e gli altri siti di abbigliamento è nel progetto più complesso, che ha alla base il proponimento di aiutare gli eventuali compratori a scegliere il proprio stile, utilizzando un algoritmo in grado di offrire risposte adatte ai gusti di ognuno. Come? Il sito, attraverso una serie di informazioni inserite dall’utente, seleziona, sceglie e offre moltissime soluzioni diverse tra le quali orientarsi. Poi, a seconda delle nostre reazioni di maggiore o minore gradimento, riduce i margini di errore puntando in maniera sempre più specifica su capi d’abbigliamento che dovrebbero corrispondere ai nostri gusti.