Guido Olimpio, Corriere della Sera 02/12/2010, 2 dicembre 2010
LE PASSIONI DI SARKOZY E LA SUA CERCHIA DI «YES MEN»
In quello che ormai è il «romanzo diplomatico» di Wikileaks c’è molto spazio per il presidente francese Sarkozy, il premier turco Erdogan e i mercenari della Blackwater.
Fascino francese
Il vicesegretario di stato americano Mark Pekala descrive così Nicolas Sarkozy al presidente Obama: «Pragmatico, brillante, impaziente, non diplomatico, innovativo, affascinante, visceralmente filo-americano». Elogi accompagnati da timori: «Un presidente autoritario, ipersensibile alle critiche, che si affida troppo a una cerchia di “yes men” che hanno paura di contraddirlo». In una nota si aggiunge che i ministri temono persino di «andare in vacanza». Sarkozy, prosegue la nota, lascia «che le sue passioni private mettano a rischio il suo lavoro».
Il divorzio
Primavera del 2007, finisce il matrimonio tra Sarkozy e Cecilia. Commento americano: «Il recente divorzio solleva interrogativi sulla sua capacità di mantenere l’equilibrio e la capacità di mettere a fuoco. (Sarkozy) Ha parlato della sua dipendenza da Cecilia, «la mia fonte di forza e il mio tallone d’Achille». Gli Usa si interessano anche del matrimonio con Carla Bruni: «Con un grande errore di calcolo nella gestione della sua i mmagi n e , Sarkozy ha strombazzato ai media la sua relazione miliardaria con l’ex top model e attuale première dame, Carla Bruni Tedeschi… I media si sono presi la vendetta raffigurando un Sarkozy volgare, insicuro, adorante della celebrità, concentrato solo su stesso e le luci della ribalta».
Nell’analisi statunitense l’unione Sarkozy-Bruni, in alcune situazioni, garantisce «un enorme vantaggio» per il presidente, vista la grande popolarità dell’ex modella.
Il coniglio
È il 2006, Sarkozy, all’epoca ministro dell’Interno, riceve l’ambasciatore americano Craig Stapleton. E subito dopo chiama il figlio Louis, 9 anni, che sta giocando in un cortile. «Louis è apparso all’ingresso seguito da un cagnolino e con in braccio un grosso coniglio. ( Il bimbo, ndr) per dare la mano all’ambasciatore è costretto a mettere per terra il coniglio e a quel punto il cane inizia a inseguirlo dall’ingresso fino all’ufficio di Sarkozy. La cosa ha creato lo spettacolo indimenticabile di Sarkozy che corre per prendere il cane che corre dietro il coniglio mentre Louis rideva fino alle lacrime».
Affari turchi
Nel dicembre del 2004, l’allora ambasciatore statunitense in Turchia, Eric Edelman, riporta: «Siamo stati informati da due fonti che Erdogan ha otto conti in banche svizzere». Il diplomatico aggiunge che le spiegazioni sulle origini della sua ricchezza non appaiono convincenti. In un altro cablo si sostiene che Erdogan «odia Israele». Ieri, il premier turco ha reagito con veemenza: non ho conti all’estero. «Se voi provate queste accuse – ha affermato rivolgendosi alla stampa – sono pronto a dimettermi. Ma voi fareste lo stesso?».
I pirati
Nel febbraio 2009, la società di sicurezza «Blackwater» cerca di inserirsi nella lotta ai pirati in Somalia e «arma» una nave con mitragliatrici, drone e una trentina di uomini. L’ambasciatore statunitense a Gibuti segnala: «La Blackwater non intende fare prigionieri ma userà, se necessario, una forza letale contro i corsari». La missione non è mai partita, però sulla nave – la McArthur – non sono mancati episodi da altri tempi. Il capitano, secondo una denuncia di uno dei marinai, aveva ordinato che lo «mettessero ai ferri» perché aveva osato rilasciare un’intervista a un quotidiano. Un altro membro dell’equipaggio ha rivelato di aver subito discriminazione razziale da parte dei compagni.
Guido Olimpio