Frammenti, 1 dicembre 2010
Tags : Adriano Galliani
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GALLIANI
ADRIANO"
2010
Risacca, ristorante di pesce della centrale zona Monforte, uno dei punti di ritrovo dei più intimi collaboratori di Berlusconi (l´ad del Milan, Adriano Galliani, ci festeggiò sei anni fa il matrimonio con Malika El Hazzazi).
Fonte: MASSIMO PISA, la Repubblica 25/11/2010
TRA I GRANDI frequentatori del ristorante c’è l’ad del Milan Adriano Galliani, lo stesso che ha l’abitudine di farsi accompagnare dalla scorta di Stato agli incontri con ultras pregiudica-ti. Lui è ospite fisso e artefice della fortuna di Lorenzo Tonetti, ex cameriere nei locali dell’Ippodromo, ora factotum dello stesso Galliani e amico dei padrini del tifo milanese. Che affollano le sale del Giannino, di cui Tonetti è uno dei titolari, pressoché quotidianamente. E con loro, arrivano anche imprenditori calabresi in odore di mafia.
Fonte: Davide Milosa, il Fatto Quotidiano 2/11/2010
[170mila telefonate raccolte durante due anni di indagine (2004-2005), intercettazioni che carabinieri e Procura ] Non manca Adriano Galliani, al quale Bergamo si rivolge per chiedere un non meglio precisato favore, mentre Pairetto si limita a dirgli «facciamo tutti il tifo per lei alla grande», con riferimento alla sua prossima rielezione a presidente di Lega. Conclude una piccola sezione-Roma, con il dire
[..]Galliani e Milan-Juve
(17 maggio 2005) Adriano Galliani telefona al designatore Bergamo: i due parlano della partita tra Milan e Juve
B: «Non mi sono ancora ripreso dall’altra domenica, e questo è stato un trauma che in famiglia ci ha lasciato il segno... Pensavamo tutto fuori che... che quello, guardi...». G: «Anche noi, anche noi, anche noi...». B: «Mi creda ma... non so, se andava proprio male male male male... potevamo pareggiare ma insomma...».
G: «E pareggiando avremmo vinto anche a Lecce perché non avremmo mollato psicologicamente, perché se avessimo pareggiato con la Juve rimanevamo in testa alla classifica e a Lecce avremmo vinto di sicuro...».
Fonte: Fulvio Bufi-Marco Imarisio, Corriere della Sera 15/04/2010
L’inchiesta coinvolge altre 25 persone, in pratica l’intero vertice dell’impero mediatico, Paolo Berlusconi, Fedele Gonfalonieri presidente Fininvest dal 1994 (quando il Cavaliere diventato premier per la prima volta è stato costretto a lasciare la carica), Giancarlo Foscale, ad e vicepresidente Fininvest nonché cugino di Silvio, Adriano Galliani e Giorgio Vanoni, responsabile estero del gruppo. Nomi importanti. Nomi che ritornano, sempre,
Fonte: Claudia Fusani, l’Unità, 9/2/2010
Nel febbraio 1997 Berlusconi viene rinviato a giudizio con l’accusa di falso in bilancio – è la terza volta dal 1994 – insieme con i compari di sempre, quelli che sono con lui dalla prima Edilnord o quasi, cioè Giancarlo Foscale, Carlo Bernasconi, Adriano Galliani e Livio Gironi.
Fonte: Claudia Fusani, l’Unità, 31/1/2010 (sesta puntata)
Per essere autonoma la tivù privata e commerciale deve avere trasmettitori in tutto il paese capaci di ricevere e rilanciare segnali tivù. Per riuscirci, Berlusconi acquista Elettronica Industriale, piccola azienda di Lissone che produce apparati di ricezione e ripetizione. I proprietari si chiamano Adriano Galliani e Italo Riccio. E’ Galliani che in poche settimane acquista bande libere e tivù private già operanti dalla Sicilia alla Valle d’Aosta.
Fonte: articoli di Claudia Fusani in "Il labirinto delle società", l’unità.it
2009
Ha un bel dire Adriano Galliani, ex presidente di Lega e numero due del Milan, che è tutta colpa del fisco, dello Stato rapace che spreme le squadre. Un argomento vecchio e anche sbagliato, come dimostra un recente studio della società di consulenza Ernst & Young.
Fonte: Vittorio Malagutti, L’Espresso, 27 agosto 2009
Tutto regolare in un mondo che nel tempo ha proposto i calzini rossi di Costantino Rozzi, le cravatte gialle di Adriano Galliani, […]
Fonte: ???, La Stampa 9/5/2009
Fabrizio Corona. «Il Milan è una società seria a differenza dell’Inter che ha ottenuto risultati solo nel tempo. Adriano Galliani ogni volta che c’erano delle foto le ritirava e le faceva pagare ai giocatori».
Fonte: Luca Fazzo, il Giornale 03/03/2009
[2007] I compensi al cda guidato da Adriano Galliani sono di 3,05 milioni.
Fonte: Gianni Dragoni, Il sole 24 ore 21/1/2009
2008
Tra i tanti casi spuntati nel centrodestra, il più originale è quello di Mariella Bocciardo, la prima moglie di Paolo Berlusconi. Promotrice a Milano di un ristorante, il «Mangia e ridi», rivelatosi poco redditizio (ma al quale si erano associati personaggi come Adriano Galliani e Paolo Romani), la «ex» è stata aiutata a trasferirsi in Parlamento.
Fonte: Fabio Martini, La Stampa 30/12/2008, pagina 5
Beckam. Adriano Galliani è in estasi: il fatto che sia stato lo Spice boy a forzare la mano, chiedendo asilo politico a Milanello, rappresenta un esplicito riconoscimento della dimensione planetaria del suo club. «Ho ricevuto una serie di telefonate che mi hanno inorgoglito – rivela il braccio destro di Berlusconi ”. […] Però Galliani non ha paura di collezionarle, le figurine: «Io ho paura delle pippe, non dei grandi giocatori. Tanti anni di calcio mi hanno insegnato che è più facile perdere con le pippe che con i grandi giocatori. Non dimentico che un Pallone d’oro come Papin era la riserva di Van Basten».
Fonte: Alberto Costa, Corriere della Sera 23/10/2008
Poi, per cercare di smorzare subito i prevedibili commentacci sui nuovi Globetrotters, Galliani aggiunge: «E non dite che facciamo la raccolta di figurine. Ci si lamenta perché gli stadi sono vuoti ma noi siamo gli unici in controtendenza: per Milan-Samp c´erano 65000 persone. E se riempiamo gli stadi allora i discorsi sulle figurine non tornano, perché le figurine non trascinano la gente allo stadio. Beckham porterà un tifoso in più, piuttosto che uno in meno. Poi in 23 anni di Milan ho imparato che se hai giocatori scarsi è più facile perdere, mentre se hai i campioni è più difficile».
Fonte: Andrea Sorrentino, la Repubblica 23/10/2008
Dalle star della tv Simona Ventura e Michelle Hunziker agli imprenditori Adriano Galliani e Lapo Elkann, dal cantante Eros Ramazzotti ai calciatori Alberto Gilardino, Cristian Vieri e Adriano. Sono un centinaio i vip che dovranno testimoniare al processo per i presunti ricatti a colpi di foto compromettenti che vede imputato il «paparazzo» Fabrizio Corona.
Fonte: Corriere della Sera 11/10/2008
[Ultras] Su di lui girano strane voci, assordante quella che lo vorrebbe regista occulto della curva azzurra ai mondiali coreani del 2002 e ai successivi europei portoghesi del 2004. Oggi Capelli, in attesa di giudizio, è libero. Il braccio destro di Berlusconi, Adriano Galliani, ha vissuto invece sotto scorta per mesi. Nel 2007 si recò in procura, a Monza, per denunciare indebite pressioni in vista di un altro appuntamento chiave, la finale di Champions di Atene, avversario il Liverpool. Biglietti e favori sollecitati da Lombardi e Capelli con la scusa di non sapere: «Per quanto ancora potremo tenere buoni i ragazzi».
Fonte: Malcom Pagani, l’Unità 28/9/2008, pagina 16
2007
Scaramanzia. Adriano Galliani preferisce il giallo e le sue cravatte canarino fanno ormai parte del look da stadio di molti tifosi rossoneri;
Fonte: Simona Marchetti, Corriere della Sera 05 luglio 2007
«Poi c’è stato il primo caso, i 6mila euro pagati per le foto... Le foto di Coco fatte fuori dall’Hollywood... Diciamo che ci sono serate all’Hollywood dove vanno sempre i giocatori, la domenica o il giovedì.. Loro sanno che piazzandosi lì... Io ho tre persone all’Hollywood, baristi, camerieri, e quando ci sono i vip mi chiamano». A finire sotto i flash è ancora lui, Coco. Corona precisa che si tratta di quaranta foto «molto particolari». […] E ricorda quella volta in cui Galliani «aveva ritirato le foto di Coco... su una barca con uno... Le foto le ha fatte l’agenzia Olimpia... L’Olimpia chiamò direttamente Galliani che comprò le foto, e le comprò perché Coco era appena stato comprato dal Milan e non poteva fare figuracce. E le pagarono bene...».
Fonte: Giuseppe Guastella - Biagio Marsiglia, Corriere della Sera 22 e 23/6/2007
A dirla tutta, c’è pure la remota possibilità che lo scudetto a tavolino dell’anno scorso sia cancellato da un’inchiesta della Procura di Milano che ipotizza il falso in bilancio per il presidente nerazzurro (e per l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani).
Fonte: [10] Arianna Ravelli, Corriere della Sera 19/1 2007
Era il 30 ottobre del ’93 e il pm Maria Cordova che indagava sulle frequenze televisive e le tangenti al ministero delle Poste, chiese l’arresto di Gianni Letta, vicepresidente Fininvest, Adriano Galliani, presidente della Rti, e di Carlo De Benedetti. Augusta Iannini si astenne dal valutare le posizioni di Letta e Galliani, perché “Gianni Letta era amico di famiglia”, mentre firmò l’arresto di De Benedetti.
Fonte: Guido Ruotolo, “La Stampa” 26/1/2007
2006
Non voleva andarsene Adriano Galliani: «Sono stato, credo, un ottimo presidente della Lega Calcio e non mi dimetto, perché in Italia le dimissioni sono un’ammissione di colpa e io colpe non ne ho».
Fonte: Corriere della Sera 18/09/2006, pag.1-9 Gian Antonio Stella
Daniela Rosati, ex di Adriano Galliani, passata in Rai in coincidenza con la separazione, conduce ’’Benessere’’.
Fonte: scherzerai.splinder.com (seguivano 253 commenti). Notizia del 7/9/2006
Ecco il dispositivo della sentenza della Corte Federale, presieduta da Piero Sandulli, e composta da Salvatore Catalano, Mario Sanino, Mario Serio e Silvio Traversa:
[…]5) Determina la sanzione a carico di Adriano Galliani in 9 mesi di inibizione
Fonte: 29 luglio 2006 SCH. 125920
[Moggi] «Vorrei dedicare un pensierino anche a Galliani e Confalonieri. Confalonieri dice che il Milan è vittima da 15 anni del "regime di Moggi". Stimo Confalonieri per il lavoro che fa. Dovrebbe parlare soltanto di quello e non di cose che non conosce. Se viene a parlarmi di regime - proprio lui, poi - devo ricordargli che il presidente della Lega si chiamava Adriano Galliani. Nome che a Confalonieri non dovrebbe essere sconosciuto. Come non dovrebbe dimenticare che Galliani si dava da fare per sistemare un suo protetto finanche al vertice della Commissione arbitri di serie C. Per non parlare dei diritti televisivi». Parliamone invece. Per i non addetti, non regge la sua difesa che più o meno suona così: «Il mio concorrente aveva tra le mani quello straordinario strumento di persuasione e business che è la televisione e noi da Torino dovevamo arrangiarci in qualche modo per non essere spazzati via». Ora però, la Juve non ha mai avuto problemi di diritti tv, e allora? «E allora non avete capito niente. Dovete guardare non alla Juve, ma alle piccole squadre che tirano avanti con i denti e hanno bisogno del denaro della televisione. E quel denaro non lo distribuivo io, lo distribuiva il mio concorrente. Volete una prova? Guardate quel che succedeva in Lega per la nomina del presidente. Diatribe che duravano mesi e poi, d´improvviso, puff: Galliani presidente. Dov´erano più le polemiche? Spazzate via dalla distribuzione dei diritti televisivi. Chi era il più forte allora? Moggi o Galliani? E perché si parla sempre di Moggi e mai di Galliani? Fatemi capire». […] Guardate il mio rapporto con Galliani. Ora dicono che eravamo pappa e ciccia. In realtà lui mi guardava dal buco della serratura e io dalla finestra socchiusa. Il fatto è che io dovevo soltanto proteggere un grande gruppo e una grande società dalle porcate. Questa era la mia preoccupazione costante, oltre a fare grande la squadra».
Fonte: La Repubblica 17/07/2006, pag.1-22 Carlo Bonini - Giuseppe D’Avanzo
Venerdì sera sono arrivate le sentenze della Corte d’appello federale (che nonostante il nome costituisce il primo grado di giudizio) sulla cosidetta ”calciopoli”: un anno di inibizione per l’ex presidente della Lega e vicepresidente del Milan Adriano Galliani,
Fonte: Corriere della Sera 15/7/2006
E´ il 1° settembre 2004: Giraudo racconta a Moggi una confidenza che gli ha appena fatto il vicepresidente del Milan, Adriano Galliani, su presunte pressioni di Previti (laziale sfegatato), per "aiutare" il presidente della Lazio Lotito, indebitatissimo col fisco: «Adriano dice che lui ha litigato con Cesare Previti, perché l´ha chiamato Cesare Previti per dargli una mano a Lotito. Cesare Previti gli ha detto: "Guarda che lo vuole Berlusconi". Allora Adriano gli ha detto: "Allora fammelo dire da Berlusconi, perché se Berlusconi vuole che io dia dei soldi a Lotito, siccome mi sente sempre, non ho problemi, ma siccome non me l´ha mai detto... ».
Fonte: Marco Travaglio, La Repubblica, 05/05/2006
Adriano Galliani prima si concedeva molto volentieri alla Gazzetta dello Sport in esclusiva, ora che il giornale rosa lo ha bastonato in qualche circostanza, preferisce il Corriere dello Sport.
Fonte: L’espresso 23/03/2006, Emilio Marrese
2005
[Mausoleo a Villa Certosa] Intorno al sepolcro, due dozzine di loculi destinati al resto della famiglia arcoriana, compresi Dell’Utri, Confalonieri, Emilio Fede, Gianni Letta e Adriano Galliani.
Fonte: Vanity Fair 22/12/2005, pag.248 Pino Corrias
2004
Talent Scout. Quando Shevchenko sbarca a Milano fingendo di venire da studente, nel giugno ”99, è circondato dalla curiosità di molti. Non di quella del direttore generale Ariedo Braida che, con Rezo Choconelidze, l’uomo dell’Est del Milan, ha solo certezze sul suo conto. Ma quando Braida convince Adriano Galliani ad andarlo a vedere, Shevchenko gioca malissimo e l’amministratore delegato del Milan si prende pure la febbre (per via del freddo, non della delusione).
Alessandra Bocci, ”La Gazzetta dello Sport” 14/12/2004
2003
«Galliani? Ma ai miei tempi era una specie di accompagnatore del Milan, ne ha fatta di strada...». [Aldo Biscardi]
Fonte: Aldo Grasso Corriere della Sera, 07/09/2003
2000
Galliani Adriano. Presidente di Rti. Durante le partite del Milan pretende che suo figlio Gianluca sieda sempre alla sua sinistra.
Fonte: Panorama, deve essere della primavera 2000. Sono frammenti tratti da un libro di Fede di cui non ricordo il titolo (GdA)
1999
Daniela Rosati. La prima nel 1982, la seconda nel 1993 con Adriano Galliani. «Quando l’ho conosciuto mi era antipatico. Per mesi ci siamo dati del lei e gli ho detto sì dopo 7 anni. Ci siamo separati, ma gli voglio un mondo di bene.
Fonte: Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.266 23/11/1999
1997
«Sono appassionato di basket, conosco a memoria il manuale della Nba. Credo che qualcosa, non tutto, sia applicabile al calcio.
Fonte: Enrico Maida, Corriere dello Sport, 01/03/1997