FRAMMENTI, 1 dicembre 2010
Tags : Matteo Garrone
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GARRONE
MATTEO"
[Intervita a Denzel Washington]. Lavorerebbe con autori come Matteo Garrone e Paolo Sorrentino? «Mi piacerebbe molto, sul serio. Dica di spedirmi le loro sceneggiature. Le aspetto».
Fonte: ARIANNA FINOS, la Repubblica 22/10/2010.
[Cinema]. Abbiamo bisogno di contenuti e si pensa invece agli autori. Ma gli autori, quelli veri, alla fine sono pochi. Qualche genio prestato al cinema come Fellini, Matteo Garrone […].
Fonte: Alessandra Mammì, L’espresso 22/7/2010.
Vitaliano Trevisan […] Ha appena finito di demolire, in serie, Roberto Saviano, Matteo Garrone, Toni Servillo […]. Cinquant’anni,scrittore,dram¬maturgo, attore per il cinema ( Primo amore di Matteo Garrone, tra gli altri) […]. Spietato con Matteo Garrone e Toni Servillo, con i quali ha pure lavorato... «E sono state esperienze complicate. Se io presto un’opera mi aspetto di essere pagato, soprattutto se si tratta di lavori svolti su commissione. Invece, c’è una zona grigia di non detto per cui intanto lavori, poi si vedrà. E quando vai a vedere scopri che il compenso è un optional.
Fonte: Maurizio Caverzan, il Giornale 15/7/2010, pagina 24.
Anche nel caso del film "Gomorra" di Matteo Garrone c’è stata l’accusa di tradimento, di vilipendio alla nazione. Il film nasce per essere diverso dal libro. E’ uno sguardo totalmente antropologico, osserva il livello zero della realtà campana. E’ molto diverso dal libro, ma non ne tradisce lo spirito: sono complemnetari. E’ un film che racconta la realtà senza deformarla. Il territorio è fotografato come nessuno aveva mai fatto nel cinema italiano […] Un’esperienza lisergica è stato vederlo nel cinema di Stoccolma accanto alla sede dell’Accademia dei Nobel. Faceva un freddo cane. Ero insieme a Salman Rushdie e in sala c’erano centinaia di svedesi che si sorbivano il dialetto casalese o napoletano senza mai distrarsi, catturati dalle scene di Garrone.
Fonte: Roberto Saviano, L’espresso, 22 ottobre 2009, pag. 42.
Per Fabrizio un libro sul carcere in arrivo, un film su di lui in programma col regista di Gomorra Matteo Garrone (lo interpreterà Kim Rossi Stuar) […].
Fonte: Novella 2000, n. 30, 23/07/2009, pp. 84-87.
2009
[Marco Risi:] «[…] Matteo Garrone ha dovuto fare la sua strada tra mille difficoltà compreso il finanziamento pubblico negato […]».
Fonte: Francesco Cevasco, Corriere della Sera 21/07/2009.
Fabrizio Corona festeggia a cena con il produttore Pietro Valsecchi, il regista Matteo Garrone e la compagna Belen, il suo debutto da attore […].
Fonte: Gabriele Parpiglia, Chi, 22 luglio 2009.
[Cxorona:] «Il progetto che ho con Matteo Garrone va avanti. Faremo un film sulla mia vita. Matteo si lamenta perché dice che sono troppo sovraesposto. Ho deciso che sparirò dalla scena per sei mesi», afferma poco convinto.
Fonte: Gabriele Parpiglia, Chi, 29 aprile 2009.
2008
Con più di 10 milioni di euro di incassi, un discreto successo anche all’estero e il Gran Prix della giuria vinto a Cannes, il fenomeno cinematografico italiano dell’anno è Gomorra di Matteo Garrone […] Del film di Matteo Garrone Saviano ha detto: «Vedere il proprio libro sul grande schermo è come vedere la propria ragazza in mano a un altro. Garrone ha rappresentato quello che ho scritto nel miglior modo possibile. Nessuna storia è inventata, parte dei dialoghi sono presi da intercettazioni o da deposizioni in tribunale […].
Fonte: Annuario Panorama 2008.
Ci mancava solo il paroliere latitante. Decisamente Gomorra, il film di Matteo Garrone tratto dal romanzo di Roberto Saviano, campione di incassi e di polemiche, candidato italiano all’Oscar per il migliore film straniero, non si fa mancare nulla.
Fonte: Il paroliere di Gomorra è camorrista di Alberto Mattioli, La Stampa, 24/11/2008, pagg. 1- 37.
[Maria Nazionale] Nel 2008 ha esordito come attrice nel film Gomorra di Matteo Garrone (2008) dove interpreta la madre di uno scissionista: «[…] Garrone mi ha chiesto un incontro per una parte, senza nemmeno fare il provino. Non mi sentivo all’altezza per quest’esordio ma lui mi ha coccolato dicendo che ce l’avremmo fatta, tant’è che non mi ha mai mostrato il copione, chiedendomi di recitare d’istinto. Durante i ciak non stavo bene con me stessa, perché giravamo dove accadeva dal vivo quanto scritto nel libro. Sul set c’era tensione, specie quando venivamo ospitati nelle case dei residenti di Scampìa. Ma anche allora Matteo è stato perfetto, spiegando che non voleva giudicarli. Ancora oggi non mi capacito della sua resistenza per una tale prova fisica e mentale».
Fonte: Giorgio Dell’Arti Massimo Parrini, Catalogo dei Viventi 2009, Marsilio 2008.
[Intervista a Saviano]. Che differenze ci sono tra romanzo e film? «Rispetto al romanzo il film racconta l’aspetto antropologico, le stanze, gli odori, i massacri. una apocalisse. Nella Gomorra di Garrone non c’è l’ossessione del business come nel libro. C’è il vivere in guerra, una guerra a qualche kilometro da Roma.
Fonte: Dagospia maggio 2008; Antonio D’Orrico per il Magazine.
«Formidabile», ha scritto Le Monde di Gomorra, film che il regista Matteo Garrone ha tratto dall’omonimo bestseller di Roberto Saviano. […] Per realizzare il film, Saviano e Garrone (40 anni a ottobre, già pluripremiato per L’imbalsamatore e Primo amore) hanno lavorato fianco a fianco. Lo scrittore: «Scrivevamo a casa di Matteo, con la scorta che mi accompagnava e mi veniva a riprendere, sotto pressione. Il mio ruolo è stato come quello di un poliziotto, attento al rispetto del testo, il problema più difficile era scegliere, togliere piuttosto che mettere». Garrone: «Gomorra parla della camorra, ma le esperienze che vivono i protagonisti sono proprie di tutto il sud del mondo». [4] E poi: «Non ho pensato alle belle inquadrature o al bel movimento di macchina. La materia del film suggeriva un linguaggio semplice, un po’ come quello dei reportage di guerra, volevo dare allo spettatore la sensazione di trovarsi lì, in quei posti, di sentire quegli odori».
Fonte: APERTURA FOGLIO DEI FOGLI 26 MAGGIO 2008.
Gomorra di Matteo Garrone - dal libro di Saviano - sta spopolando a Cannes, dove lo scrittore che ha preferito non sfilare in passerella è diventato un personaggio. E sta spopolando anche nelle sale italiane: nel weekend ha sbaragliato la concorrenza, incassando più di milione e 800 mila euro. […] la grandezza di Garrone era già evidente nell’ Imbalsamatore e che è una gioia, dopo aver scoperto uno scrittore del valore di Saviano, sapere che c’è un regista della sensibilità, della forza espressiva e della coerenza estetica di Garrone.
Fonte: Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 20/05/2008.
2007
La storia del nano di Termini [Domenico Semeraro, nano imbalsamatore trovato morto] ha ispirato anche il cinema: il regista Matteo Garrone ha diretto nel 2002 il film L’imbalsamatore. L’attore Valerio Foglia Manzillo ha interpretato la parte di Diego, l’alter ego di Semeraro (che nel film si chiamava Profeta, come un famoso serial killer).
Fonte: Marco Ventura, La Stampa 13/8/2007.