Frammenti Vari, 1 dicembre 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE “FRESCO, PAOLO”
Il presidente della Fiat Paolo Fresco ha incassato 220 miliardi di lire grazie alle stock option che aveva ricevuto quando lavorava per la General Electric. la Repubblica” 21/5/2000
Il piano di Umberto Agnelli prevedeva anche la destituzione del presidente Paolo Fresco. «Che cosa può aver spinto Umberto a un passo così clamoroso? Molte cose. Prima di tutto il fatto che con una Fiat che perde 200-300 miliardi di vecchie lire al mese lo spazio per discutere, pensare, ecc., è ridotto al minimo. Occorrevano interventi rapidi. E, certo, faceva un po’ impressione che alla guida della casa torinese, come presidente, ci fosse quello stesso Paolo Fresco che in fondo in questo guaio l’ha cacciata, e senza nemmeno accorgersene, se non quando ormai era troppo tardi» (Giuseppe Turani). (Giuseppe Turani, ìla Repubblicaî 10/12/2002)
Nel 2003 il totale dei compensi dei membri del cda della Rcs Media Group, editore del "Corriere della Sera", è aumentato del 600 per cento, come si legge nel bilancio pubblicato ieri (1/4). Paolo Fresco è il consigliere che prende meno, 4 mila euro al mese. (Sandro Orlando, "l’Unità" 2/4/2004 pagina 15.)
A investire in titoli Fiat furono Paolo Fresco e Paolo Cantarella, quando si trovarono nel tunnel della crisi, a riprova di quanto credessero nei piani di rilancio predisposti. Entrambi lo rivelarono ”coram populo” all’assemblea degli azionisti: Fresco lo fece per un equivalente pari all’intero ammontare dei compensi percepiti dalla data del suo arrivo, nel giugno 1998, alla presidenza in Fiat; Cantarella per la parte variabile del proprio stipendio. Era il 28 febbraio 2002. Il titolo stava scendendo ben al di sotto dei 15 euro, oggi siamo sotto i cinque. Due anni prima, al momento dell’intesa con Gm l’ordinaria Fiat sfiorava quota 35 euro. Cantarella si sarebbe dimesso nel giugno 2002. Fresco sarebbe durato solo un po’ di più. (…)«Vogliamo sapere di che morte morire», disse Fresco al momento della sigla con Gm, mai immaginandosi che si potesse materializzare di lì a poco una situazione tanto negativa. (Aldo Bernacchi)