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 2010  dicembre 01 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "GARELLI

FRANCO"

2010
[Il sesso non è più un tabù]. L´Italia del «si fa ma non si dice» è profondamente cambiata, rincorrendo un po´ a fatica i trend internazionali: questo l´équipe di sociologi coordinata da Marzio Barbagli, Giampiero Dalla Zuanna e Franco Garelli l´aveva previsto.
Fonte: MICHELE SMARGIASSI, la Repubblica 24/2/2010.

2009
«La confessione è fra i primi sacramenti che si ricevono - dice Franco Garelli, preside di Scienze politiche a Torino e docente di sociologia della religione - ed è anche fra i primi a scomparire. Un´ampia fetta di popolo che si dichiara cattolico e si ritiene ancora tale l´ha già abbandonata. Parliamo di quell´80% della popolazione che si dice cattolica ma non è praticante. Persone che continuano ad andare in chiesa saltuariamente, per un battesimo, un matrimonio, un funerale ma che non si avvicina più a un confessionale. "Confessarsi almeno una volta all´anno, a Pasqua", è un invito ormai senza risposta. E giorni prima di Pasqua i sacerdoti si preparano, sono pronti nei confessionali. Io li ho visti, in vana attesa, e mi sono chiesto: che sia scomparso il senso del peccato? Forse è così. Di certo, c´è quella che si può chiamare individualizzazione della fede. Tanti oggi ritengono di potersela vedere con Dio direttamente, e in questa fede fai da te c´è spazio anche per l´auto assoluzione. Il motivo è questo: si pensa al peccato solo verso gli altri e c´è meno l´idea di un peccato verso Dio». L´abbandono del confessionale è provocato anche da sacerdoti che hanno perso un certo carisma. «Perché - si chiedono in tanti - io devo confessarmi davanti a un altro uomo? La confessione - dice il professor Franco Garelli - è stata colpita al cuore da chi, per decenni, l´ha trasformata in un arido racconto di peccati. L´uomo che si inginocchia in un confessionale avrebbe bisogno invece di un sacerdote preparato e capace di capire il mondo di oggi. Un prete che non è lì ad accettare il tuo elenco della spesa ma è in grado di proporsi come una vera e riconosciuta guida spirituale».
Fonte: Jenner Meletti, la Repubblica 19/06/2009.

2008
Condivido l’analisi di Franco Garelli pubblicata mercoledì sulla Stampa a proposito delle polemiche sulla Chiesa milanese. La Chiesa non tema di andare controcorrente, di annunciare il Vangelo della solidarietà e della vicinanza agli ultimi, anche se questo può andare contro il sentimento comune, grossolanamente rilevato dai sondaggi. La presenza dei sacerdoti nelle parrocchie, nei centri d’accoglienza e negli ostelli della Caritas è fondamentale affinché la nostra società ritrovi lo spirito di solidarietà che fino a pochi anni fa era un elemento fondante del Paese. ROBERTO DI GIOVAN PAOLO SENATORE PD SEGRETARIO COMMISSIONE AFFARI EUROPEI.
Fonte: Giacomo Galeazzi, La Stampa 16/7/2008.

2007
Si conferma poi la crisi delle vocazioni. «All´inizio degli anni ”60 - scrive il sociologo Franco Garelli nel recente libro "La Chiesa in Italia" - le suore avevano raggiunto la quota record di 160mila unità, una ogni 300 abitanti; i sacerdoti erano 66.500; i seminaristi poco meno di 10mila. Nell´insieme il personale religioso attivo ammontava a 233mila unità». Poi è iniziato un declino inarrestabile. Scrive Garelli: «La situazione attuale vede 162 mila figure religiose. In 50 anni, il gruppo che ha subito la riduzione più pesante è quello delle suore (34% in meno)». Ma la situazione potrebbe presto migliorare. La Chiesa italiana infatti «può ancora contare su personale religioso consistente e su una recente ripresa del flusso delle vocazioni».
Fonte: Vladimiro Polchi, la Repubblica 8/7/2007.