Carlo Dossi, Note Azzurre, Adelphi, Milano 2010, 30 novembre 2010
CARLO DOSSI, NOTE AZZURRE
• 4914 - Nota sulla burocrazia e proposito di scrivere un libro «La vita burocratica, ossia Del modo di diventare rispettabilmente cretini». «Dicono Napoleone I inventore della burocrazia, per assicurare al Governo un corpo sempre fedele di cittadini»; «Non si fa un passo avanti se colui che ci antecede non ne fa uno prima di noi. Gli è come pigliar il biglietto ferroviario allo sportello della stazione. Ciascuno il suo turno. Nulla è quindi ogni spinta di emulazione - La carriera burocratica è la più sicura strada d’incretinire [...] Al capo divisione non manca che la seggiola del cretino [...] Negli uffici nessuno fa una riga in più di quanto gli tocca, cascasse il mondo. E non solo gli impiegati superiori, ma i subalterni e perfino gli uscieri. Si suona: nessuno compare» [...] Lo scopo di quell’istituzione che si chiama Ministero è di fare che i vecchi cretini ne creino de’ nuovi - Ai R.U. relativi alla burocrazia si potrebbe dar anche la forma ed il titolo di "Vademecum per gli impiegati". Sviluppare in esso il tema "come più convenga all’impiegato di far male che bene". Se fai bene non fai, si dice, che il tuo dovere, e nessuno te ne porge grazie, anzi ciò ti procura non di rado degli astii da parte de’ tuoi superiori, invidiosi del merito tuo. Fa invece male, beninteso un male relativo, e allora che avviene? Tu, specialmente se sei nella carriera diplomatica e consolare, non puoi naturalmente più rimanere nelle località dove sei. Ti si tramuta dunque di posto. Per non dar a vedere però che questo sia effetto di una punizione - poichè bisogna, si dice, mantenere il prestigio de’ pubblici funzionari, specialmente all’estero - nel trasferirti ad altro luogo, ti si promove di grado ed anche ti si conferisce qualche onorificenza»