Salvatore Garzillo, Libero 27/11/2010, 27 novembre 2010
UFFICI PUBBLICI E BUS APERTI AI CANI, L’ITALIA DIVENTA UN PO PIU’ LIBERA
Porte aperte ai nostri amici a quattro zampe. Con un’ordinanza presentata a Milano, il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla libera padroni e animali dai divieti sparsi in tutto il Paese, aprendo al ricco mercato del turismo “animal friendly”. La norma redatta con l’Anci, che sarà proposta a tutti i comuni italiani, ha il doppio scopo di consentire ai cittadini di portare i propri animali in uffici, esercizi pubblici e mezzi di trasporto senza incorrere in divieti, e di alleggerire i turisti in visita nel nostro Paese dai gravosi impedimenti provocati dall’animale.
Un passo importante verso i paesi europei, già da tempo sensibili al problema della gestione quotidiana di animali domestici che solo in Italia, secondo un sondaggio Ipsos realizzato per il mistero del Turismo, sono presenti nel 42% delle famiglie. «Nel nostro Paese gli animali domestici sono ormai cittadini a tutti gli effetti, con diritti e doveri», dichiara Edgar Meyer, presidentedell’associazione “Gaia animali e ambiente”.
«Tuttavia, attualmente i padroni vivono la città con enormi difficoltà. In Italia ci sono tantissimi regolamenti che s iaccavallano e confondono tra loro. Può così accadere - continua- che in alcuni uffici postali sia vietato l’ingresso agli animali e in qualche ufficio comunale sia tranquillamente permesso per via di norme interne. Questa frammentazione porta ad un disorientamento per cui non si sa mai dove poter andare. Si è in balia della sensibilità di singoli, di direttorio proprietari di locali. Dunque, ben venga la proposta del ministro Brambilla -conclude Meyer - tanto più che anche il turismo ne guadagnerà: ricordo che quando ci fu il boom degli stabilimenti balneari aperti ai cani, furono letteralmente presi d’assalto da turisti stranieri». L’ordinanza presentata alla Prefettura di Milano potrebbe infatti aprireuna nuova stagione per il turismo italiano, che resta al passo di paesi come Germania e Svizzera. Per non parlare della Francia, dove molti ristoranti, soprattutto in estate, offronosempre una ciotola d’acqua fresca al cane del cliente. Avviene anche da noi ma purtroppo non è la regola. Sono in tanti a pensare che l’adesione dei Comuni italiani alla proposta del ministro Brambilla, trasformerebbe l’Italia in un paese migliore. Concorde anche Massimo Perla, famoso addestratore e autore del libro “Io sto con i cani”: «Fino ado ggi i padroni di animali erano un po’ ghettizzati. L’ordinanza del ministro semplificherebbe non poco la nostra vita. In alcunib paesi scandinavi - raccontaPerla - è perfino possibile portare il proprio animale sul posto di lavoro. Qui sarebbe considerata una follia e, in effetti, il nostro Paese non è pronto». Colpa della legislazione? «No, colpa dei padroni che non riescono ad educare adeguatamente i propri animali .Anche per questo c’è un’intolleranza così diffusa. I nostri cani sono più maleducati».