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 2010  novembre 25 Giovedì calendario

Joseph Goebbels era basso, stempiato e zoppo per una poliomielite presa da bambino, ma in compenso aveva una bella voce e successo con le donne

Joseph Goebbels era basso, stempiato e zoppo per una poliomielite presa da bambino, ma in compenso aveva una bella voce e successo con le donne. Soprannominato “Bock von Babelsberg”, il montone di Babelsberg, era sempre alla ricerca di nuove distrazioni tanto che in un diario scrisse: «Ogni donna mi scombussola il sangue, il mio eros è malato». Sua moglie Magda, molto apprezzata da Hitler che forse l’amava in segreto, sapeva tutto ma sopportava le sue scappatelle. Tra le amanti di Goebbels ci furono svariate attrici, che spesso si avvicinavano a lui nella speranza di diventar famose (era ministro della Propaganda e aveva voce in capitolo nell’industria cinematografica). Per una di loro perse la testa: si chiamava Ludmila Babková, in arte Lída Baarová, attrice di origine praghese. Quando si conobbero, lei era fidanzata con l’attore Gustav Frölich. S’innamorarono subito e insieme si facevano vedere in giro sollevando imbarazzo e pettegolezzi: serate a teatro, prime nei cinema, crociere. Un giorno, certo che avrebbe accettato, propose a sua moglie Magda di ufficializzare la situazione in un ménage à trois. La donna, offesa, chiese l’intervento del Führer, che mise Goebbels di fronte alla scelta: divorziare dalla moglie e andare a fare l’ambasciatore a Tokyo, oppure rinunciare alla Babková e restare al suo posto. Un paio di giorni dopo il colloquio, il ministro lasciò l’attrice con una telefonata, durante la quale le chiese di «continuare a comportarsi bene». La Babková se ne tornò a Praga. Dopo la guerra, denunciata come collaboratrice, restò per qualche anno in carcere: uscita, si sposò e andò a vivere in Argentina. Lavorò in seguito anche in Italia (per esempio ne I vitelloni di Fellini), si sposò di nuovo con un medico trent’anni più vecchio di lei e si trasferì a Salisburgo, dove morì nel 2000. Anziana e malata di Parkinson, ricordava ancora il suo amante Goebbels: «Era un uomo fascinoso e molto brillante. Raccontava storielle fantastiche e alle sue serate ci si divertiva sempre».