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 2010  novembre 28 Domenica calendario

DA TOPOLINI A GIGANTI COSÌ LA FINE DEI DINOSAURI CREÒ I SUPER-MAMMIFERI- C´è

un mistero che riguarda un momento dell´evoluzione dei mammiferi terrestri, dei quali fa parte anche l´uomo. Dopo circa 145 milioni di anni da quando comparvero sulla Terra essendo per tutto quel periodo rimasti di piccole dimensioni, improvvisamente, dopo una decina di milioni di anni dalla scomparsa dei dinosauri, divennero dei giganti. Ora, una ricerca condotta dalla National Science Foundation, ha scoperto come sia potuto avvenire ciò: una volta estinti i dinosauri e dopo che i mammiferi presero piede sul nostro pianeta, quelli che conquistarono territori freddi e con estensioni immense diventarono via via sempre più grandi fino a sviluppare forme ciclopiche. L´Indri-cotherium tran-souralicum ad esempio, un erbivoro che assomigliava ai rinoceronti dei nostri giorni, anche se non possedeva le corna, circa 34 milioni di anni fa arrivò al punto di raggiungere sei metri d´altezza, come una giraffa dei nostri giorni, e un peso di 17 tonnellate. L´eobasileo invece, aveva un corpo lungo tre metri e alto un metro e mezzo alla spalla e aveva un muso dotato di ben sei corna simili a mazze che venivano usate durante i combattimenti contro i predatori.
Basato su una enorme quantità di dati raccolti su tutto il pianeta, in particolari sui denti fossili che più di ogni altra parte del corpo è legata alle dimensioni dell´animale, la ricerca ha dimostrato come esista una stretta relazione tra ambienti ecologici ed evoluzione che influisce sulle specie indipendentemente dalla loro storia evolutiva precedente.
«I mammiferi passarono da poco più di dieci chili, quando vivevano con i dinosauri, fino a 17 tonnellate dopo alcuni milioni di anni e questa crescita è avvenuta quasi contemporaneamente su tutto il pianeta interessando tutti i mammiferi, indipendentemente dalla loro dieta», ha spiegato Felisa Smith, della University of New Mexico, che ha coordinato i lavori. Secondo Smith i mammiferi iniziarono ad aumentare la loro stazza circa 55 milioni di anni fa per raggiungere dimensioni massime durante l´Oligocene (circa 34 milioni di anni fa) e questo avvenne soprattutto in Eurasia, ossia la regione del mondo che comprendeva l´attuale Europa e l´Asia.
E di nuovo ebbe un secondo picco nel Miocene, circa 10 milioni di anni fa, che interessò i mammiferi dell´Eurasia e dell´Africa. «Climi freddi e grandi aree su cui poter vivere furono i fattori vincenti per i mammiferi», sottolinea Smith.
Questa nuova scoperta confermerebbe l´ipotesi avanzata un paio di anni fa, secondo la quale, contrariamente a quanto pensato fino ad allora, non fu la fine dei dinosauri in sé e per sé a permettere ai mammiferi di accrescersi, ma gli habitat dove essi andarono a vivere. John Gittleman, della Univeristy of Georgia infatti, aveva dimostrato con una pubblicazione apparsa su Nature, che dopo la scomparsa dei grandi rettili, avvenuta 65 milioni di anni fa, vi fu un lungo periodo di almeno una decina di milioni di anni, durante i quali i mammiferi rimasero con dimensioni simili a quelle che possedevano precedentemente. Furono gli uccelli infatti ad esplodere in dimensioni in quell´arco di tempo, tant´è che molti persero la capacità di volare.